Il valore dell’umiltà nel messaggio di Antonio Mercurio (su www.solaris.it)

Sono grato all’Istituto Solaris ed ai suoi direttori, con loro e con tante persone straordinarie portiamo avanti il progetto di creare Bellezza e divenire sempre più artisti della nostra vita. Sul magazine on line http://www.solaris.it di questo mese c’è anche un mio contributo che ho piacere di riportare anche qui. Insieme al mio ci sono tanti altri articoli che approfondiscono temi di utilità per la nostra vita. Grazie Solaris

Cosmo-Art e il senso della Vita

Antonio_MercurioIl pensiero del prof Antonio Mercurio è una meraviglia di proposte ed intuizioni illuminanti. Il valore dell’umiltà è ben descritto in diverse pubblicazioni. Con l’umiltà si può contrastare l’azione distruttiva, nelle nostre vite, dei veleni emozionali quali la superbia, la rabbia, il senso di impotenza.

Una virtù è definita come la “Disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene“. Nel messaggio del prof Antonio Mercurio il valore dell’umiltà ha una funzione costruttiva e salvifica nelle nostre vite.

Nel suo libro “Ipotesi su Ulisse“, attraverso una rilettura simbolica dell’Odissea di Omero, ci propone il valore dell’umiltà come una competenza per quanti desiderano divenire artisti e signori della propria vita. Come  capita a tanti di incontrare ostacoli nel cammino della vita, e di essere catturati e imprigionati in reazioni rabbiose. L’opera di Antonio Mercuri e la sua prospettiva Cosmoartistica ci rendono possibile porci rispetto all’ odissea del vivere quotidiano in modo nuovo, con forza e fiducia. Accrescere la consapevolezza di noi e l’alleanza con il nostro Sè Personale ci permette di superare gli ostacoli e liberare in nostro potere creativo e trasformativo.

Il valore dell’umiltà è antidoto contro i veleni emozionali: il senso di l’impotenza

Sin dal momento del nostro concepimento, e poi durante la gravidanza, possiamo aver sperimentato il senso di impotenza. Nella prima relazione con la , biologica ed emozionale, l’embrione prima ed il feto poi vive le emozioni che gli arrivano. Emozioni legate alla , le gioie e le paure, i cambiamenti di stati d’animo. Insieme alle emozioni belle arrivano anche quelle legate ai momenti di stress e di tensione, rispetto ad esse è possibile immaginare come ci si possa essere sentiti nell’impotenza. Mandando avanti la macchina del tempo possiamo ritrovare lo stesso sentimento, con il suo seguito di disperazione e rabbia, anche nella quotidianità. Accade quando ci sentiamo sovrastati da un potere esterno, ovvero quando viviamo delle conflittualità ad elevato tasso di emotività. Accade a scuola verso i professori ed i compagni, può accadere a lavoro, può accadere nel rapporto di coppia e nel rapporto tra genitori e figli.

In questi frangenti sono tante le emozioni che si affollano in noi, forte spinge la voglia di riscatto per riprenderci il potere sulla nostra vita, e sentiamo forte il bisogno superare questo disagio.

Il valore dell’umiltà è la via per la libertà

In Ipotesi su Ulisse, Antonio Mercurio accende un faro sul valore dell’umiltà, ne mette evidenza proprio la qualità liberatoria e la forza trasformativa. Ulisse nel suo viaggio di ritorno a Itaca si ritrova più volte in questa condizione di impotenza. La vive dentro la grotta di Polifemo dove, impotente, assiste al divoramento di sei suoi compagni, accade anche con i  e con Calipso, solo per citarne alcuni.

E nelle nostre vite? Pensiamo solo a questo momento storico di pandemia, alle limitazione che abbiamo dovuto accettare. Nel nostro mondo interiore si alternano emozioni di paura, rabbia, e il desiderio di rivalsa verso la vita per riprenderci il potere e tornare ad essere liberi di poter fare tutto.

Di questi sentimenti, comprensibili e umani, dobbiamo averne consapevolezza e imparare a governarli con saggezza e fermezza, cosi potremo impedire che inquinino il nostro animo. Nel racconto di  vediamo ben descritte le conseguenze dell’ira e della superbia di Ulisse allorché, finalmente fuori dalla grotta di Polifemo, sceglie di risolvere il senso di impotenza con l’illusione del recupero rabbioso della sua potenza. Ulisse cede alla sua superbia ed infierisce sul ciclope, ormai accecato, rivelando e affermando con superbia la propria identità di Re e di distruttore di Troia. Contro di lui si scatenerà poi la vendetta di Poseidone e sarà proprio questo l’inizio della sua Odissea.

Con umiltà impariamo a governare la nostra vita

La rabbia, il senso di rivalsa e la superbia non possono – e non devono – guidare la nostra vita. Con la conoscenza, ed il coraggio, possiamo accettare nostri dolori, e togliere linfa ai nostri veleni emozionali. Centrati in modo saggio sull’umiltà, non per paura, ma per  possiamo recuperare e trasformare le energie rabbiose in forza creativa per il nostro benessere. Come Ulisse in dialogo con Atena, anche noi possiamo rinsaldare ogni giorno il patto per la  con il nostro Sè Personale.

Può essere d’aiuto anche iniziare un percorso di crescita individuale e di gruppo, un modo concreto per rinforzare e sostenere la decisione realizzarci.

Il valore dell’umiltà: Dall’impotenza alla potenza.

Forti delle decisioni di crescita, in dialogo con il nostro Sè Personale, finalmente liberi possiamo sentire il nostro potere reale.

Dopo tanti patimenti Ulisse si assume la responsabilità dei propri veleni e, finalmente ad Itaca, umile e mendicante, può entrare nella sua reggia e dare la morti ai Proci, i rappresentanti simbolici delle sue pretese, che divoravano la propria ricchezza e del suo . Forti dell’alleanza per la crescita ed in dialogo con il nostro Sè Personale anche noi possiamo liberare la nostra vita da questi ospiti indesiderati.

Dall’impotenza alla potenza, quindi,  il passaggio è possibile. Così possiamo finalmente creare la vita che desideriamo. Possiamo scegliere in armonia con la nostra vera identità di coltivare e far crescere i nostri talenti, valorizzare le nostre sensibilità. Come Ulisse così ognuno di noi può darsi un animo che sa accettare con coraggio i propri veleni per liberarsene e far emergere le belle persone che siamo. Così sapremo ogni giorno trasformare gli ostacoli, e divenire pienamente artisti e sovrani della nostra vita.

Per settembre scelgo l’amore per ricominciare al meglio.

Ogni inizio richiede una grande quantità di energie e tutti noi ora siamo davanti ad un nuovo inizio. In questo periodo dell’anno io sento sempre – e dico sempre – che è questo per me il vero inizio dell’anno e non il 1° gennaio. Ogni anno in questo momento mi ritornano parole tipo ” rimettiamo in moto la locomotrice!!” oppure ” rimettiamoci in marcia” e anche ” 1, 2, 3 pronti partenza via!!.

In questa fase convivono in noi la forza e la pigrizia, la voglia di fare tanto e una stanchezza che ci prende corpo, mente e animo. Siamo morbidi ok? Non forziamo troppo la mano. Ascoltiamo i nostri ritmo e ascoltiamo le tante voci e emozioni in noi. Pensavamo che l’estate sarebbe durata per sempre ed ecco che settembre ha già allungato la mano per suonare alla porta. Ora è il futuro delle cose che abbiamo messo in pausa e delle cose che abbiamo detto “lo faccio a settembre”. Tra le tante cose da fare scegliamo quelle che amiamo e che pensando al futuro ed a noi ci rimanda immagini di successo e che ci fanno sorridere. Questo sono certo ci renderà più facile la scelta e ridurrà di molto il rischio di errori.

Crescita personale: Alimentiamoci con atti d’amore

h 08:04- Lo scatto di oggi è un atto rivoluzionario. Ora mi fermo per la colazione e poi verso le 10 vi dico di più. Intanto buona giornata a tutti

h 10:20 ( scusate il ritardo 😊). Vi capita a volte di percepire il giudice interiore che dice: “No, non lo puoi fare!…Non sei all’altezza!…Non va bene!…Non è come gli altri!…e bla bla bla?

Se vi capita allora immaginate la scena prima della foto. A me diceva pressappoco: ” E basta con le foto dei fiori!!! Hai già fatto quella usate per l’articolo dal titolo “Rinascita“!!! Tutti mettono foto di fiori!!! Devi essere più originale!!! Se non fai foto da premio Pulizar meglio non farle!!!

Ho ascoltato tutto in silenzio e guardavo il fiore. La mia saggezza mi ha sussurrato la parola “Amore” e così ho preso il mio telefono ed ho fatto la foto che a quel punto era già molto più della sua bellezza naturale, era divenuta in me un progetto comunicativo e aveva attivato un travaglio ed una contrapposizione tra forze di amore e libertà da una parte e di odio e giudizio negativo dall’altra.

Ho trovato nel mi progetto attraverso il blog il giusto aggancio per rinnovare la forza spirituale che ci vuole ogni giorno e più volte al giorno per sceglierci e rinnovarci l’amore e la libertà di essere le persone speciali e creative che siamo. Dobbiamo lottare con il giudice interiore e con i sensi di colpa, dobbiamo farlo tutti. Io oggi ho fatto la mia capriola interiore per passare dal “non posso” al “scelgo di amarmi! Non ho la pretesa di aver eliminato per sempre questo aspetto della esistenza umana dalla mia vita, ma  riconosco come dice l’antropologia cosmoartistica che con l’arte ( fare sintesi tra opposti come amore e odio),  un progetto ( il desiderio di comunicativo),  la saggezza ( ascolto profondo ) e la decisione di trasformare il dolore ( perché ogni giudice interiore esprime un dolore sotto sotto) …. si può creare bellezza nella ns vita. Oggi è capitato con questo bellissimo e freschissimo fiore degno e di essere fotografato da ogni passante e pubblicato e condiviso.

Ciao a tutti e grazie.

 

 

In fede

Un progetto, un fiore un giorno, gemito e armamento. Fede, come amore e fiducia. Segno, solco d’impegno e tempo a fendere paure. Ogni giorno potenzialità di scelta d’amore, ogni secondo potenzialità di salvezza. Costante di ogni tempo la libertà…e la sua ebbrezza.

Cambiare in modo adulto, a ciascuno il suo.

🤓Tema: I cambiamenti e le separazioni ( ad es: le abitudini obsolete e che non ci fanno essere felici)

😎Svolgimento:Io sono un romantico e mi distacco con difficoltà, lo ammetto, anche dalle cose che non mi piacciono. Forse non lo faccio per non vivermi il dolore, appunto, del distacco.
Però è vero che la separazione ci deve essere altrimenti non vi sarebbe crescita e non ci sarebbe avanzamento e evoluzione, lo narra la vita intorno a noi fatta di “mira miliardi” ( termine inventato ora 😂 ) di persone e di cose che ogni secondo cambiano che lo vogliono o no. Ieri mattina ho ascoltato una riflessione che mi è piaciuta tanto e parlava delle cose che vanno fatte in modo “adulto”. Cambiare e separarsi, trasforamrsi e ri crearsi sono passaggi che in parte nella vita accadono meccanicamente e sono il risultato di evoluzione insito nel patrimonio di vita biologica ed adattiva che è in noi, in parte però sono il risultato di un atto volitivo e hanno bisogno per essere dei “cambiamenti buoni” una modalità adulta nell’essere approcciati e portati avanti. In noi vive anche il piccoletto/la piccoletta che siamo stati e loro si sa che vogliono fare come dicono loro, sono testardi e orgogliosi. Ma se penso alla parola “adulto” allora mi sento – essendo io un adulto anagraficamente ed esperenzialmente parlando – che posso farcela, penso ed ho consapevolezza che non sarà facile e sento una specie di responsabilità positiva. Potere agli adulti/alle adulte, quindi, che siamo.…che poi i giovani giovani non pensino di essere immuni in quanto “non adulti”, perchè ognuno ha una un attitudine all’essere “adulto” nel proprio giusto spazio tempo e la vita chiede cambiamenti adeguati. Buona attitudine a fare cose da “adulti” a tutti, di ogni età.

(Il testo di sopra é un contributo ad un bell’articolo pubblicato dalla Counselor Key Fenn e pubblicato sul numero di dicembre della rivista on line Solaris.it. lo trovate qui https://www.solaris.it/index.php/distacco-sapersi-distaccare-unarte/

…a ben sperare.

Corpo sano e Mente sana.
Che ci sono alimenti che ci gonfiano,
…come palloni fino a scoppiare
…ci fanno stare male e si ripropongono in strane ore
…ci sono alimenti che ognuno conosce bene
…che un tempo ancora ancora ci potevano anche stare
…ma che ora sono STOP, prendere o lasciare
…star bene o stare male.
Che ci sono alimenti per la nostra mente
…che roteano e crescono come valanghe
…sono pensieri e connessioni
…ci sono pensieri che conosciamo bene
…sappiamo che non sono reali
…che un tempo ci hanno fatto compagnia
…che che ora sono STOP, prendere o lasciare
…stare bene o stare male.
Che ogni decisione porta con se un dolore
…che con uno si nasce
…che con uno si muore
Che ci sono appetiti mentali e di pancia
…che conosciamo sia nel bene che nel male
Stare fermi,
pensare e osservare
e pregare
per trovare la forza
di non aprire bocca,
di non dire e di non fare
che tutto a volte è una mera riproduzione
di cose non vere e reali
se si esclude la follia
di profonde e passionali
momenti di big bang iniziali
che avevano in se tutto
tutto il bene e tutto il male
tutta la gioia ed io dolore
come ora come oggi
ne più ne meno
…scegliere ancora
…con un mal di pancia nuovo
…a ben sperare