Abbiamo bisogno di poesia, che siano allegre o tristi non fa niente. Abbiamo bisogno delle ali che ci donano i poeti, e che ci sollevano.
Noi tutti siamo poesia e poeti, non lasciamo nel silenzio un bel pensiero, amiamolo e cantiamolo che sia lungo o corto, è indifferente.
La poesia sfiora e fa muovere impercettibilmente le nostre labbra, vibra in noi la vita bella che abbiamo nell’anima, rallegriamoci e siamo grati alla nostra arte.
Abbracciamo un albero e parliamogli, paziente ascolterà e paziente attenderà i nostri tempi, le nostre pause, e sarà sempre disponibile ed amorevole.
Ho sognato di abbracciare un Ulivo, e le labbra hanno iniziato a raccontare; il tempo del lavoro di ripulitura, il tempo della cura, il tempo del troppo caldo, il tempo del troppo poco e del troppo tanto. Sono passato sul sagrato di un albero d’ulivo ed ho ringraziato e sento che ho fatto bene, tante volte insieme e mai distanza neppur siderale potrà farmi allontanare da quel legame storico con la terra della mia famiglia ed il suo odore faticoso e bello.