Divenire Artisti della propria vita. Regola 6 ”Accettate la notte oscura”, da: “Le Regole per la Navigazione Notturna degli Ulissidi” del prof. Antonio Mercurio

Da ciò che decidiamo di vedere, fare e pensare dipende la qualità della nostra vita.

Da ciò che decidiamo di vedere, fare e pensare dipende la qualità della nostra vita. Come ci poniamo quando tutto ci appare perduto, come la speranza ad esempio? Non è facile, ma tentiamo un passaggio ok?  Questo tempo storico di pandemia e conflitti ci pone di fronte al nostro rapporto con le cose della vita che non vanno come noi vorremmo, ci fanno percepire in una notte oscura di impotenza e minaccia. Cosa possiamo fare noi? Noi possiamo lavorare a creare dentro di noi, con gli altri e la vita un sistema valoriale che ci piace e ci fa stare bene. Non dobbiamo arrenderci, possiamo fondere l’oscurità che ci entra dentro quando siamo in conflitto con noi stessi o con qualcuno. Penetrando il buio possiamo uscirne. Noi siamo luce e abbiamo il potere di scegliere che posizione “interiore” darci e che rotta tracciare per la narrazione della nostra evoluzione. Combattere contro il dolore non lo cambia.  In questo momento storico siamo in tanti ad esprimere sentimenti di stanchezza e di opposizione verso restrizioni e conflitti, vogliamo che finisca questo ciclo. Come artisti della vita, e della nostra vita, scegliamo di imparare a guardare tanto dentro di no per scorgere i punti luminosi ed i sentieri del cambiamento. Mettiamo un limite al lamento ed alla recriminazione, in parte fisiologica e frutto di stress accumulato. Non siamo nel “disinteressarsi” anzi siamo in un area di massima azione, ovvero lavorare profondamente per noi e per la vita stessa. Scegliamo di essere come gli artisti chiamati a creare “qui e ora”, in questo momento storico, le opportunità di trasformazione e agire la saggezza e l’arte di costruire la nostra visione esistenziale profonda. Prendiamoci cura dei nostri progetti e delle relazioni, liberiamoci come maghi dai lacci dell’odio, riconoscerlo in noi e disinnescarlo dandoci un progetto d’amore che ci libera e di permette sempre di riparare. Impariamo a vedere oltre il buio, a contattare la luce anche ad occhi chiusi, e fare gli artisti, anche se piangiamo ed abbiamo paura, e non le vittime.  Regola breve, come ascolterete, ma piena di sostanza. Perché sappiamo che possiamo farlo e non c’è altro da aggiungere.

Buon ascolto e buona luce a tutti

Divenire Artisti della propria vita. Regola 3 ”Correggete la rotta giorno per giorno” da: “Le Regole per la Navigazione Notturna degli Ulissidi” del prof. Antonio Mercurio

Come acqua di torrente ci è utile apprendere l’arte dell’essere fluidi,  disponibili e accoglienti verso le nostre fragilità. Così centrati siamo pur certi che troveremo sempre in noi un quantum di amore e di coraggio per cambiare percorso, a cercarne di nuovi, a crearne di nuovi per andare avanti e superare gli ostacoli. La meta che ci siamo prefissi di raggiungere è ambiziosa, ce la meritiamo e possiamo attuare decisioni di cambiamento, forti e decise. Come nel mare le correnti marine e i venti possono far deviare dalla rotta fissata ecco che allo stesso modo, ci dice Antonio Mercurio, nella vita bisogna conoscere a fondo il nostro animo per scoprire e bloccare sul nascere le decisioni dettate da volontà di dominio, da pretesa orgogliosa o da progetto vendicativo (per dirne alcune). Queste motivazioni ci fanno deviare dalla rotta e naufragare. La reazione al dolore produce rabbia, e come rivalsa pretendiamo di essere risarciti. Le pretese alimentano i veleni nel nostro animo e questi ci allontanano da noi stessi. Non è facile, ma noi siamo coraggiosi, e decidiamo di  imparare ogni giorno delle nostre pretese quando compaiono. Lo dobbiamo fare non per amore poi stessi. La nostra meta non è la rivalsa, la nostra meta è la creazione di bellezza nella nostra vita.  L’umiltà è un valore prezioso e alleato in questo percorso; lo scorso mese l’Istituto Solaris mi ha fatto dono delle pubblicazione di un articolo proprio sul valore dell’umiltà nel messaggio  di Antonio 

Buon ascolto

Per la foto grazie a Gerd Altmann da Pixabay

Divenire Artisti della propria vita. Regola 1 ” Fissare la meta” da: “Le regole per la Navigazione Notturna degli Ulissidi” del prof. Antonio Mercurio

Prima di iniziare un viaggio, prima di iniziare un progetto, prima di iniziare qualsiasi attività è saggio – buono e necessario – darsi del tempo. Non il tempo infinito delle elucubrazioni e dei 1000 calcoli in attesa che tutti sia perfetto, no quel tempo non serve a niente, è sterile ed è solo rimando. 

Il tempo serve per l’ascolto profondo, per sentire il coraggio che abbiamo. E’ il tempo per preparare la scelta di mettersi in viaggio per lasciare le nostre certezze quotidiane. Ulisse, ha ben fissata la sua meta, il ritorno ad Itaca, e sceglie di lasciare Circe prima e Calipso e tutte le loro promesse di grandezza e di immortalità. Possiamo farlo anche noi! Seminare questa consapevolezza,  armonizzarci con la capacità di di forza e di amore che abbiamo, rinnoviamo il nostro progetto nella volontà cosciente che in quella profonda.  Facciamolo vivere e scorrere in noi, assaporiamoli, visualizziamolo e percepiamoci nella totalità delle persone speciali che siamo. E’ un atto d’amore, seme piantato bene, l’inizio di tutto.     

Divenire Artisti della propria vita con “Le regole per la Navigazione Notturna degli Ulissidi” del prof. Antonio Mercurio – Introduzione

Questo progetto di pubblicazione è colmo di gratitudine per il prof. Antonio Mercurio, per la D.ssa Paola Capriani ed il Dr Giampiero Ciappina maestri e direttori dell’Istituto Solaris e per tutti i compagni del Movimento Cosmoartistico con cui ho l’onore di collaborare per la creazione di bellezza seconda. A tutti il mio ringraziamento per essere per me punti di riferimento e maestri.

Cari Amici oggi ho arricchito il mio blog di una nuova pagina stabile, ed era ora…mi dice il mio Sè!!!

Si tratta di una pagina interamente dedicata alle Regole per la Navigazione Notturna degli Ulissidi. Tengo molto alle regole, da circa 15 anni sono presenti nelle memorie dei miei vari dispositivi digitali, le ascolto frequentemente e non c’è volta che io non ne tragga beneficio.

Le regole per la Navigazione Notturna degli Ulissidi sono un opera del prof Antonio Mercurio che, ispirato al mito di Ulisse, ci fa dono di un corpus di regole profonde e belle anche artisticamente nella narrazione. Un linguaggio diretto che parla all’animo e che sa rinnovare e rinforzare l’alleanza per l’amore in noi, la nostra progettualità evolutiva sia individuale che corale. Come Ulisse capita anche a noi di incontrare, e di dover risolvere, qualche ostacolo nella navigazione sul mare della vita. La proposta Cosmo Artistica del prof. Mercurio è un potente alleato per la navigazione. Forti di buone regole e di coordinate spirituali chiare ecco che nostra la navigazione assumerà una prospettiva nuova. Ulisse ha come meta il ritorno ad Itaca e noi, gli Ulissidi, ci diamo come meta il “divenire artisti della nostra vita e della vita dell’universo”. Non vi dico altro, giusto il minimo per introdurvi all’ascolto della intro. Mi sono dato il progetto di pubblicarle tutte e di aggiungere giusto qualcosina di accompagno, ma proprio qualcosina. Se desiderate già ascoltarle tutte le trovate nella pagina. Consiglio per l’ascolto? Si…uno…con cuore♥️. Un caro saluto a tutti

Il linguaggio delle Sensazioni. Codici d’accesso ad un tesoro fantastico

C’è una grande opportunità nelle nostre sensazioni, prestiamo attenzione ascoltiamoci con amore e fiducia…ci conducono ad un grande tesoro.  

(alla mia maestra Paola Capriani, con infinito amore e gratitudine)

Vi sarà capitato sicuramente di avere delle sensazioni, delle intuizioni e percezioni. A volte sono così lucide e ritmano sull’animo l’invitano ad osare, a provarci. 

Le “sensazioni” sono qualità umane universali. Sono frequenze di comunicazione e di contatto con sogni e visioni, esse ci armonizzano con la magia del progetto grande e meraviglioso della vita e pur non comprendendo bene cosa sia ci fanno percepire che c’è “qualcosa”. La vita ha dato a tutti questa opportunità, in modo molto democratico e in abbondanza affinché impariamo, usandole, a evolvere. Chissà che non sia utile a conoscerla e conoscerci meglio.

Che fare quando arrivano queste “dritte” speciali, fidarsi o no? Sicuramente vi sarà capitato di vivere nella pancia questi dubbi. 

Io non ho una risposta a questo dilemma, sento però che ognuno si pone ( più o meno alla luce del sole) la domanda e vorrebbe tanto trovare la sua buona risposta. Voglio condividere con voi un pensiero, frutto del mio dialogo interiore e che mi ha ispirato. 

Liberamente ispirato alla Cosmo Art del prof Antonio Mercurio, sento di riconoscermi nell’assunto per cui la vita ha donato ciascuno di noi di una propria specifica sensibilità. La vita si evolve ogni giorno e siccome anche noi siamo parte della “vita” ecco che le “sensazioni”, come qualità umane, sono uno dei vari canali di connessione con la nostra saggezza interiore e con la saggezza della vita stessa. Se noi cresciamo e ci evolviamo anche la vita cresce ed evolve.  Imparare a decodificare le nostre sensazioni e tradurle in azioni ci permette di avanzare, uscire dalle fasi di blocco creativo, prendere le decisioni che ci fanno stare bene e superare con slancio gli ostacoli che incontriamo. 

Dobbiamo imparare ad essere saggi, ad usare il tempo e ogni capacità di discernimento. La vita ci ha donato questa qualità, e possiamo usarla e goderne con fiducia. Diamoci tempo per imparare a riconoscerci ed a dare il giusto valore alle sensazioni;  imparare ad ascoltarle a lungo per capire quale connessione c’è tra esse ed il nostro progetto profondo. In questo modo, stiamone certi, non cadremo nelle trappole della nostra avventatezza o nei tranelli dei miraggi frutto di dalla nostra superbia e dalla nostra arroganza.

Se la vita ci ha fatto dono della sensibilità vuol dire che possiamo usarla. Vediamoci come una bella squadra noi e la vita. Lavorando bene, e facendolo anche con l’aiuto di qualcuno, e valorizzando queste qualità rinforzeremo capacità di captare le frequenze chiare e potenti del nostro Sé e fonderle con il nostro potere decisionale. 

C’è una grande opportunità nelle nostre sensazioni, prestiamo attenzione ascoltiamoci con amore e fiducia…ci conducono ad un grande tesoro.  

Il valore dell’umiltà nel messaggio di Antonio Mercurio (su www.solaris.it)

Sono grato all’Istituto Solaris ed ai suoi direttori, con loro e con tante persone straordinarie portiamo avanti il progetto di creare Bellezza e divenire sempre più artisti della nostra vita. Sul magazine on line http://www.solaris.it di questo mese c’è anche un mio contributo che ho piacere di riportare anche qui. Insieme al mio ci sono tanti altri articoli che approfondiscono temi di utilità per la nostra vita. Grazie Solaris

Cosmo-Art e il senso della Vita

Antonio_MercurioIl pensiero del prof Antonio Mercurio è una meraviglia di proposte ed intuizioni illuminanti. Il valore dell’umiltà è ben descritto in diverse pubblicazioni. Con l’umiltà si può contrastare l’azione distruttiva, nelle nostre vite, dei veleni emozionali quali la superbia, la rabbia, il senso di impotenza.

Una virtù è definita come la “Disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene“. Nel messaggio del prof Antonio Mercurio il valore dell’umiltà ha una funzione costruttiva e salvifica nelle nostre vite.

Nel suo libro “Ipotesi su Ulisse“, attraverso una rilettura simbolica dell’Odissea di Omero, ci propone il valore dell’umiltà come una competenza per quanti desiderano divenire artisti e signori della propria vita. Come  capita a tanti di incontrare ostacoli nel cammino della vita, e di essere catturati e imprigionati in reazioni rabbiose. L’opera di Antonio Mercuri e la sua prospettiva Cosmoartistica ci rendono possibile porci rispetto all’ odissea del vivere quotidiano in modo nuovo, con forza e fiducia. Accrescere la consapevolezza di noi e l’alleanza con il nostro Sè Personale ci permette di superare gli ostacoli e liberare in nostro potere creativo e trasformativo.

Il valore dell’umiltà è antidoto contro i veleni emozionali: il senso di l’impotenza

Sin dal momento del nostro concepimento, e poi durante la gravidanza, possiamo aver sperimentato il senso di impotenza. Nella prima relazione con la , biologica ed emozionale, l’embrione prima ed il feto poi vive le emozioni che gli arrivano. Emozioni legate alla , le gioie e le paure, i cambiamenti di stati d’animo. Insieme alle emozioni belle arrivano anche quelle legate ai momenti di stress e di tensione, rispetto ad esse è possibile immaginare come ci si possa essere sentiti nell’impotenza. Mandando avanti la macchina del tempo possiamo ritrovare lo stesso sentimento, con il suo seguito di disperazione e rabbia, anche nella quotidianità. Accade quando ci sentiamo sovrastati da un potere esterno, ovvero quando viviamo delle conflittualità ad elevato tasso di emotività. Accade a scuola verso i professori ed i compagni, può accadere a lavoro, può accadere nel rapporto di coppia e nel rapporto tra genitori e figli.

In questi frangenti sono tante le emozioni che si affollano in noi, forte spinge la voglia di riscatto per riprenderci il potere sulla nostra vita, e sentiamo forte il bisogno superare questo disagio.

Il valore dell’umiltà è la via per la libertà

In Ipotesi su Ulisse, Antonio Mercurio accende un faro sul valore dell’umiltà, ne mette evidenza proprio la qualità liberatoria e la forza trasformativa. Ulisse nel suo viaggio di ritorno a Itaca si ritrova più volte in questa condizione di impotenza. La vive dentro la grotta di Polifemo dove, impotente, assiste al divoramento di sei suoi compagni, accade anche con i  e con Calipso, solo per citarne alcuni.

E nelle nostre vite? Pensiamo solo a questo momento storico di pandemia, alle limitazione che abbiamo dovuto accettare. Nel nostro mondo interiore si alternano emozioni di paura, rabbia, e il desiderio di rivalsa verso la vita per riprenderci il potere e tornare ad essere liberi di poter fare tutto.

Di questi sentimenti, comprensibili e umani, dobbiamo averne consapevolezza e imparare a governarli con saggezza e fermezza, cosi potremo impedire che inquinino il nostro animo. Nel racconto di  vediamo ben descritte le conseguenze dell’ira e della superbia di Ulisse allorché, finalmente fuori dalla grotta di Polifemo, sceglie di risolvere il senso di impotenza con l’illusione del recupero rabbioso della sua potenza. Ulisse cede alla sua superbia ed infierisce sul ciclope, ormai accecato, rivelando e affermando con superbia la propria identità di Re e di distruttore di Troia. Contro di lui si scatenerà poi la vendetta di Poseidone e sarà proprio questo l’inizio della sua Odissea.

Con umiltà impariamo a governare la nostra vita

La rabbia, il senso di rivalsa e la superbia non possono – e non devono – guidare la nostra vita. Con la conoscenza, ed il coraggio, possiamo accettare nostri dolori, e togliere linfa ai nostri veleni emozionali. Centrati in modo saggio sull’umiltà, non per paura, ma per  possiamo recuperare e trasformare le energie rabbiose in forza creativa per il nostro benessere. Come Ulisse in dialogo con Atena, anche noi possiamo rinsaldare ogni giorno il patto per la  con il nostro Sè Personale.

Può essere d’aiuto anche iniziare un percorso di crescita individuale e di gruppo, un modo concreto per rinforzare e sostenere la decisione realizzarci.

Il valore dell’umiltà: Dall’impotenza alla potenza.

Forti delle decisioni di crescita, in dialogo con il nostro Sè Personale, finalmente liberi possiamo sentire il nostro potere reale.

Dopo tanti patimenti Ulisse si assume la responsabilità dei propri veleni e, finalmente ad Itaca, umile e mendicante, può entrare nella sua reggia e dare la morti ai Proci, i rappresentanti simbolici delle sue pretese, che divoravano la propria ricchezza e del suo . Forti dell’alleanza per la crescita ed in dialogo con il nostro Sè Personale anche noi possiamo liberare la nostra vita da questi ospiti indesiderati.

Dall’impotenza alla potenza, quindi,  il passaggio è possibile. Così possiamo finalmente creare la vita che desideriamo. Possiamo scegliere in armonia con la nostra vera identità di coltivare e far crescere i nostri talenti, valorizzare le nostre sensibilità. Come Ulisse così ognuno di noi può darsi un animo che sa accettare con coraggio i propri veleni per liberarsene e far emergere le belle persone che siamo. Così sapremo ogni giorno trasformare gli ostacoli, e divenire pienamente artisti e sovrani della nostra vita.

Non abbiamo paura di contattare il dolore che si affaccia nelle nostre vite. Con l’amore, l’arte e la saggezza possiamo trasformarlo in energia per crescere.

Antonio Mercurio è un uomo che ha donato e dona all’umanità una strada per riuscire a superare i momenti dolorosi che incontriamo nel nostro cammino; l’insieme di pensiero, discipline e metodologie di lavoro ci permettono di poter trarre da queste esperienze le energie necessarie per quei passaggi di crescita – quelle trasformazioni –  necessarie per evolverci. Chiaramente non si cresce solo dal dolore, ma dato che esso è un esperienza che tutti prima o poi facciamo allora ecco che anche da questa, come dall’amore, possiamo attingere energie utili per realizzare il nostro progetto.  Antonio_400x400

Il dolore si può trasformare. Uno degli ostacoli maggiori è insito nella difficile relazione che abbiamo con questo aspetto della vita.

Il dolore cerchiamo di non incontrarlo, e quando le nostre strade si incrociano cerchiamo di cambiare percorso, di non vedere, di non sentire, ci distraiamo, ci anestetizziamo, rimuoviamo. Non è facile far entrare l’esperienza del dolore nella nostra vita, la sua presenza in molti casi ci spaventa perché arriva come una minaccia pronta a far saltare in 1000 pezzi il castello che con tanta fatica teniamo su. Carico di tutto questa virulenza comprensibilmente agiamo strategie difensive, non c’è da sentirsi in colpa se abbiamo paura. Ognuno di noi ha il diritto di difendersi dal dolore e di entrarvi in relazione con i propri modi e tempi.

Nella vita di tutti comunque esso è presente e il mio messaggio e la mia riflessione che condivido con voi è quella di lavorare per crescere, lavorare per armonizzare, lavorare per integrare.

Antonio Mercurio ci offre una prospettiva ed a lui non manco di indirizzare tutta la mia gratitudine. Come le piante sintetizzano sole, terra e acqua allo stesso modo anche noi siamo chiamati a fare continuamente la sintesi di opposti. La nostra vita è fatta di tante esperienze e ogni volta possiamo scegliere di unificare le cose luminose con quelle meno brillanti. Quello che ne deriverà sarà una sintesi speciale, la nostra luce nuova e la nostra nuova identità più ricca perché piena di esperienze tra loro anche opposte.

La vita non sempre va come vorremmo noi e c’è sempre una identità nuova da acquisire, che ancora non conosciamo. Dobbiamo aprici alla ricchezza della vita, ci si apriranno occhi nuovi ( cit. Liberamente Ispirata alle Regole per la navigazione notturna degli Ulissidi di Antonio Mercurio)

Vi saluto cari amici con un messaggio di speranza, entrare in contatto con il dolore è possibile e se ci sentiamo bloccati dall’immagine di noi di persone che “non devono avere

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paura” allora scrolliamocela di dosso questa menzogna e esprimiamo liberamente le nostre paure. Questo è il cammino che ci porta ad aprire il nostro cuore ed a rinforzarci con atti concreti di amore per noi, amore che arriva dall’ascolto e dalla consapevolezza ed amore si rinforza e ci nutre con atti di decisione ad uscire dalla paura narrandola. Perché non c’è nulla di colpevole nell’avere paura. Siamo figli speciali della vita, tutti ed in ognuno di noi è instillato il progetto della vita stessa. Siamo co-protagonisti della evoluzione umana e qualsiasi cosa accada non saremo mai realmente soli, indirizziamoci ad ascoltare il nostro Sé e impariamo a dialogare con la vita che pulsa dentro di noi, parliamo e apriamo il nostro cuore, chiediamo in dono ogni segnale ed ogni aiuto e stiamo sin da ora certi e felici che ne arriveranno di ricchissimi e che ci sosterranno nel nostro cammino per divenire padroni e artisti della nostra vita. Il dolore di può trasformare, lo fanno in tanti da sempre ed è una capacità umana presente in ogni persona. Non Aggiungo altro. Buon lavoro a tutti noi e buone vacanze.

 

Le dirette del benessere dell’Istituto Solaris: Ricostruire la mia culla (il mio Progetto di Vita e di Amore)

Cari Amici è con grande gioia che pubblico questa diretta dell’Istituto Solaris del 10 Luglio. La counselor Kathleen Fenn condivide con tutti il suo articolo pubblicato sul mensile on line http://www.solaris.it.  L’articolo potete leggerlo qui.

Tante e cose ha portato questo lockdown e tanti progetti si sono affermati in parte come risposta d’amore all’emergenza ed al dolore che ci ha fatto contattare; in questa fase storica dall’emergenza, nelle intemperie diffuse nell’animo umano che essa ha scatenato, la nostra scuola ha lavorato con arte e saggezza guidati dai nostri direttori, il Dr. Giampiero Ciappina e la D.ssa Paola Capriani  cui va tutta la mia ammirazione e gratitudine.

Abbiamo scelto di agire in modo artistico, abbiamo scelto di darci un animo che ama ed abbiamo scelto di farlo coralmente. La forza di questa decisione e di amore e di fiducia ha trasformato il dolore ed ha dato vita a questo bellissimo progetto delle dirette del benessere del venerdì che avvengono sulla pagina Instagram dell’Istituto Solaris (https://www.instagram.com/istituto.solaris/), potete seguirle qui sul mio blog certamente ma potete seguirle anche “live” ogni venerdì alle 17 collegandovi con noi. 

In questa estate mi prendo l’impegno di pubblicare quante più dirette possibile. Oggi 24 luglio c’è l’ultima diretta “live”, poi ci sarà una pausa estiva ed a settembre ci ritroveremo per nuovi momenti insieme. 

Ora però mi fermo, e vi lascio in compagnia della diretta dell’istituto Solaris. Buona visione all’insegna dell’impegno e dell’amore. 

La vita sostiene sempre i nostri sogni e la nostra crescita.

(…) Possa compiere Zeus e agevolare felicemente ciò che medita nell’animo l’uomo (…).

Telemaco convoca l’assemblea per condannare la condotta dei pretendenti e per chiedere una nave e dei compagni,  come indicato dal suo Sé,  Atena, per crescere divenire pienamente persona lasciando l’universo materno per andare alla ricerca del padre.

 

Il tuo silenzio mi uccide … ( di Kathleen Fenn) su Solaris.it

LogoAltaDefinizione_sfondato_500px-e1438454191938(con piacere condivido con coi un nuovo articolo della rivista on line Solaris.it  e scritto dalla mia collega counselor Kathleen Fenn 

 

Il tuo silenzio mi uccide. Questa è l’affermazione che spesso sentiamo risuonare dentro di noi quando il nostro partner usa il silenzio come un muro invalicabile fatto di rabbia e di risentimento. É forse il peggiore dei modi per farci sentire soli e senza possibilità di appello. Ma noi in che modo siamo responsabili della situazione di attrito che si è creata? Cerchiamo di assumerci anche la nostra parte di responsabilità. E’ possibile che negli anni ci siamo costruiti un guscio, il quale contiene il nostro orgoglio, le nostre pretese, le nostre maschere, insomma tutto ciò che noi pensiamo che ci possa servire per difenderci, lasciando spazio al nostro assoluto. A volte, viviamo sulle difensive, pensando di dover affrontare chissà quali nemici ed il primo nemico, il più vicino a noi è di solito il nostro partner, sul quale proiettiamo facilmente la figura (di solito materna) che in passato, forse fin dalla vita prenatale, ci ha ferito. Non spaventiamoci, è un processo abbastanza naturale. Si tratta di riconoscerlo, di accettarlo, di trasformarlo e di capire che i nemici non sono fuori di noi, ma dentro di noi, sono i nostri persecutori interni.

Siamo pieni di traumi e di doni

Il fatto è che noi “nasciamo arrabbiati e pieni di traumi …. ma anche pieni di doni” (citazione dal corso di Teatro della Cosmo-Art, Istituto Solaris,A.A. 2019/20, condotto dalla dottoressa Paola Capriani), possiamo quindi cogliere l’opportunità di trasformare nostri traumi in doni. Perché siamo arrabbiati? Per celare e rimuovere il nostro dolore più antico, per non attraversarlo di nuovo, ma solo riattraversandolo possiamo sciogliere questo nodo con il perdono. “Il perdono libera l’anima e cancella la paura.” (Nelson Mandela) Il passaggio da fare è ammettere di essere arrabbiati e di avere odiato, sì, odiato, anche se in molti rifuggono da questa parola. Riflettiamoci, se siamo capaci di amare dobbiamo essere capaci di odiare, siamo un meraviglioso miscuglio di sentimenti, positivi e negativi, abbiamo la capacità di fare la sintesi tra gli opposti e di darci  “un cuore ama e non un cuore che odia” (Regole della Navigazione Notturna degli Ulissidi – Antonio Mercurio) Questo ci suggerisce la Cosmo-Art.

Colpa e responsabilità

Il lavoro deve cominciare da noi stessi, solo perdonando noi stessi saremo capaci di perdonare l’altro, di essere accoglienti e di non attribuirgli più ogni responsabilità per gli accadimenti della nostra vita. ”E’ colpa tua!” , “Ho ragione io!” e  “il silenzio mi uccide” sono le frasi più ricorrenti tra i partner di una coppia. Non sentiamoci subito le vittime, facciamo gli artisti. Possiamo cominciare col cambiare la parola colpa con la parola responsabilità, e già le cose sembreranno diverse. La parola responsabilità implica la scelta e la conseguente decisione che tutti noi possiamo prendere. Se siamo responsabili stiamo scegliendo: e quindi fermiamoci, riflettiamo un momento e non incolpiamo sempre l’altro di ogni accadimento della nostra vita. Ogni giorno noi scegliamo tra il prendere decisioni d’amore o decisioni di odio. Scegliamo l’amore!

La chiave sta nel cambiamento

Quando, dopo aver superato la fase dell’innamoramento, fase in cui viviamo avvolti in una nube dorata che lentamente si dissolve, ci troviamo di fronte alla prima trasformazione da attuare e cominciamo a scegliere. Saremo capaci di passare dall’ innamoramento all’amore? E di decidere che la nostra vita di coppia è un progetto: un progetto che è nato, ma che dobbiamo impegnarci a far crescere ed evolvere, come due adulti responsabili? Sarà inevitabile affrontare dei cambiamenti, ed i cambiamenti avvengono solo attraverso un travaglio, forse attraverso l’attraversamento di un dolore, nuovo, ma che ci richiama un trauma antico. Anche un conflitto costruttivo può servire per capire, crescere, sanare e trasformare.

Andare oltre

Ecco perché è necessario partire dal perdono di  stessi e dell’altro. È come se il perdono ci riportasse al blocco di partenza ed il percorso ora fosse scevro da ogni ostacolo, perché l’ostacolo è stato rimosso col perdono. Ora possiamo ripartire, disposti sempre ad accogliere l’altro e a perdonare ancora e ancora, anche a cadere e a rialzarci, per procedere imparando a trascenderci e per costruire una relazione sempre più sana e più forte. Impariamo ad andare oltre, tenendo a bada il rancore che a volte ritorna e ci fa sentire soli e feriti, oltre il dolore per il nostro trauma più antico che ci fa alzare quel muro. Allora sì che possiamo abbatterlo quel muro di silenzio che ci atterrisce, anzi, forse crolla da solo, travolto dall’onda d’amore e di gioia, che creiamo con la decisione di realizzare con forza e con determinazione il nostro progetto di coppia.

Oggi è un nuovo giorno ed io scelgo l’amore e la bellezza (Antonio Mercurio – Patto cosmoartistico per la Creazione della Bellezza Seconda).

I pensieri felici il cibo migliore per me

Vi propongo qui un articolo pubblicato sulla rivista on line Solaris.it riporto un bell’articolo scritto da una mia collega bravissima Federica Casolo Counselor Professionista. Buona lettura

I pensieri felici il cibo migliore per me
Cosmo-Art e senso della vita

I pensieri felici….sono il cibo migliore di cui nutrirci e con cui nutrire la nostra anima.

I nostri pensieri, quanti? Tanti. Affollano la nostra mente e possono essere paragonati al cibo che ci nutre. Ci alimentiamo attraverso di loro.

I nostri pensieri sono solo nostri e nessuno li può sentire e vedere.. Molto spesso non ci rendiamo conto di quanto fanno parte di un dialogo che abbiamo stabilito con noi stessi. Il pensiero orienta le nostre scelte e il nostro modo di agire e di vivere. Attraverso di loro filtriamo tutto ciò che ci accade. La realtà quotidiana che viviamo ci viene narrata attraverso un racconto costituito dai nostri pensieri……diviene come il cibo quotidiano che ci nutre. Proprio come nel caso dell’alimento che scegliamo di mangiare per nutrirci. Questo cibo nutre ed alimenta non solo la nostra mente, ma anche il nostro essere spirituale ovvero la nostra anima.

I pensieri felici: cibo per l’anima

Siamo costituiti da una quantità di “cibo per l’anima” cui abbiamo, o non abbiamo, la possibilità di accedere. E come c’è un minimo vitale per l’alimentazione, così c’è una soglia minima di nutrimento dell’anima che non possiamo ignorare.
Prima di assumere un cibo per il nostro corpo facciamo una selezione, a volte ricevuta in eredità, altre volte frutto di una disamina personale. Desideriamo sapere se è commestibile o no, se è compatibile con le nostre convinzioni etiche o con allergie reali.
I pensieri felici: quali scegliamo
Decidiamo se questo cibo possiamo assumerlo così come si trova in natura o se dobbiamo cucinarlo. Del resto, è accostandoci da neonati agli alimenti, dal latte materno ai primi cibi solidi, che elaboriamo il concetto di buono e cattivo, dapprima legato al gusto e poi via via applicato ai nostri valori e convinzioni.
La realtà che ognuno di noi costruisce proviene dalle parole legate a pensieri che si sono articolate dentro di noi attraverso una narrazione antica. Le abbiamo etichettate e classificate come ogni accadimento che vediamo o che viviamo. Una volta identificata e definita tale realtà, abbiamo già dei pensieri in merito a ognuna delle cose che ci accadono. Una volta che crediamo sia la verità, finiamo per identificarci con queste definizioni; questo è quello che si definisce credenze limitanti.

“ Penso, dunque sono” afferma il famoso concetto filosofico di Cartesio.

Ma cosa c’è prima del pensiero? E’ il pensiero stesso l’origine o è soltanto l’effetto di qualcosa di più profondo? Se l’esistenza deriva dal pensiero, allora anche i fatti o le reazioni dipendono da ciò che pensiamo.

Veniamo da un’epoca nella quale tale idea si è trasformata in: “Penso, quindi agisco”. Come poter disarmare questo complesso meccanismo che crea “modelli di vita”. Di quale cibo per l’anima decidiamo di alimentarci? Prima di nutrircene, ci interroghiamo se ci farà del bene o ci procurerà malessere?

I pensieri felici il cibo per la mente

Anche la nostra anima e la nostra mente hanno bisogno di un cibo adatto per crescere e svilupparsi. Una sola parola-pensiero positiva ha il potere di risollevarci moralmente e spiritualmente. La parola crea, e la parola che scegliamo di usare crea delle potenti forme-pensiero che possono cambiare rapidamente la nostra realtà in meglio. Anche la scienza afferma che la nostra parte inconscia crea ogni cosa.
Questo meccanismo funziona in maniera autonoma e automatica dal momento che l’inconscio è strutturato come un linguaggio: da lì nascono le voci interne che parlano e dettano legge, che ordinano e incolpano, che giudicano o esigono; sono voci che provengono dal passato.
Cosa dicono le nostre voci interne?
La “dicha” che tradotto in italiano vuol dire “fortuna”, “felicità” e che viene da “detto” è legata a ciò che ti hanno “detto” da quando sei nato. Un realtà raccontata e non vissuta in prima persona e che condiziona i nostri pensieri.

I pensieri felici : scelgo i migliori per me

Ascoltare i nostri pensieri è un meccanismo molto naturale e automatico di cui non ci accorgiamo. Ci parliamo continuamente! E’ il self-talk o dialogo interiore: la voce narrante della nostra vita. E’ parte di un dialogo antico che abbiamo instaurato sin da quando eravamo molto piccoli. Il dialogo che abbiamo stabilito nel nostro rapporto con noi stessi: è la guida della nostra mente inconscia.

Questi pensieri determinano la qualità stessa della nostra vita. Sarà bene diventarne consapevoli. Alleniamoci al dialogo interiore trasformandolo il più possibile in dialogo positivo: trasformato in pensieri felici. Tale dialogo ci offre una grande opportunità, se rimaniamo in ascolto profondo e consapevole: ci aiuta ad organizzare i pensieri per poterli trasformare in pensieri felici: il cibo migliore per noi!.

I pensieri ci aiutano a prendere atto delle nostre capacità

L’oggetto del nostro rimuginare interiore è inevitabilmente la nostra esperienza: le vittorie e i fallimenti, come i nostri programmi per il futuro. Ne fanno parte sia le intenzioni per pianificare la spesa settimanale o il fare progetti di vita. Il dialogo interiore ci aiuta a prendere atto di quello che sappiamo o non sappiamo fare: di quello che vogliamo o non vogliamo fare, su quale bagaglio di esperienze possiamo contare, quali errori non dobbiamo ripetere, quali alternative percorrere.

I pensieri ci aiutano a rielaborare le emozioni

Parlare con se stessi serve per rielaborare le emozioni, per capire come ci sentiamo davvero. Ci aiuta a percepire il dispiacere, la rabbia, la gioia. Emozioni legate a pensieri che facciamo su di noi perchè forse in alcune situazioni abbiamo paura. Ad esempio quando pensiamo di non essere all’altezza di fare un colloquio di lavoro o come quando non ci sentiamo pronti a dare un’esame. In quel momento ci sentiamo inadeguati, ci sentiamo sbagliati e facciamo “brutti pensieri” su di noi. Tutto ciò finisce per sabotare i nostri propositi migliori, i nostri progetti.

Il pensiero interiore può essere modificato, migliorato; abbiamo le risorse per farlo. Una strategia? Possiamo allenarci come gli atleti a motivarci. Significa che parlandoci con “pensieri felici” ; il cibo migliore per noi, avremo modo di assumere decisioni migliori, da cui scaturiranno comportamenti produttivi che daranno risultati più soddisfacenti.

Non è semplice rivoluzionare il proprio pensiero ma ce la possiamo fare se lo decidiamo profondamente. E’ una questione di allenamento all’ascolto e alla decisione di credere fermamente di poter trasformare la propria realtà.

I pensieri felici il cibo migliore

Alleniamoci allora subito ad usare le parole-pensiero che agevolano la nostra crescita emotiva e rafforzano la nostra autostima: “ce la fai”, “sei capace”, “te lo meriti”, “hai fiducia in te”, “sei sicuramente in grado di riuscirci”, “brava!”, “stai tranquilla”.

Prendiamo il controllo del nostro mondo interiore se vogliamo ambire ad una vita soddisfacente e felice. Scegliamo il cibo migliore per nutrire la nostra mente e la nostra anima!

La qualità di ciò che ci diciamo ogni giorno influisce su ogni situazione, sul nostro stato d’animo, sul nostro atteggiamento, sulle relazioni e sulla nostra capacità di gestire adeguatamente gli eventi. Da oggi decidiamo di amarci donandoci le parole migliori capaci di nutrirci in modo sano. Capaci di trasformare la nostra vita e la nostra capacità di creare una realtà di Bellezza. Iniziamo col farci i complimenti meritati, gli apprezzamenti dovuti e gli incoraggiamenti necessari per poter realizzare i nostri progetti e sopratutto la nostra vita. Perché come dice Antonio Mercurio: “L’uomo non vive di solo pane ma di pane e Bellezza

Cosmo Art. Divenire Artisti, Signori della nostra vita e servitori della vita

Astrofisici ed esperti di tante fantastiche discipline e scienze ci dicono che all’origine dell’universo, il momento iniziale “creativo”, è stato il big bang.

Dal big bang in poi è iniziato il tempo, da allora l’universo, come un organismo, non ha più smesso di crescere ed espandersi. Di tutto ciò che è accaduto dal gran botto in poi si hanno tante teorie e ipotesi valide. Tanti studiosi spremono ancora le meningi e soprattutto la passione per sapere cosa c’era però nel secondo prima del big bang, e nel tempo prima di quel gran botto. Forse c’era una stella che ha finito il suo ciclo di vita con il big bang, appunto. Una esplosione che ha seminate donato allo spazio immenso tutta la materia essenziale per nuova la vita, inclusi noi. Non è sbagliato quindi dire che siamo fatti di polvere di stelle ed aggiungo che possiamo sentire anche dentro tanta gratitudine per questo dono cosmico.

Di universi, ci dicono gli astrofisici, ce ne sono tanti. Dei tanti e della loro origine ho piacere di riportare un immagine liberamente tratta dalle premesse al libro ” Teoremi e Assiomi della Cosmo-Art” di Antonio Mercurio. Buona lettura:

“Dell’origine degli infiniti universi se ne può parlare solo con un’immagine poetica. All’origine delle origini c’era una bambina, la VITA, (…) alla quale piaceva giocare con le bolle di sapone, così come piace sin dai tempi antichi a tutte le bambine. La VITA, soffiava sul cerchio con l’acqua e sapone e vedeva con meraviglia le infinite bolle, che nascevano le une dalle altre in un’unica sequenza o in sequenze successive, sempre danzando nella luce, per il godimento dei suoi occhi e del suo cuore. Ogni bolla era un universo. Ora accadde che la VITA, la quale è potente ma non è onnipotente, che è intelligente ma non è onnisciente, (…) di una cosa si doleva immensamente: sapeva che era eterna ma sapeva pure che non era immortale. Per vivere, doveva sempre incarnarsi in forme diverse e ogni forma nuova poteva apparire solo alla morte della forma precedente. Le sue bolle potevano durare un’eternità ma era un’eternità che si consumava in un istante. Tutte nascevano e morivano. Non ce n’era nessuna che nascesse e non morisse più. Che immenso dolore! Finché un giorno arrivò l’idea vincente. Dentro una speciale bolla di sapone, la VITA mise gli umani, e poi insegnò loro come fondere insieme dolore, saggezza e arte, e da essi nacque un’opera d’arte, un’opera d’arte dotata di vita immortale, che si staccò dalla bolla e si mise a volare danzando da una bolla all’altra, da un universo all’altro, all’infinito. Era come se su ogni bolla potesse posarsi, con la sua Rosa in mano, ormai senza più spine, un “Piccolo Principe”, che ora veniva danzando felice e contento e che non doveva più farsi mordere da un serpente per poter volare da un universo all’altro. Bastava immaginare di volare e subito il volo si realizzava. Immortale il Piccolo Principe, immortale la VITA in lui e con lui e immortale la bolla che gli aveva dato la vita, anche se ormai, come bolla, aveva cessato di esistere. Ora la VITA era contenta e non provava più dolore; ora essa era eterna ed era insieme immortale. Poteva ancora cambiare forma così come cambia forma un’opera d’arte vista da un angolo e vista da un altro; letta da uno e letta da un altro. Ma cambiare forma non significava più morire; significava arricchirsi continuamente di nuova vita e di nuovi significati. Tutto ciò accadde nel passato ma si dispiegò nel futuro che doveva ancora venire. Ciò che appartiene al passato si può raccontare e ciò che appartiene al futuro si può solo sperare.”

E noi?

Anche ciascuno di noi ha avuto il proprio personale big bang al momento del concepimento e da lì è iniziato il nostro tempo e la nostra espansione. In quanto generati dalle stelle abbiamo in noti tutti elementi luminosi delle stelle e come le stelle quando si formano anche ci generano processi creativi e costruttivi.

Così come materia cosmica si condensa intorno ad un nucleo di una nuova stella anche per noi accade che materia umana ed emozionale si condensa quando volontariamente o spinti dalla vita andiamo verso un passaggio di crescita.

Il nostro nucleo ruota come una stella e come una stella si surriscalda prima di decidere che cosa fare. In pratica abbiamo in noi uno speciale laboratorio stellare in chiave umana, una speciale fucina in grado di fondere elementi e trasformare ostacoli più o meno ostici.

A noi la vita ci ha creati “Uomini” e ci ha dato la capacità di saper riconoscere e trasformare il dolore quando si presenta – qualunque esso sia. Ci ha dato anche la saggezza e l’arte e quindi la consapevolezza e l’agire artistico per trovare le soluzioni e le armonizzazioni che ci permettono di cambiare davvero e creare presupposti per soluzioni nuove.  Queste possibilità non sono già pronte all’uso, sono presenti in noi in “potenzialità”, spetta a noi quindi saperle sviluppare e utilizzare per il progetto che vogliamo realizzare e che la vita ci ha affidato.

Come una nuova stella ha un suo nucleo di progetto anche noi ne abbiamo uno storico e che nasce e vive in noi e con noi, anche se ci sembra di vivere una vita in cui siamo portati dalla corrente degli eventi.

Il nostro progetto si alimenta ad Atti di amore, capacità di sognare, speranza e fiducia, decisioni costruttive, decisioni di riparazione, decisioni di perdono, decisioni di ricerca dell’armonia e ferma decisione a trasformare i conflitti, le paure e i vari sentimenti inadeguatezza che premono dentro di noi quando dobbiamo decidere.

Ogni decisione è una possibilità di  “rinascita”, quindi rimaniamo ancorati al nostro progetto e se non ci è chiaro andiamolo a cercare, mettiamoci in ascolto della voce del nostro Sè, facciamoci aiutare insomma facciamo ogni cosa utile e costruttiva per nascere ogni momento nell’amore per noi.

Il big bang del concepimento ha il suo sound ed i suoi tempi sono veloci o meglio frenetici, le fasi della gravidanze fondono nella nostra materia stellare anche tanta materia umana, emozioni di gioia e emozioni di paura in pari misura.

Siamo una complessità bellissima di cosmo e terra. La consapevolezza di noi è un grande valore e il nostro Sè è la stella fissa cui riferirsi in ogni momento in cui abbiamo un passaggio da fare.

Con la consapevolezza di noi e della nostra vita alimenta la saggezza che diviene sempre più una qualità umana forte e da usare per vedere e sentire in modo consapevole ed autentico tutto l’universo della materia emozione in noi e decidere di fare sintesi di tra le tante emozioni tra loro opposte.

Ogni giorno nel nostro laboratorio stellare tanta materia si condensa e noi come gli artisti modelliamo l’esistenza in noi ed intorno a noi armonizzandoci con gli altri e con la vita.

Le nostre creazioni, la bellezza che sapremo creare tutti insieme generano un campo energetico speciale, una proprietà che la vita ha donato alla nostra speciale bolla e che ci permette,  nella favola come nella vita,  di danzare da un universo all’altro all’infinito, da una crescita all’altra all’infinito, da una situazione ad un altra all’infinito ed evolvendoci sempre…

Tempo di crescita e cambiamento. Rotta verso la bellezza

banderuola-segnavento-in-rameCiao A tutti amici,  e scusate il ritardo.

Provo a svegliarmi dal sonno.

In questo periodo di pausa dal blog un pensiero ricorrente mi ha catturato l’attenzione. Un pensiero di cambiamento per il progetto “blog”.  Vorrei  ripartire con un taglio “raccontativo”😁😁  che dia molto spazio a tematiche che riguardano il grande desiderio dello “stare bene ed essere felici”.

Voglio portare in questo spazio sempre più la parte di me che mi piace definire ricercatore di bellezza e che si nutre ed ispira a piene mani e con immensa gratitudine al pensiero di Antonio Mercurio ed lavoro progettuale con il Movimento Cosmoartistico dell’Istituto Solaris di Roma di cui faccio parte.

Durante il periodo natalizio mi sono accompagnato molto con un libro di Antonio Mercurio dal titolo “le leggi della vita”, ho avuto tanto bisogno di questo libro e tanto mi ha aiutato.  Un libro immenso come tutti quelli di Antonio Mercurio.

Un libro d’oro e che in più occasioni mi ha parlato come a dire:” Leonardo ma quando cavolo  mi presenti ai tuoi amici, e non dire che non ne sei capace e non pensare che loro non possono capire perché non hanno la tua stessa formazione e bla bla bla….insomma io voglio che tu mi presenti ai tuoi amici e trova tu il modo e le parole affinché i concetti che sono scritti in me possano arrivare comunque in modo chiaro a tutti ok?

Ho accettato l’incarico.

A proposito se volete il libro cui faccio riferimento è disponibile a questo link con la versione Kindle disponibile a soli 0,99 €.

Se lo prendete e non vi è chiaro non vi è spaventate sono temi che il più delle volte non vogliamo trattare, non è un problema e va bene così ma se volete scrivermi o chiamarmi io sarò felice di parlare e di leggere qualche pezzo insieme a voi?

Un caro saluto a tutti

Leonardo

 

Ogni esperienza è un opportunità

A volte amiamo ciò che facciamo, a volte ci è insopportabile… come il lavoro, per esempio. Gioie e dolori, una ricerca continua di armonia ed una continua sfida a superare e trasformare le difficoltà.

Io sono certo che ogni cosa che ci accade ha un senso per noi, e per sapere qual’è ci dobbiamo mettere in ascolto autenticamente.

 

Preghiera al SE’_ di Antonio Mercurio

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Leggevo qualche sera fa nel libro “La nascita della cosmo art” di Antonio Mercurio” che Ulisse nel suo viaggio di ritorno è sostenuto sempre dall’intervento di Atena, e la dea opera anche quando l’eroe dai mille patimenti non ne è a conoscenza. Questi, anzi, in più occasioni si “incavola” e pensa e dice (secondo me): “Ma dove cavolo ti sei nascosta mia dea protettrice?! Perché non intervieni, perché non ti mostri e perché non ascolti le mie preghiere?!”. E così il nostro eroe un poco si incavola e a volte è scoraggiato, ma non smette mai di pregare.

Atena, ci dice Antonio Mercurio, nel suo immenso lavoro di lettura dell’odissea in chiave CosmoArtistica , simboleggia il Sé di Ulisse e simbolicamente ci consente di vedere anche il Sé presente in ognuno di noi. Il Sé è la nostra parte saggia, fonte di amore immodificabile per noi e che sempre opera per la nostra crescita e per la realizzazione del nostro progetto esistenziale. Il Sé ha ben chiaro quale è il nostro progetto, non perde di vista la meta come può accadere invece a noi quando siamo smarriti nelle nebbie della rabbia, dello sconforto o seguiamo miraggi e seducenti sirene che falsamente si presentano come “la vera meta”. Quando ci smarriamo e ci sentiamo dentro un malessere, questi proprio sono i modi attraverso i quali il nostro Sé ci fa capire che dobbiamo cambiare rotta.

Io, quindi, e tutti noi e ciascuno con il nostro Sé è bene che iniziamo a dialogarci e a conoscerci. Intanto mettiamo un punto fermo sulla qualità di questa parte di noi, E’ UNA PARTE POSITIVA, FONTE DI AMORE E DI CORAGGIO, SEDE DEL NOSTRO PROGETTO ESISTENZIALE UNICO AUTENTICO E IMMODIFICABILE. In sintesi il nostro alleato buono, onnipresente.

Anche mentre ne ignoriamo la presenza, esso opera per noi. Anche quando dopo averlo conosciuto poi ci smarriamo, esso opera per noi.

 Dalla “Preghiera degli Ulissidi” vi propongo il passaggio della Preghiera al Sé”.

O mio SE’,
Signore della mia vita
E figlio del mio amore
E del mio coraggio,
Quel che Tu vuoi
E’ giusto che accada
E dove Tu vuoi
Io voglio andare.

Aiutami solo a capire:
Perché mi hai messo
In questa situazione?
E che vuoi da me
Che Io faccia?

Quando Tu vuoi
Allora è tempo
E quando Tu vorrai
Io arriverò all’isola
Della bellezza seconda.

Anche se pare
Una sventura
Quel che Tu vuoi
Per me è guadagno.

Ma dimmi:
Che vuoi che io crei
Da tanto dolore?

E che c’è di sbagliato
In me
Che io devo
Trasformare?

Anche se a volte
Mi sento precipitare
Negli abissi
Se Tu lo vuoi
Per me è bene
E per questo
Ho coraggio.

Prima che Io sia Te
E Tu sia me,
Mentre muoio e
Rinasco
Per realizzare i miei sogni
E i tuoi sogni
Nelle tue braccia
Trovo il mio riposo.

Un caro saluto a tutti.

45°Laboratorio Corale di Cosmo Art – I’m Coming

20190308_122426324831264.jpgCiao cari, domani ci sarà il 45° laboratorio corale di Cosmo Art e sono felice di partecipare, sono grato alla vita di poter partecipare a questo evento speciale, grato al mio cammino cosmoartistico che mi ha portato qui ,  grato alla mia bellissima sposa ed a mia figlia che mi fanno dono del loro tempo e mi permettono di partecipare, grato agli organizzatori dell’evento, grato ad Antonio Mercurio ed a Paola Sensini Mercurio creatori e fondatori della Sophia University of Rome , grato al gruppo Bottega degli artisti per la creazione della bellezza seconda, grato a tutti i compagni che arriveranno da ogni parte del mondo.

Cos’è un laboratorio Corale? Vediamo…, la cosa è molto semplice. Si tratta di un’ occasione in cui un gruppo di persone lavoreremo a partire dalla visione di un bel film. Il film è Joy, lo conoscete?  Non sarà un lavoro individuale bensì un lavoro “corale” e per corale intendo qualcosa in più rispetto al fatto di stare “insieme”. Chiaramente staremo insieme ed insieme lavoreremo ma abbiamo anche un obiettivo comune che è quello di creare ancora una volta quello speciale quantum di energia che sarà risultato di approfondimenti, esplorazioni, condivisioni, sintesi e superamenti, opera d’arte di persone, opera d’arte e bellezza che solo l’essere umano può creare.

Cos’è la cosmo art? Beh per questa vi rimando a questo link in cui vi sono 2 info mie e soprattutto interviste molto utili e ben fatte.

Joy-Movie-PosterLa protagonista del film è una donna che per difficoltà e problematiche familiari ha messo per un po’ da parte i suoi talenti e poi nel corso del film ci fa vedere bene come ora l’atteggiamento vittimismo ora la complicità con i comportamenti distruttivi di alcuni membri della sua famiglia non sono utili per far riemergere i suoi talenti ma, anzi, al contrario portano al fallimento.

La vita chiede a Joy di crescere e di divenire pienamente protagonista della sua vita e responsabile per la realizzazione dei suoi talenti. L’alleanza con le forse costruttive,  da sempre presenti, e soprattutto la consapevolezza delle proprie complicità (dolorosa verità ma anche preziosa risorsa) sono punti di forza per il suo successo perché ora  – come fanno gli artisti – saprà decidere di fare sintesi di tutto il suo percorso e avviare quella grande trasformazione che la porterà a rinascere come persona pienamente artista della sua vita che sa guardare in viso agli ostacoli esteriori (rappresentanti simbolici di sue parti) e che sa decidere di amarsi e di seguire i suoi talenti in modo diretto, pienamente presente e preparata e… il seguito sarà Arte e bellezza.  Brava Joy e ci vediamo domani 😊

 

Stare bene ed essere felici😀

EssereFelice-1068x580Sul tema della felicità a seguire vi riporto un estratto dall’articolo “Voglio stare bene ed essere felice” a cura di Luana Terzini.  Questo ed altri contenuti speciali contiene la nuova uscita del magazine on line Solaris.it .

“Quando a guidarci sono la responsabilità e il valore di noi stessi, la felicità è una naturale conseguenza. La felicità è una competenza interiore frutto di impegno e di lavoro, fluttuante e stabile al tempo stesso, molto lontana dalla ricerca della perfezione.
E’ fondamentale scegliere un progetto guida che ci insegni a distillare la bellezza anche nelle situazioni dolorose dell’esistenza e che ci guidi come un faro nei momenti bui.
Un progetto guida, proprio come un figlio, richiede presenza quotidiana e la disponibilità a trascenderci verso una sempre maggiore consapevolezza di noi e del mondo che ci circonda. (…) Non commettiamo nessuna colpa nell’essere felici, anzi la colpa è nel non vivere con gioia e pienezza la vita che ci è stata donata.”

Se passate da solaris.it e avete approfondimenti sul tema commentate pure che sono sicuro l’autrice ne sarà felice e saprà rispondere ad ognuno di voi .

Buona felicità a tutti e teniamoci forte che più stiamo uniti al meglio di noi e alle forze positive e costruttive ( come ci dice l’autrice) e meglio è… 😀😀😀

 

 

Le chiavi del benessere: l’amore e il perdono

20190223_004955292188928.jpgAvete nel vostro mazzo di chiavi una, o più chiavi, che non sapete più cosa aprono?
Io si, ed in ben 2 mazzi di chiavi!
Recentemente condividevo con una persona questa cosa e ci siamo fatti 4 risate… e ci sta ed è bene anche prenderci un pò in giro.
Per qualche giorno però sono andato in giro con questa immagine e una bozza di riflessione che ha preso a dialogare bene con il mi pensiero ed il mio desiderio di esplorare.
Le chiavi, quindi, ecco che nei casi più frequenti capita che c’è un cambio di serratura e noi non ci siamo aggiornati. Io ad esempio non ho ancora la chiave del cancello centrale del mio condominio; questo infatti subisce frequenti cambi di serratura … e non si contano le volte che ho detto tra me :”ok domani vado a fare la copia”.

Le chiavi è chiaro servono per “aprire” e se non aprono nulla allora non servono a nulla e devono essere riciclate, cambiate! .
Eppure le conserviamo!Ma perché le conserviamo?

Provo a spiegarmelo e per farlo ho bisogno di spostarmi dal regno delle chiavi e del loro rapporto con le serrature a quello delle persone.

Simbolicamente la chiave che non serve più ma che conserviamo non vi sembra rappresenti bene nostre abitudini ormai obsolete e che siamo sempre in tempo utile per cambiarle?

Immersione rapidaaaaa!!! Penso alle pretese ora e alla rabbia ed a tutta l’allegra brigata di emozioni che proviamo quando contattiamo dolore e frustrazioni ed il loro comunicare che pressappoco dice:
Il dolore : Tu non mi hai dato questo? Tu non hai fatto questo?
La rabbia: “Bene allora, io resto come sono e non cambio fino a che tu non mi darai quello che voglio e che mi spetta di diritto.

La permanenza nella reazione rabbiosa al dolore alimenta quello che l’antropologia personalistica esistenziale chiama “il progetto vendicativo”.

Il progetto vendicativo dice pressappoco: “Tu mi hai fatto del male e quindi ho diritto ad essere ripagato per l’ingiustizia subita”.

Ognuno di noi è libero di rimanere su questa posizione è una nostra prerogativa umana, ognuno di noi è anche libero di scegliere altre posizioni come il perdono ad esempio e anche questa è una nostra prerogativa.

Rabbia e perdono sono forze opposte e portano alla realizzazione di mondi e realtà opposte.

Ci sono dolori che ci portiamo dentro e che ricontattiamo in certi momenti, pensiamo al rapporto con l’ambiente di lavoro ed a come in esso si ripropone frequentemente ed in modo proiettivo il tema del rapporto con i genitori per cui se ci siamo sentiti poco amati allora ecco che magari viviamo una dinamica similare a lavoro e dento di noi attendiamo/pretendiamo/pensiamo che l’Azienda ci deve riconoscere e se non lo fa commette una ingiustizia e quindi bla bla bla bla .
L’ambiente lavoro, come a anche la coppia, sono laboratori speciali in cui – se vogliamo e opportunamente preparati magari facendo un percorso di crescita e di consapevolezza – possiamo vedere al nostro mondo interiore ed al nostro posizionamento spirituale rispetto al tema del dolore dandoci la possibilità di decidere ogni momento in modo nuovo e creativo a partire proprio da saper fare continuamente sintesi tra “realtà” e quello che è invece la proiezione di un nostro “nostro vissuto storico”.
Si lo so che è faticoso! Ma non mortifichiamoci, ridiamoci sopra in modo maturo tanto quanto basta e dopo aver goduto un pò nel vittimismo dei non sentirci capaci ecc e bla bla bla cambiamo di nuovo rotta e viriamo decisamente verso il voler stare bene.

Emersione quota periscopioooo. Siamo umani e cambiare è impegnativo e faticoso come faticoso è anche amare ed amarsi. Queste posizioni che passano spesso come smielate romanticherie sono delle vere e proprie imprese alla conquista della nostra libertà e della nostra bellezza e mettono alla prova tutta la nostra forza ed il nostro coraggio.

E allora ripenso tra me: Come mai ancora conservo chiavi che non aprono più nulla? E se fossero rappresentanti del mio progetto vendicativo che ancora pensa di dover aprire… o anzi di avere il diritto di aprire serrature che non esistono più, leggasi seghe mentali?!

Quelle chiavi, la pretesa la rabbia ed il progetto vendicativo non aprono nulla e non hanno mai aperto nulla.
Forse le conserviamo perché abbiamo paura, si perché le chiavi spirituali nuove sono forgiate di materia umana e sudore come consapevolezza del nostro dolore e la decisione di riconoscervi dentro il messaggio di cambiamento che contiene, e questo può spaventare.
Messaggio a chi si è spaventato: Non succede nulla di tutto ciò che vi spaventa, quelli sono solo pensieri neri, la verità è che una volta sfondato il muro della paura voi siete sempre voi e siete migliori e lo percepite bene che siete migliori e vi sentite bene.
Sono le chiavi dell’amore e dell’accettazione, quelle del perdono e del progetto che vogliamo realizzare e potare con noi sempre, esse aprono le porte ad un esistenza più libera e serena.

Certe chiavi non servono più e sono grato alla vita perché questa cosa all’apparenza banale ha saputo ridestare in me una consapevolezza che da un po di tempo non sentivo.
Manteniamoci in contatto con la vita ed osserviamoci e fermiamoci a riflettere, usiamo il simbolismo delle cose che ci accadono, non liquidiamole come banalità perché a volte sono portatrici di messaggi preziosi…che siano chiavi o altro ogni cosa va bene.
Riportiamo quanto ci accade alla nostra storia personale e facciamoci portare dall’ispirazione e mettendoci in ascolto della nostra saggezza interiore che ha un bel messaggio da farci arrivare: “E’ con le decisioni di amore che si aprono le porte del nostro cuore e lo si lascia libero di esistere e creare”.

Odissea_Ulisse_mendicanteE’ tardi e per fortuna domani non si lavora, penso ad Ulisse prima di mettermi a dormire, al suo ritorno a casa da mendicante. Aveva la casa piena di pretendenti, giovani e forti che divoravano le sue ricchezze ed ambivano alla sua sposa. A lui la sua saggezza – attraverso la dea Atena – fa vestire i panni di un mendicante, un mendicante a casa propria, un Re mendicante a casa propria.
Tutti quei Proci ci dice Antonio Mercurio nel suo capolavoro Ipotesi su Ulisse sono le rappresentazioni esteriori delle pretese che ancora vivono in lui e che sono l’ultima parte che deve morire prima che si compia appieno la sua trasformazione in artista della vita.
Penso a Lui e alle chiavi da cambiare per aprire e per percorrere le strade della crescita e del vero amore…le nuove serrature da aprire.

Buonanotte sognatori e creatori di chiavi …nuove.

I Pensieri di Antonio Mercurio, la Luce del sole e la musica del Postino.

Lo sapete che la mattina io, Elliot e il sole ci scambiamo il buongiorno vero? Stamattina tutto era molto evocativo, le luci, le nuvole, i raggi del sole e l’aria fresca. Ho girato questo video e sviluppato un piccolo montaggio ispirato ad un elaborto di Antonio Mercurio che si chiama: ” Regole per la navigazione notturna degli Ulissidi”. Spero vi piaccia, e Grazie ancora all’autore cui esprimo il mio sentimento di gratitudine. Punto di riferimento per la mia formazione e la mia crescita.

Sopravvissuti e Artisti. 38°Seminario di Cinematerapia

In questo periodo sto lavorando a questo evento🤗 e ho piacere di parlarvene. Il prossimo 20 e 21 Ottobre presso l’IStituto Solaris di Roma si terrà il 38°

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seminario di Cinematerapia. Si lavorerà con la visione del film The Martian (Sopravvissuto) un film del 2015 diretto e prodotto da Ridley Scott.

La proposta di crescita di questo seminario questa è sul potenziamento del nostro Io Artista.

Possibili domande: Chi? Io Artista? Ma io? Ma mica sono un artista io…io faccio l’impiegato😁?

Risposta: Tutti mettiamo mano alla ns vita elaboriamo emozioni e gestiamo situazioni. Combiniamo emozioni e le trasformiamo come fanno gli artisti classici as esempio con i colori, noi e loro allo stesso modo operiamo scelte e creiamo😎😎. Ecco quindi che anche noi abbiamo un Io Artista già bello e pronto, e che lavora da tanto tempo silenziosamente.

In che senso🤔🤔? Ok Seguitemi.

Nel film c’è un giovane astronauta biologo che fa parte di un progetto di ricerca spaziale ed un bel giorno la vita e le sue scelte lo portano ad approdano su Marte. Una brutta tempesta però si catena sul pianeta ed ecco che la missione viene abortita e tutto l’equipaggio scappare via. Nel corri corri il giovane Mark (interpretato da Mat Demon) ha un incidente e il suo sensore vitale smette di funzionare al punto che il resto dell’equipaggio lo ritiene morto, ripartono senza di lui. Al risveglio dopo la tempesta ed un pò stordito il nostro giovane biologo si ritrova solo, su un pianeta inadatto alla vita umana per lunghi periodi e con risorse alimentari per max 30 gg. Insomma un gran bel casino a cui deve trovare una soluzione…e la trova e sopravvive. Ma non vi racconto i particolari del film che – se non lo conoscete – vi invito a vedere.

Veniamo invece a noi😋.

Tutti noi, se vogliamo, siamo dei sopravvissuti. A ciascuno di noi è capitato di trovarci in situazioni ostili e/o minacciose. Forse non ne abbiamo memoria ma la storia della vita di ognuno di noi è farcita anche di queste esperienze. Una prima fase di contatto di difficoltà può essere stato anche la nostra vita intrauterina. Eravamo attesi, o no? Eravamo desiderati maschi o femmina? Era il momento opportuno per arrivare? Com’era il clima che viveva la madre e quello del suo ambiente familiare e comunque com’era il suo mondo allora? Era felice? Era spaventata? Ha avuto paura?

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A noi piace – e permane in noi – l’immagine del tempo del nostro approdo (concepimento e gravidanza) alla vita come a una fase di totale beatitudine cullati e sostenuti nel comodo ambiente intrauterino. Forse il ricordo permane perché tanto tantp tempo fa era così, ipotizzo.

Nello sviluppo del mio intervento però devo introdurre delle variabili storiche ed esistenziali, in estrema sintesi: ” Anche in quel periodo succedono tanti casini e non tutto va come vorremmo. I genitori sono persone del nostro tempo e oggi vi pare davvero che alla gioia per l’arrivo di un figlio non si accompagnino anche tante paure. Vi pare che tutte le gravidanze sono desiderate?”, ecco insomma anche quell’esperienza ha i suoi casini…

Nel mio articolo mi ispiro al contributo ed al grande patrimonio disciplinare dell’antropologia personalistica esistenziale ideato dal prof Antonio Mercurio è più precisamente al lavoro fatto dall’autore proprio sulla tema della vita intrauterina. Laviro avvalorato e universalmente riconosciuta e confermata anche a livello scientifico. Gli studi e l’esperienza di lavoro oltraventennale ci dicono che la vita intrauterina pur nella sua magnificenza non è però privo di sofferenze e di traumi, e di paure.

Immaginiamo un giovane “noi” piccolo piccolo che si trova un pò come Mark su Marte e deve trovare una soluzione per portare a casa il proprio progetto di vita ( a ciascuno il suo).

E quindi 😎dato che siamo qui, io a scrivere e voi coraggiosi a leggemi spero😀 c’è è un dato di fatto ed è che noi siamo stati Artisti ed abbiamo trovato soluzioni.

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Abbiamo un bell’artista dentro di noi e con questo seminario vogliamo andarlo a conoscere meglio😍.

Noi consapevoli del ns potere artistico “possiamo” crescere e far fruttare i nostri talenti e la nostra capacità artistica e fare salti esistenziale importanti passando da quell’universo di quotidianità in cui si “sopravvive” ad una nuova era autentici artisti e figli della vita ” vivi e viventi…e creatori di bellezza nella ns vita e di ogni cosa buona per noi”.

Si può fare e ce lo meritiamo. Io ci sarò, orgogliosamente a lavoro per preparare questo bellissimo evento e se vi va di partecipare contattatemi pure, oppure contattate istituto Solaris a questo link. Buon we e se siete arrivati a leggere fin qua sotto beh, vi meritate uno speciale ringraziamento e se me lo fate sapere nei commenti sarà anche lieto di leggervi e di ringraziarvi uno a uno😀

Real time_ 37° Seminario di Cinematerapia_con il Film “Joy” sul tema “La costruzione di un’Artista della Vita”

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Ci siamo, tutto è pronto per il 37° Seminario di Cinematerapia dell’Istituto Solaris. Si tiene a Roma il 28 e 29 Aprile un evento potente e prezioso per la crescita, una proposta bella oltremodo perchè muove a partire dalla visione del film e si apre fresca e bella lungo il sentiero disciplinare dell’Antropologia CosmoArtistica tradotta con la metodologia ed il linguaggio della Cinematerapia.

“Joy” è la storia di una rinascita, del cammino doloroso e esaltante che porta la protagonista a riscoprire se stessa, la sua vera identità e il suo progetto autentico che era rimasto sepolto per 17 anni. E’ la storia di un’artista della Vita (cit da : Chiave di lettura del seminario).

Io mi sento pronto per questo nuovo viaggio con l’animo disponibile a prendere ogni cosa buona ed a donare la mia energia per fonderla con gli altri a creare nuova bellezza. A seguire vi passerò spunti da questo weer and.

28/04_ h 17. Ho visto più volte il film eppure riconosco che la visione in questo contesto ha una forza evocativa maggiore. Lavoriamo dopo la visione del film ai contenuti in termini emozioni che ha suscitato. Dal film il primo messaggio che arriva é come dobbiamo essere presenti alle ns scelte ed ai nostri progetti. Pare scontato e facile ma non lo è, troppo spesso i sensi di colpa e le complicità ( nelle deleghe agli altri ad esempio) sono ostacoli alla ns realizzazione.

H17:30 – il film come i sogni evoca emozioni.

H 19 – Il piano simbolico é uno strumento utile. Ad esempio noi assumiamo che tutti i personaggi del film rappresentano parti della protagonista, di Joy. I lavori proseguono e dopo una condivisione i partecipanti si suddividono in 5 gruppi, ognuno sceglie il tema di interesse che ha piacere di esplorare, approfondire guidati dai counselors della scuola. Io? per me Tema 1 ” Il sogno spezzato, il sogno ritrovato, il risveglio”. Vado ciaoo ?

h 20 – il lavoro nel gruppo 1 é stato molto utile per me ed i conduttori mi hanno dato preziosi spunti per approdare ad affermare punti di forza. Come i talenti che abbiamo e che il dolore può in qualche momento aver messo in secondo piano. Affermiamoceli e riconosciamoceli perché se li nascondiamo troppo poi li nascondiamo anche a noi e come abbiamo visto nel ns gruppo ce ne sono tanti come, la sensibilità, l’empatia, la determinazione, la scrittura, l’amore e tanti altri.

Con una bella visualizzazione guidata per oggi abbiamo finito, andiamo ad accogliere i sogni e ci salutiamo ricchi e pronti per la giornata di domani. Ancora all’opera dunque, il viaggio di cose buone continua…a domani.

29 Aprile h 10. Art in Action. È lo spazio in cui i gruppi di lavoro di ieri rappresentano con il corpo ed il gesti artistici le emozioni. Come? Pensiamo alla gioia ad esempio ed al suo opposto dolore…pensate a come lo rappresentereste. Probabilmente la gioia potrebbe avere le braccia in alto e farvi saltellare come allo stadio dopo un gol della vostra squadra del cuore e probabilmente il dolore potrebbe vedere in uno stare rannicchiati una buona espressione. Ecco queste ed altre forme assumono le emozioni e un questo spazio lasciamo la parola ed il racconto e in gruppo rappresentiamo quello che abbiamo esplorato ieri. Contatto tanta forza ma anche un pizzico di imbarazzo che appartiene alla mia storia e che grazie a questo spazio che dribla le parole eccolo alla mia attenzione, come pure i gesti dei miei compagni e di tanti altri che insieme realizziamo un arcobaleno di gesti artisticamente belli e coinvolgenti che siamo tutti noi, nessuno escluso, e tutte le ns parti da accogliere armonizzare e indirizzare lungo la strada del ns se personale in cui risiede il ns progetto esistenziale ed il ms essere unici ed irripetibili. Che grande emozione…e non finisce qui.

H 11. Ho una grande trasformazione da fare il suo nome è “fiducia”. Al seminario inizia un momento esperenziale con un lavoro guidato di esplorazione esperenziale e di rinforzamento decisionale. Un video dal titolo “rinascita”( alla cui realizzazione ho collaborato 😀) emoziona i partecipanti ed anche me che con gioia vedo il risultato di tanto lavoro e impegno corale apprezzato, sono soddisfatto e grato.

H 13 andiamo verso la conclusione. Gruppo di condivisione. E stato un week end di belle forze tutte convergenti e centrate. Le emozioni sono tante e sui visi di tutti i partecipanti si legge la soddisfazione e la gratitudine. Siddisfazione per il lavoro fatto, come singoli e come gruppo. Come Joy abbiamo scelto di andare a vedere le ns complicità e a fare i conti con i sensi di colpa e la distruttivitta’. Abbiamo raccolto intorno a noi i ns talenti, i ns sogni ed il ns essere artisti che vogliono usare tutta la materia emozionale per armonizzare e sintetizzare gli opposti e far risplendere la luce che siamo. Abbiamo lavorato sodo, siamo co tenti e siamo grati all’Istituto Solaris che da oltre 20 anni propone occasioni di crescita di ottima fattura e con la guida sapiente e professionale dei sui direttori, Dr Ciappina e D.ssa Capriani, fa fare a tutti grandi trasformazioni.

Siamo polvere di stelle ed abbiamo in noi la capacità di fondere opposti storici emozionali per concrete trasformazioni che rendono la ns vita in una sola parola bella di bella bellezza.

Alla prossima e stato bello esserci a questo 37°Seminario.

11 – Veniamo a noi Stronzo (Gpp)

IMG_9047Giovane Guerriero Piccolo Piccolo (Gpp): C’è aria di tempesta a vedere dal titolo
daZeroaInfinito.com (daZaInf): No tranquillo, il contrario semmai. Tempesta d’amore 🙂
Gpp: Eh…immagino. Ci siamo quindi?
daZaInf: sai io mi ricordo ancora l’odore di quando ti ho trovato. Era autunno e nella mia Renault 5 c’era un area pregnante di fumo e di umido. Oggi Guardo in faccia non “il Re” in generale ma “un RE” in particolare, ed è quello dell’odio.
Gpp: ti ascolto.
daZaInf: Questo sovrano ha avuto – e purtroppo spesso ha ancora – libertà di azione dalle mie parti e sinceramente ora mi sono stufato.
Gpp : Intessante ed era ora, direi!
daZaInf: Vedi guerriero uno dei temi della mia storia è il tema del rifiuto, sarà che quando vengo al mondo non era previsto il mio arrivo … sarà altro, ma sta di fatto che ogni volta che mi capita di vivere anche solo da lontano un rifiuto mi si attiva di nuovo una risposta reattiva rabbiosa. Ora il fatto è che come ho detto tempo fa l’odio è un sentimento a doppia lama velenosa. Da una parte va verso gli altri e dall’altra va verso se stessi per cui accade che ci si da addosso e ci si condanna per non essere “il meglio del meglio”.
Gpp: Ti capisco e so cosa intendi. Anche io che sono piccolo piccolo tante volte ho sentito questo dolore, a me succede quando non mi sento riconosciuto. Dio quanto mi arrabbiavo anch’io e poi mi incavolavo anche con me per non essere come i Guerrieri Grandi Grandi.
daZaInf: Caro mio, dico che la vita vuole che noi facciamo un passaggio. Io non voglio più farmi fregare dall’odio.
Gpp: Lo credo anch’io, lo facciamo insieme?
daZaInf: Va bene, facciamolo.
daZaInf & Gpp: Cara vita, a te il nostro impegno. Impegno nell’abbandonare l’odio e lasciarlo naufragare e sciogliere nella capacità da sempre nostra come proprietà della vita di poterci perdonare, di perdonare e di amare;
Cara vita, da sempre alleata attenta;
Noi ci riconosciamo che possiamo trasformare la rabbia e l’odio e e consolidare fiducia e amore;
Amore, che è l’origine di ogni pulsazione e idea di vita;
Amore è in ogni essere, e noi esistiamo;
Amore come dono;
Amore come progetto con la vita insieme;
Che insieme abbiamo una mission;
Che siamo noi stessi vita che dona vita;
Che trasformiamo un cuore di pietra in uno che ama;
Che è ogni secondo un sospiro di sole;
Che è di nuovo ruspante primo respiro, pianto vitale;
Che il perdono è atto supremo;
Che il passato rimane a ricordare e ad incoraggiare;
Che siamo liberi da sempre;
Che siamo liberi di amare e di odiare;
Che oggi l’odio lo guardiamo in viso;
Che ci assumiamo il nostro e lo vogliamo trasformare;
Che non abbiamo paura ma fiducia;
Che ci sentiamo orgogliosi delle lacrime versate e delle cadute;
Che siamo guerrieri … e di quelli buoni;
Che sentiamo di usare l’arte e la saggezza come pure le gambe ed i polmoni;
Che non siamo supereroi umani;
Che teniamo forte il timone;
Che abbiamo servito sovrani stronzi…e ci può stare!
Che è ora di chiudere quella partita
Che ne iniziamo una più bella
… si chiama vita.

daZaInf: Ciao caro Guerriero piccolo piccolo, sono stato davvero bene con te e mi sei stato d’aiuto. Ritrovarti mi ha permesso di fare un bel viaggio. Ora non perdiamoci di vista ok?
Gpp: No, non ci perdiamo di vista. Io ci sarò sempre, abbiamo cantato insieme e quindi esistiamo insieme e insieme diveniamo. E poi ho preso gusto qui da te, mi ci trovo bene. Magari studiamo una rubrica “Il Giovane Guerriero piccolo piccolo in giro per la città”.
daZaInf: Si, e magari ti trovo anche una giovane Guerriera 🙂 e dei compagni di viaggio.
Gpp: ne sarò lieto
daZaInf : Ciao  ed ancora grazie alla vita che ti ha messo sulla mia strada facendoti cadere da chissà quale mano una sera d’autunno di tanto tempo fa quando ti ho trovato nella mia Renautl 5 che aveva un area pregna di fumo e di umidità.

Capodanno: un anno da vivere.

“Coglierò ancora il fascino e la magia di nuove storie
Sognerò quel che sarò
Sorriderò al mondo che guarderò
Vivrò come e meglio di quanto ho già vissuto
Troverò il tempo per guardare le stelle e per continuare a sperare
Combatterò per colmare la mente e il cuore di perdono e di doni
Chiederò forza, gioia e amore
Parlerò con verità e libertà
Cercherò la bellezza e l’incanto che ancora mi stupisce
Vorrò perché voglio e posso … mai devo
Piangerò e poi riderò delle medesime cose
Giocherò con me stessa e mi sentirò principessa in ogni luogo
Crederò che questo sarà un buon anno per tutto l’anno…
per me, per voi, per tutti noi: i Cosmo-artisti del 2018″ (di. Antonella Orecchio)

Quella di sopra è la chiusura poetica di un bell’articolo scritto da Antonella Orecchio e pubblicato sull’ultima uscita di dicembre della rivista telematica Solaris.it , a me é piaciuta tanto sia la chiusura poetica che l’articolo e per questo voglio amplificare la diffusione anche dal mio blog per tutti voi.

L’autrice è una Counselor ed un Antropologa Esistenziale molto preparata e in gamba, a lei oggi i miei complimenti per il bel pezzo autentico e valido.

L’articolo intero lo trovate qui insieme a tanti articoli altrettanto validi, buona lettura:

https://www.solaris.it/index.php/capodanno-un-anno-vivere/

10 – C’è posto per te (Gpp)

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“Hei voi della vita, C’è posto per me?”.
Può accadere: che ci sentiamo in panchina, e può accadere che reattivamente giudichiamo e ci giudichiamo.
Proposta: mettiamo sul campo le situazioni similari, vale a dire le situazioni (casa,lavoro,scuola, amici ecc) in cui ci sentiamo in panchina. Assumiamo queste situazioni come uno speciale cruscotto esperenziale. E poi affermiamo: “Smetto subito di giudicare e di giudicarmi”.
Ipotizziamoci: comadanti di un Boeing 747 (che poi lo siamo davvero) e osserviamo la strumentazione del nostro cruscotto…con mani ferme sui comandi e quando saltellano di nuovo i sensori (giudizio) chiediamoci in modo rivoluzionario il cambiamento che ci viene richiesto.
Sono certo: che quando noi cambiamo allora anche lei, la vita, cambia pari pari così come lo desidera l’ autenticità del ns cuore.
Parola di Giovane Guerriero, seppur piccolo piccolo. C’è sempre posto per te.

Gpp: Hey autore ricordi che abbiamo ancora un tema aperto?
daZaInf: Eccome! Sono in ascolto.

9 – Il dolore è una forza Cosmica (Gpp)

Radici oscure in abito da sera lusingano pensieri ancestrali antichi sotterranei e cosmo planetari. Il tempo oggi è nuovo.
Narciso arma a doppia punta. Un fiore sotto traccia racconta alla terra di un cielo e di un sole … la vita comunque altrove.

daZeroainfinito: Hei Guerriero🤗 come va ti sento poetico oggi!
Guerriero piccolo piccolo: Eh già.
dZainf: fa un certo effetto il tema delle radici
Gpp: si è molto evocativo e ieri mi hanno ispirato🤔
ZaInf: Tutto bene? E’ da un pò che non ti si vede in giro. Dovevi raccontare del dolore da un po’. Hai latitato eh😉
Gpp: un buon guerriero sa prendere il giusto tempo
Zainf: Parole sante caro mio🙄 e complimenti vedo che ti sei ristabilito.
Gpp: Si, sono di nuovo in piedi. Mi sono reincollato al mio progetto, ma devo essere grato all’autore del blog😗😗…per quanto poi è stato lui a rompermi😎…eh vabbè…ha riparato e accolgo il suo impegno al meglio di come ha potuto. Del dolore mi ricordi eh…🤔 tema impopolare. Non credo avrai molti lettori. Ma tu sei simpatico e curioso di cose buone e di crescita e voglio raccontarti di ciò che ho sentito su sulle stelle. Sei pronto?

ZaInf: quando vuoi.
Gpp:ho sentito su nelle stelle che è stato introdotto qui tra le persone per un fine.
ZaInf: Ho sentito qualcosa al riguardo. Certo il dolore una risorsa per un fine è un idea rivoluzionaria🤓 e difficile da accettare 😡.
IMG_8776Gpp: hei non ti infervorare, che non ho nemmeno iniziato. Sai a cosa serve il dolore? Serve per non farci perdere tempo, ecco. Quando esso arriva “hanno detto su nelle stelle” arriva perché alla persona viene chiesto un cambiamento ed una trasformazione, esso è pressappoco la forma visibile che la vita ci manda per dirci DIAMOCI UNA MOSSAAA!! Ci sono grandi capacità creative umane in ognuno di noi e la vita ha bisogno che le usiamo. Nel dolore vi è una forma efficace di spinta ad agire risorse creative e trasformative per darsi una opportunità di venirne fuori. 🤓Come massi di marmo possiamo rimanere inerti e morti nel nostro dolore e dando colpe e responsabilità tanto a noi quanto agli altri (e magari anche con prove alla mano👨‍🎓👨‍✈️) oppure decidere di trasformarci e fare come gli artisti😀. Prendi un’opera d’arte ad esempio, essa è il risultato di più trasformazioni, la prima avviene “nell’artista” che deve superare i sui dolori che – ipotizzo – dicono più o meno:“ non sono bravo perché …, e io ho avuto un incidente altrimenti…, e se io fossi stato…, e se io avessi avuto…, ed io ho paura perché…, ed io sono arrabbiato e quindi…, e a me mi hanno fatto questo e ora… ecc ecc”. La seconda trasformazione è nella materia, lo scultore lavora la pietra e il marmo così come un pittore i colori e altri ancora i propri strumenti e i propri. Ogni azione, ogni martellata come ogni colore scelto e mischiato con gli altri sono una decisione interiore prima ed un azione poi. Questa capacità è una prerogativa dell’Uomo. Ti risulta per caso che altri esseri viventi sappiano realizzare opere d’arte e capolavori che addirittura sopravvivono all’autore come ad esempio il David di Michelangelo? Io non ho notizia a tal riguardo.
ZaInf: Boo…certo gli animali pure fanno cose ma non saprei se lo fanno per spirito di adattamento o per spirito creativo come accade gli umani che, invece, nelle loro realizzazioni esprimono la capacità dell’essere umano di trascendersi👏👏.
Gpp: Ecco! Diciamo che in base alle ns conoscenze attuali non lo fanno. Ora ho bisogno però di ripetere un concetto. 🗣🗣Il tema del dolore che non va inteso con il “procurarsi il dolore” o con il “permanere masochisticamente nel dolore” o nell’ “essere felici per il dolore che ci arriva”. Nulla di questo☝️☝️!!
Zainf: Giusto!!!
Gpp: Quindi ecco che:
– alle stelle ho sentito raccontare che da tempo hanno capito la potenza di questo elemento;
– che l’uomo ( solo lui e non altri esseri viventi) può attingere alla propria saggezza nella capacità di decidere di darsi un’anima che trascende il dolore;
– che esiste l’arte come prova concreta che l’uomo sa creare una vita “artistica” e metterla in un opera che se poi è un capolavoro produce un campo di bellezza che una volta generato poi vive anche dopo la morte dell’autore e addirittura all’infinito ( almeno fin quando esisterà la dimensione del ns spazio tempo!!!);
– che come con la tela lo stesso può fare l’uomo sia da solo che in gruppo della propria vita un opera d’arte.
ZaInf: Dici che in questo modo la vita raggiunge un suo fine?
Gpp: Certo, se come persone riusciamo a creare un quantum di energia sotto forma di bellezza facendo della vita sia come singoli che come gruppo un opera d’arte allora la vita si da anch’essa un anima immortale e che – così come la bellezza dei capolavori vive e viaggia da generazioni in generazioni tra le persone allo stesso modo la vita ed il ns universo avranno un anima in grado di sopravvivere e di viaggiare da un universo all’altro.
ZaInf: Difficilotto però!!
IMG_8761Gpp: Non ci pensare alla difficoltà. Prendila come una bella storia, raccontatela e raccontala e vedrai che quando di nuovo ti troverai in difficoltà magari pensa che la vita ha bisogno di te e ti sta chiedendo un superamento che sarà una straordinaria opportunità per te e per lei. Fai L’artista e non la vittima😉😉.
Zainf: Si ma è difficile e faticoso e poi chi lo dice che uno poi lo vuole fare questo passaggio?
Gpp: Si è impegnativo. Ma sta di fatto però che il dolore c’è ed esiste e fino a quando non abbiamo trovato un modo per cancellarlo dalla esperienza umana è bene imparare a usarlo.
Zainf: Sei un grande!! E cavolo quanto parli pure tu!!
Gpp: Un grande guerriero piccolo piccolo.

Nota dell’autore: racconto liberamente ispiraro alla Cosmo Art di Antonio Mercurio in cui anche il giovane guerriero piccolo piccolo si ispira tanto…eccome!!!!

8 – Mi sono rotto. (Gpp)

IMG_8829daZeroainfinito: Hei guerriero, cos’è stato un incidente?
Guerriero piccolo piccolo: Anche i guerrieri si rompono, in tutti i sensi caro mio, io ora sono un pò a pezzi. Certo che ci vuole una pazienza!
daZaInf: Ti prometto che ti riparo e che la prossima volta starò più attento.
Gpp: Di questo ne sono sicuro! Che abbiamo ancora cose da raccontare. Io sono forte e non mollo ma tu pure stai sul pezzo che il prossimo è un tema importante da trattare ok?
daZaInf: Ok guerriero…che poi una cicatrice magari ti da anche un pò di fascino in più.
 

7 – Quand’è il tempo della felicità? (Gpp)

IMG_8809daZeroaInfinito.com: Hei… ma quando si è felici? Vedo tanto impegno in giro. Secondo i miei calcoli dovremmo essere già essere felici!!
Guerriero Piccolo Piccolo: mmm, sempre sta cacchio di matematica!! Non sei mai andato daccordo con i numeri…ecco perchè non ti ritrovi con i calcoli. Vedi che è dura essere felici, richiede impegno e fatica.
daZaInf: Dici?!
Gpp: Ne sono convinto! Ma la vita non è perfetta e nemmeno noi lo siamo, e nemmeno gli altri. Ed in questo vortice di imperfezioni facciamo sempre calcoli…su quando tutto sarà perfetto e così saremo felici.
daZaInf: Quindi?
Gpp: Scegli tu se vuoi essere felice, ad esempio proprio ora? Sono sicuro che quando avrai scelto troverai tanti buoni motivi per esseerlo e goderne.
daZaInf: Ora ad esempio sono felice!…mentre sto scrivendo
Gpp: Buon momento felice allora.
daZainf: Si, grazie. Amo questo momento e scrivere mi rende felice.
Gpp: Siamo felici quando facciamo qualcosa per esserlo. Quando scegliamo di esserlo. Quando cambiamo per esserlo. Perchè diversamente “nella nostra vita non cambia niente se niente cambia”.

daZaInf: cari lettori voi quando siete felici?

6 – Ombre Lunghe, una storia vera. ( Gpp)

daZeroaInfinito:Hei Guerriero come va? Sei in giro su paesaggi marmorei, ombre lunghe avanti.
Guerriero piccolo piccolo: Si, hai visto che marmo duro?
daZeroaInf: Che coincidenza, pensa che anche di un marmo ti voglio raccontare.
Gpp: Dici che è una coincidenza?
daZeroaInf: Mmmmm mica tanto! Ad ogni modo il racconto parla di Michelangelo Buonarroti il famoso artista del rinascimento. Lui, dicono, sapeva che presso il signore di Firenze vi era da tempo un blocco di marmo che giaceva inutilizzato e danneggiato. Praticamente un precedente scultore lo aveva danneggiato e poi abbandonato. Lui ha inisistito per avere proprio quel marmo. Una volta ottenuto ha iniziato a lavorarci e quel buco è stato abilmente usato e trasformato insieme con tutto il marmo inerte in una scultura che ancora oggi sopravvive ed è un capolavoro, il David.
Gpp: capisco e mi piace questo racconto. Siamo anche noi come un blocco di marmo, ognuno di noi ha il proprio buco. A ognuno di noi, quando è nel dolore e nello sconforto, può capitare di vedersi come questo marmo danneggiato irriparabilmente,  oppure può farsi aiutare e lavorare a quel dolore per trasformarlo. Visto così il buco può essere il punto di partenza, sta a noi scegliere come vederci rispetto ad esso.
daZeroaInf: Si a volte il dolore ci mette a terra e ci si può anche arrendere.
Gpp: Si, si può. Ma si può anche altro. A me le stelle a proposti del dolore, ad esempio, hanno raccontato anche una cosa. Te la dico al prossimo giro
daZeroaInf: Nooo dai racconta?!

5 – Scusa guerriero: la strada per il benessere? (Gpp)

IMG_8760daZeroaInfinito: Senti ma qual’è la strada per il il benessere e la realizzazione?
Gpp: OK, svoltare dopo aver visto le criticità belle e grosse, sia delle persone che delle situazioni. Dopo aver superato la rabbia e l’orgoglio gira a sx verso l’amore e la cura, lì vedrai germogli di potenzialità che ti aspettano; sii accigliente con loro…sino piccole che si odono appena sotto il rumore della critica e del rancore. Seguile, ascoltale e prenditene cura. Poi prosegui diritto e pronto a modificare – se necessario – la rotta per non farti fregare dalla onnipresente jubris.

4 – Siamo Arte (Gpp)

IMG_8777daZeroaInfinito: Ciao Gpp, sempre in giro vedo eh :-).
Gpp: Ciao a te. Era ora. Allora a che punto siamo di quesrta storia. Cosa ti ricorda il sussurro della vita? Io intanto ho fatto un giro al mare, a guardare il sole.
daZeroaInfinito: Ok ti racconto, non essere impaziente! Un autore che amo e che cito spesso, Antonio Mercurio, in una sua favola moderna racconta pressappoco così: “Ci sono infiniti universi. All’origine delle origini c’era una bambina, la VITA, alla quale piaceva giocare con le bolle di sapone. La VITA, soffiava sul cerchio con l’acqua e sapone e vedeva con meraviglia le infinite bolle. Ogni bolla era un universo. La Vita si doleva che non era immortale. Le sue bolle potevano durare un’eternità ma era un’eternità che si consumava in un istante. Tutte nascevano e morivano. Non ce n’era nessuna che nascesse e non morisse più. Che immenso dolore! Finchè un giorno arrivò l’idea vincente. Dentro una speciale bolla di sapone, la VITA mise gli umani, e poi insegnò loro come fondere insieme dolore, saggezza e arte, e da essi nacque un’opera d’arte e questa si staccò dalla bolla e si mise a volare danzando da una bolla all’altra, da un universo all’altro, all’infinito”.
IMG_8799Gpp: Pressappoco è quello che ho sentito anche io. Che ogni persona può fare della propria vita un opera d’arte attingendo alla sua materia particolare, le esperienze della sua vita, anche quella puntuta e dolorosa. Ma deve volerlo!
daZeroaInfinito: E chiaro, quello sempre.
Gpp: Forse è per questo che sono capitato dalle tue parti. Per ricordarti di non arrenderti e di fare l’artista invece che la vittima.
daZeroaInfinito: Grazie ma non è sempre facile.
Gpp: E chi ha mai detto che sarebbe stato facile?!? Siamo Arte vivente!
daZeroaInfinito: L’artista eh…sai che anche di questo ho sentito una storia che mi piace sempre a tanto. Te la racconto la prossima volta, aspettami eh!
Gpp: E chi si muove!

3 – Se devo ipotizzarmi … allora scelgo le stelle (Gpp)

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daZeroaInfinito: A qualcuno sei scappato di tasca o ti ha lasciato cadere;
Gpp: Che se devo ipotizzarmi un origine allora scelgo le stelle. L’ho bene a mente eccome!!
daZeroaInfinito: dimmi un pò … un pezzetto per oggi … per ora, cosa c’era nel tuo temp iniziale?
Gpp: Sussurravano luci e polveri vitali che in ogni microparticella c’era la potenza di una esistenza intera..erano tante. C’erano armonie tutte attorno ed io ero sospeso con la gioia dell’universo tutta dentro … e aspettavo. Mi ha concepito un incontro speciale, la fusione tra una “possibilità” e una “paura” sotto un cielo benevolo e stellato.
daZeroaInfinito: e cosa aspettavi?
Gpp: che tutto fosse pronto, un suono come squillo di tromba e la vita a sussurrarmi di essere della partita: “Dammi una mano” mi ha detto.
daZeroaInfinito: Dargli una mano? Ma sai che anch’io ne ho sentito parlare! Un mito moderno. Tutto da raccontare inizia con una favola, e ti prometto che nel prossimo post la racconto.
Gpp: Ok ma non facciamo passare troppo tempo.

There…the sun.

In questi giorni di grande caldo e disagio chissà che non ci sia passato per la mente il pensiero di imprecazione contro di esso…il sole. Saggio il nostro faro presenzia e comprende ci dona energia energia e immagini che ci riappacificano con il cosmo intero con cui siamo organismo insieme. Ciao Sole, a domani 😘….che intanto alle mie spalle la luna è in gran spolvero stasera…vuole anche lei farsi ammirare

.

daZeroaInfinito.com…carpe diem pensiero e foto. Che anche il sole suggerisce la magie del fermarsi un poco…per ascoltare, ammirare, godere, ringraziare e continuare…che la luna bussa.

“Cosmo Art e Società – L’amicizia cosmoartistica nell’era dei Social Network

Nuova riflessione a cura di Claudia Carducci dell’Istituto Solaris sul tema del rapporto tra amicizie sui social network e l’amicizia come relazione. Una riflessione interessante. Buon ascolto a tutti.

Cosmo Art e Counseling -Divenire Artisti della Vita

Trovo molto belli e preziosi questi podcast
realizzati nell’ambito del progetto di comunicazione
che l’istituto solaris sta portando avanti.

Buon Ascolto a tutti e grazie Claudia Carducci che lo ha realizzato

https://www.youtube.com/watch?v=TgfE3uCLinU

Laboratorio Stellare

Ogni parte e parte di un tutto e la paura e la forza sono cosa nostra, cosa insieme.

Teniamoci forte
Teniamoci forte… stazione sogno.

In un gruppo
In un progetto
Siamo piu’ di una somma
Un organismo siamo
Sudore e passione
Paura e coraggio.

Io sono Te
Tu sei me
Rinnovamento di spirito
La mia paura, la nostra
Il mio coraggio, il nostro.

Provare
Affidarsi
Ascoltarsi
Che da soli e dura
Certi progetti sono ardui
Divire artisti
Della vita e dell’universo
Respirare bellezza
Che viva in me
Che mi sopravviva oltre e altrove.

Semino il presente
Punto a capo
Si rinasce
Fusioni amorose
Ostacoli e risorse
Odio e amore
Fresche labbra da baciare
aromi esperenziali
Cornice da riempire.

Il cosmo osserva
Armonioso corollario di stelle
Polveri che anch’io sono
Laboratorio stellare
Forze fuse dentro
Come lassu’ lontano

In un gruppo
Anche ora
Passioni
Superamenti
Reazioni termonucleari
Non mollare.

Che tu sei me ed io sono te
Passi avanti
Paure e passioni profonde
Allacciamo le cinture
Si parte
Teniamoci forte
Teniamoci forte…sogno
E il cosmo intero…a tifare.

daZeroaInfinito.com…si ci posso provare che la paura e’ mia e mi appartiene ma anche la forza, il coraggio ed i superamenti del gruppo. Io sono te, tu sei me e noi siamo laboratorio stellare

Prospettiva (liberamente ispirata al mito della Cosmo Art)

Se vivi è perchè la vita ha voluto che tu vivessi;
Se vivi è perchè tu hai scelto di vivere;
Se la vita vuole che vivi è perchè ha un progetto;
Se hai scelto di vivere è perchè hai un progetto;
Il tuo progetto e quello della vita hanno un obiettivo comune;
Se realizzi i tuoi sogni la vita ti sostiene ad ogni passo;
Se realizzi il tuo progetto tanto più la vita è lieta e ti sorride;

Eppure esistono anche gli ostacoli …e il dolore!
Si, esistono.
Esistono perchè la vita non è perfetta;
Esistono perchè noi non siamo perfetti;
Esistono perchè nemmeno le persone da cui veniamo non erano e non sono perfette
Esistono perchè li abbiamo sperimentati;

Perchè esiste ancora?
Esiste non per morirvi dentro, miseramente;
Esiste per ricordarci, quando ricapita, che ci dobbiamo amare subito per sciogliere la rabbia e l’odio dentro;
Esiste per aiutarci, perchè se vediamo il dolore possiamo liberare il progetto che sotto langue;
Esiste per ricordarci che il ns progetto ha bisogno di noi;
Esiste per ricordarci che siamo polvere di stelle, laboratori viventi di bellezza;
Esiste perchè … :”Ok gli ostacoli e il dolore ma anche capacità di amore e la libertà Noi abbiamo…eccome!”;
Esiste perchè come un pittore con i suoi colori o uno scultore con il suo marmo – anche noi possiamo agire l’arte di fondere le forze opposte, l’odio e l’amore, la libertà ed il rimanere schiavi, il perdono e la vendetta;

Se vivi è perchè hai scelto di esserlo;
Se vivi è perchè hai un progetto che vale;
Se ti poni artista della tua vita davanti a te “ponti d’oro”;
Se la vita ci ha voluto, possiamo affidarci, successo garantito;
Se condividiamo un progetto con gli altri Noi fondiamo una coralità, laboratorio stellare per una vita dalla bellezza e dallo spirito superiore, immortali;

Se il dolore ritorna strizziamogli l’occhio. Ci ricorda ora e di nuovo che abbiamo perso il contatto, trascurato, il progetto per cui siamo nati … Siamo clementi rivolgiamo lo sguardo alle stelle tutte attorno…preghiamo la vita … e perdoniamoci se non siamo stati perfetti di nuovo forse nemmeno oggi …forse nemmemo ora.
La vita ed il ns progetto non se la prendono per le nostre disattenzioni e disavventure, aspettano e ci amano incondizionatamente.

daZeroaInfinito.com …che sia benedetta la sera, il giorno e l’amore che sono garanzia di nuova vita…ad arrivare.

Cosmo art e Counseling_L’amore per sé 

Il centro di ogni cosa buona e giusta…L’amore per sé. Che non vi è tanto da tergiversare, che tutto attorno  è facile cadere preda di seduzioni che possono anche far passare per amore cose che semplicemente…Non lo sono. 

daZeroaInfinito.com…Che sto pensando alle persone che hanno realizzato e realizzano questi utilissimi audio…E mi attorciglio intorno al sentimento della gratitudine. Buon Ascolto. 

Preghiera per nascere (di Antonio Mercurio)

Io che non sono ancora nato
Io che me ne sto ancora dentro l’utero
Incollato ai miei traumi
Tutto intento a crogiolarmi
Dentro il dolore Delle offese ricevute da mia madre
E da coloro che puntualmente
Me le fanno rivivere Io che ho ingigantito queste offese
Con orgoglio e con ira
Io che, con il mio Io fetale,
Impongo al mio Io adulto
Di vivere infelice
Nella rabbia e nell’odio
Con mille miliardi di pretese
Io che mi rinchiudo nella corazza
Del mio narcisismo assoluto
E giudico e condanno tutti
Con disprezzo infinito
Dall’alto della mia perfezione divina
Io che vorrei distruggere il mondo intero
Con diluvi e cataclismi universali
Vorrei che qualcuno mi aiutasse
A deporre questo fardello intollerabile
Di follie fetali
Che nulla hanno a che vedere
Con il mondo delle persone reali
Io vorrei nascere interamente
E vorrei essere libero
Di amarmi e di amare.
Libero di poter vivere nella pace e nella gioia.
Ho interrogato i saggi E ho chiesto: Come si fa a nascere per intero E a non restare mezzo dentro e mezzo fuori dall’utero di mia madre? Nessuno mi ha risposto.
Ho interrogato il mio Se’
E lui tace come non ha mai atto prima …..
Ho deciso di accettare il silenzio
Di accettare l’oscurità
E di non vedere
E di non poter sapere.
Ho deciso di piegare il mio orgoglio
E rinunciare alle mie pretese.
Ho deciso di accettare il mio dolore
E la mia impotenza
E soffrire in silenzio
Senza lamenti
E senza recriminazioni.
Lunga è la strada
Che porta alla vera umiltà
L’umiltà che è la faccia più profonda della verità
Lunga è l’attesa
Di poter un giorno entrare nella mia casa
Non più come mendicante
Ma come un signore.

Più del meno

wpid-wp-1445413218186.jpegTutto ciò che deve crescere ha bisogno di alimento, di cura e di luce. Così le piante, così le persone e così i progetti. Spesso si frappongono ostacoli come la paura ed il dubbio. Ci assalgono il più delle volte all’improvviso terrorizzandoci. Impauriti ci irrigidiamo.  Ma è solo un momento, poi passa e rimane il dato di fatto che noi siamo molto di più delle nostre paure ed i nostri dubbi, c’è stato un tempo certamente che essi si sono annidati nella nostra valigia esistenziale e da allora ci fanno visita. Ok…stiano pure.

Ma c’è tanto altro nella valigia e il dato di fatto è che noi  abbiamo molte più cose buone e capacità che ostacoli. Le di opportunità per crescere sono molte di più delle brutture che abbiamo si mettono di traverso e che anch’esse ci sono…ma sono meno.

daZeroaInfinito…on the road

Libri #5_ Gli Ulissidi di Antonio Mercurio

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Perchè voi passando volutamente o per sbaglio dal mio blog ed imbattendoti in questo articolo dovreste leggere questo libro? La risposta è che non lo so perchè dovreste farlo, io l’ho fatto in passato e lo sto rileggendo in questo periodo traendone piacere ed utilità… lo stesso augurio faccio a voi amici ricercatori.

Antonio Mercurio è un autore prolifico, i suoi libri sono un condensato di conoscenza, forza e saggezza. I suoi libri sono un dono, e la capacità comunicativa dell’autore ti saranno di aiuto nella lettura. Immergendovi nei suoi libri vi potrà capitare di sentirvi presi per mano e condotti in un viaggio che percorre trasversalmente diverse discipline, dalla religione alla filosofia, dalla scienza all’arte, dall’antropologia alla psicologia, dall’uomo al cosmo. Potrebbe anche capirare di pensare di voi: “Cacchio io ho capito!”, potreste provare un sentimento nobile come la gratitudine verso il suo autore e la vita.

Gli Ulissidi è un bel libro che consiglio di leggere senza soffermarsi troppo al concettuale, il suo sviluppo è dialettico e costruttivo. L’autore espone nelle sue pagine i fondamenti di alcuni suoi polastri disciplinari che vanno dalla Sophia Analisi alla Sophia Art e fino alla più recente Cosmo Art.

Lascio a voi, se deciderete di leggere il libro, di penetrare il piano delle definizioni…dedicategli un minimo sindacale di tempo e poi ritornate a farvi prendere per mano dall’autore. Se qualcosa non la capite non vi preoccupate, nel corso della lettura l’autore saprà più volte riconnettervi con lo spirito ed il messaggio della sua opera. Se posso permettermi vi consigli di leggere questo libro con l’anima rivolta verso le stelle. Pensate a voi mentre lo leggete e lasciate che il livello della presenza cognitiva sia limitata alla nencessità di lettura. Fate scendere i concetti ed il racconto nel vostro animo, sentite che sviluppi hanno. Antonio Mercurio propone una visione dell’uomo fondata su una sostanziale interconnsessione tra uomo e vita, tra uomo e cosmo. Parla del nostro potere creativo che sono insieme capacità e competenze spirituali ed artistiche “dell’Uomo – Persona” di fondere gli opposti e di saper fare della propria vita un opera d’arte.

Perchè Ulissidi? L’autore offre in questo testo una sua interpretazione in chiave antropologica cosmoartistica del mito di Ulisse, una visione nuova sia dell’illiade che dell’odissea. Ulisse come artista della vita e della vita dell’universo. Ulissidi sono tutti coloro che nel vivere l’odissea della propria vita si ispirano al mito di ulisse come proposto da Mercurio sia in questa che in altre sue opere.

Vi invito a leggerlo, non ad impararlo. Probabilmente scorrendo le pagine vi potrò capitare di sentire che …tutto sommato …il suo punto di vista e la sua visione cosmologica della vita è sostanzialemente bella e piena di grazia.

Io non aggiungo altro…che io mica sono Antonio Mercurio 🙂 !

Nel video qui sotto potete ascotare direttamente dalla voce dell’autore il suo teorema della cosmo art, proposto nel libro. Buona visione e buona lettura.

L’artista

images(Brano tratto da “Gli Ulissidi” di Antonio Mercurio).
(…) Più’ di ogni altro, l’artista e’ colui che rende possibile l’impossibile.
Egli compie il miracolo di estrarre
l’unita’ dalla frammentarietà’
l’armonia dal caos
la bellezza dal nulla
la gioia dal dolore
la forza dalla debolezza
il positivo dal negativo
il bene dal male
l’amore dall’odio
la vita dalla morte
la poesia e la grazia dalla drammaticità’ del vivere quotidiano.

Egli crea l’unita’ e l’armonia operando la sintesi degli opposti e stabilendo il giusto equilibrio tra le parti (…).

daZeroaInfinito.com … Auguro a tutti un 2015 da artisti della vita.