Il linguaggio delle Sensazioni. Codici d’accesso ad un tesoro fantastico

C’è una grande opportunità nelle nostre sensazioni, prestiamo attenzione ascoltiamoci con amore e fiducia…ci conducono ad un grande tesoro.  

(alla mia maestra Paola Capriani, con infinito amore e gratitudine)

Vi sarà capitato sicuramente di avere delle sensazioni, delle intuizioni e percezioni. A volte sono così lucide e ritmano sull’animo l’invitano ad osare, a provarci. 

Le “sensazioni” sono qualità umane universali. Sono frequenze di comunicazione e di contatto con sogni e visioni, esse ci armonizzano con la magia del progetto grande e meraviglioso della vita e pur non comprendendo bene cosa sia ci fanno percepire che c’è “qualcosa”. La vita ha dato a tutti questa opportunità, in modo molto democratico e in abbondanza affinché impariamo, usandole, a evolvere. Chissà che non sia utile a conoscerla e conoscerci meglio.

Che fare quando arrivano queste “dritte” speciali, fidarsi o no? Sicuramente vi sarà capitato di vivere nella pancia questi dubbi. 

Io non ho una risposta a questo dilemma, sento però che ognuno si pone ( più o meno alla luce del sole) la domanda e vorrebbe tanto trovare la sua buona risposta. Voglio condividere con voi un pensiero, frutto del mio dialogo interiore e che mi ha ispirato. 

Liberamente ispirato alla Cosmo Art del prof Antonio Mercurio, sento di riconoscermi nell’assunto per cui la vita ha donato ciascuno di noi di una propria specifica sensibilità. La vita si evolve ogni giorno e siccome anche noi siamo parte della “vita” ecco che le “sensazioni”, come qualità umane, sono uno dei vari canali di connessione con la nostra saggezza interiore e con la saggezza della vita stessa. Se noi cresciamo e ci evolviamo anche la vita cresce ed evolve.  Imparare a decodificare le nostre sensazioni e tradurle in azioni ci permette di avanzare, uscire dalle fasi di blocco creativo, prendere le decisioni che ci fanno stare bene e superare con slancio gli ostacoli che incontriamo. 

Dobbiamo imparare ad essere saggi, ad usare il tempo e ogni capacità di discernimento. La vita ci ha donato questa qualità, e possiamo usarla e goderne con fiducia. Diamoci tempo per imparare a riconoscerci ed a dare il giusto valore alle sensazioni;  imparare ad ascoltarle a lungo per capire quale connessione c’è tra esse ed il nostro progetto profondo. In questo modo, stiamone certi, non cadremo nelle trappole della nostra avventatezza o nei tranelli dei miraggi frutto di dalla nostra superbia e dalla nostra arroganza.

Se la vita ci ha fatto dono della sensibilità vuol dire che possiamo usarla. Vediamoci come una bella squadra noi e la vita. Lavorando bene, e facendolo anche con l’aiuto di qualcuno, e valorizzando queste qualità rinforzeremo capacità di captare le frequenze chiare e potenti del nostro Sé e fonderle con il nostro potere decisionale. 

C’è una grande opportunità nelle nostre sensazioni, prestiamo attenzione ascoltiamoci con amore e fiducia…ci conducono ad un grande tesoro.  

Cosmo Art. Divenire Artisti, Signori della nostra vita e servitori della vita

Astrofisici ed esperti di tante fantastiche discipline e scienze ci dicono che all’origine dell’universo, il momento iniziale “creativo”, è stato il big bang.

Dal big bang in poi è iniziato il tempo, da allora l’universo, come un organismo, non ha più smesso di crescere ed espandersi. Di tutto ciò che è accaduto dal gran botto in poi si hanno tante teorie e ipotesi valide. Tanti studiosi spremono ancora le meningi e soprattutto la passione per sapere cosa c’era però nel secondo prima del big bang, e nel tempo prima di quel gran botto. Forse c’era una stella che ha finito il suo ciclo di vita con il big bang, appunto. Una esplosione che ha seminate donato allo spazio immenso tutta la materia essenziale per nuova la vita, inclusi noi. Non è sbagliato quindi dire che siamo fatti di polvere di stelle ed aggiungo che possiamo sentire anche dentro tanta gratitudine per questo dono cosmico.

Di universi, ci dicono gli astrofisici, ce ne sono tanti. Dei tanti e della loro origine ho piacere di riportare un immagine liberamente tratta dalle premesse al libro ” Teoremi e Assiomi della Cosmo-Art” di Antonio Mercurio. Buona lettura:

“Dell’origine degli infiniti universi se ne può parlare solo con un’immagine poetica. All’origine delle origini c’era una bambina, la VITA, (…) alla quale piaceva giocare con le bolle di sapone, così come piace sin dai tempi antichi a tutte le bambine. La VITA, soffiava sul cerchio con l’acqua e sapone e vedeva con meraviglia le infinite bolle, che nascevano le une dalle altre in un’unica sequenza o in sequenze successive, sempre danzando nella luce, per il godimento dei suoi occhi e del suo cuore. Ogni bolla era un universo. Ora accadde che la VITA, la quale è potente ma non è onnipotente, che è intelligente ma non è onnisciente, (…) di una cosa si doleva immensamente: sapeva che era eterna ma sapeva pure che non era immortale. Per vivere, doveva sempre incarnarsi in forme diverse e ogni forma nuova poteva apparire solo alla morte della forma precedente. Le sue bolle potevano durare un’eternità ma era un’eternità che si consumava in un istante. Tutte nascevano e morivano. Non ce n’era nessuna che nascesse e non morisse più. Che immenso dolore! Finché un giorno arrivò l’idea vincente. Dentro una speciale bolla di sapone, la VITA mise gli umani, e poi insegnò loro come fondere insieme dolore, saggezza e arte, e da essi nacque un’opera d’arte, un’opera d’arte dotata di vita immortale, che si staccò dalla bolla e si mise a volare danzando da una bolla all’altra, da un universo all’altro, all’infinito. Era come se su ogni bolla potesse posarsi, con la sua Rosa in mano, ormai senza più spine, un “Piccolo Principe”, che ora veniva danzando felice e contento e che non doveva più farsi mordere da un serpente per poter volare da un universo all’altro. Bastava immaginare di volare e subito il volo si realizzava. Immortale il Piccolo Principe, immortale la VITA in lui e con lui e immortale la bolla che gli aveva dato la vita, anche se ormai, come bolla, aveva cessato di esistere. Ora la VITA era contenta e non provava più dolore; ora essa era eterna ed era insieme immortale. Poteva ancora cambiare forma così come cambia forma un’opera d’arte vista da un angolo e vista da un altro; letta da uno e letta da un altro. Ma cambiare forma non significava più morire; significava arricchirsi continuamente di nuova vita e di nuovi significati. Tutto ciò accadde nel passato ma si dispiegò nel futuro che doveva ancora venire. Ciò che appartiene al passato si può raccontare e ciò che appartiene al futuro si può solo sperare.”

E noi?

Anche ciascuno di noi ha avuto il proprio personale big bang al momento del concepimento e da lì è iniziato il nostro tempo e la nostra espansione. In quanto generati dalle stelle abbiamo in noti tutti elementi luminosi delle stelle e come le stelle quando si formano anche ci generano processi creativi e costruttivi.

Così come materia cosmica si condensa intorno ad un nucleo di una nuova stella anche per noi accade che materia umana ed emozionale si condensa quando volontariamente o spinti dalla vita andiamo verso un passaggio di crescita.

Il nostro nucleo ruota come una stella e come una stella si surriscalda prima di decidere che cosa fare. In pratica abbiamo in noi uno speciale laboratorio stellare in chiave umana, una speciale fucina in grado di fondere elementi e trasformare ostacoli più o meno ostici.

A noi la vita ci ha creati “Uomini” e ci ha dato la capacità di saper riconoscere e trasformare il dolore quando si presenta – qualunque esso sia. Ci ha dato anche la saggezza e l’arte e quindi la consapevolezza e l’agire artistico per trovare le soluzioni e le armonizzazioni che ci permettono di cambiare davvero e creare presupposti per soluzioni nuove.  Queste possibilità non sono già pronte all’uso, sono presenti in noi in “potenzialità”, spetta a noi quindi saperle sviluppare e utilizzare per il progetto che vogliamo realizzare e che la vita ci ha affidato.

Come una nuova stella ha un suo nucleo di progetto anche noi ne abbiamo uno storico e che nasce e vive in noi e con noi, anche se ci sembra di vivere una vita in cui siamo portati dalla corrente degli eventi.

Il nostro progetto si alimenta ad Atti di amore, capacità di sognare, speranza e fiducia, decisioni costruttive, decisioni di riparazione, decisioni di perdono, decisioni di ricerca dell’armonia e ferma decisione a trasformare i conflitti, le paure e i vari sentimenti inadeguatezza che premono dentro di noi quando dobbiamo decidere.

Ogni decisione è una possibilità di  “rinascita”, quindi rimaniamo ancorati al nostro progetto e se non ci è chiaro andiamolo a cercare, mettiamoci in ascolto della voce del nostro Sè, facciamoci aiutare insomma facciamo ogni cosa utile e costruttiva per nascere ogni momento nell’amore per noi.

Il big bang del concepimento ha il suo sound ed i suoi tempi sono veloci o meglio frenetici, le fasi della gravidanze fondono nella nostra materia stellare anche tanta materia umana, emozioni di gioia e emozioni di paura in pari misura.

Siamo una complessità bellissima di cosmo e terra. La consapevolezza di noi è un grande valore e il nostro Sè è la stella fissa cui riferirsi in ogni momento in cui abbiamo un passaggio da fare.

Con la consapevolezza di noi e della nostra vita alimenta la saggezza che diviene sempre più una qualità umana forte e da usare per vedere e sentire in modo consapevole ed autentico tutto l’universo della materia emozione in noi e decidere di fare sintesi di tra le tante emozioni tra loro opposte.

Ogni giorno nel nostro laboratorio stellare tanta materia si condensa e noi come gli artisti modelliamo l’esistenza in noi ed intorno a noi armonizzandoci con gli altri e con la vita.

Le nostre creazioni, la bellezza che sapremo creare tutti insieme generano un campo energetico speciale, una proprietà che la vita ha donato alla nostra speciale bolla e che ci permette,  nella favola come nella vita,  di danzare da un universo all’altro all’infinito, da una crescita all’altra all’infinito, da una situazione ad un altra all’infinito ed evolvendoci sempre…

La CosmoArt: Cosa ce ne facciamo del Dolore? Qualche contributo video

Mi avvicino a questo tema con umiltà e nella consapevolezza che è un tema anche complesso.  Da almeno una settimana questo articolo giace nelle mie bozze, oggi credo che è bene che esca alla luce. La pubblicazione trova nel mio ultimo post dal titolo “Io, il cellulare e un pò di storia_6” e dallo scambio e dalla condivisione in corso nei commenti una importante spinta a nascere.  Il tema di fondo è “Cosa ce ne facciamo del dolore?”, e nel video c’è la proposta che viene dalla Cosmo Art.

È una proposta, una metodologia ed una disciplina, di lavoro e di crescita sia personale che corale, devo dire innovativa, impegnativa certamente ma bella ed efficace.
Nasce dalla elaborazione di pensiero e di esperienza del suo creatore Antonio Mercurio.
Come in passato le culture hanno cercato risposte a domande tipo: “Perchè esistiamo, cosa c’è dopo la morte, perchè piove, perchè ho il mal di pancia, cosa genera i fulmini ecc ecc” creando e fondando all’occorrenza i “miti”,  allo stesso modo l’autore per trovare delle risposte a domande di tipo esistenziale ha elaborato una visione, il mito della Cosmo Art. Perchè esiste il dolore? Nel video ci sono alcune valide risposte.

Che cosa possiamo farcene del dolore dato che non possiamo cancellarlo? Se c’è e fa parte – o è entrato a far parte – della ns vita beh…forse possiamo farne qualcosa di buono, e magari vuoi vedere che riesco a fare qualcosa di buono proprio a partire dall’energia in esso contenuto?

Alt subito! Questo Non è, e non vuole essere, un elogio ed un inno al dolore. Qui si parla di questo aspetto solo per utilizazrne l’energia in essa contenuta per fini di crescita quindi No masochismo e “vietato” farsi male.

E’ una proposta, fa parte della mia formazione professionale e ad essa mi ispiro per le tante trasformazioni che la vita richiede.   E’ impegnativa, non lo nego, ma è anche bella. Ad essa attingo quotidianamente a piene mani. Facendo parte della mia storia, sono lieto di ospitare nel mio blog anche la Cosmo Art. Buona visione e se avete curiosità commentate pure…si può dire anche: “Io non ho capito niente”.

daZeroaInfinito.com…che il dolore se non serve per creare e per crescere allora non serve a niente; ma questa è solo una mia frase ed è utile per me. Quando la scrivo non pretendo assolutamente che sia verità assoluta. Il mio blog è ispirato alla libertà…e nella libertà propongo questo tema.