Crescita personale. “Riconoscere il narratore di storie tristi in noi. Ringraziarlo e salutarlo. Andiamo con fiducia nel cambiamento che la nostra vita vi chiede. ❤

Cambiare – a volte – fa male ed é doloroso, e su questo in molti siamo consapevoli. Frequentemente il non avere consapevolezza del dolore che comporta cambiare è di per se un ostacola la crescita. Quando parlo di dolore intendo un dolore sano, quello umano e necessarrio nei momenti di passaggio. Siamo umani, proviamo questo sentimento perché non abbiamo la palla di vetro che ci permette di tranquillizzati conoscendo cosa succede o cosa troviamo oltre. Eppure pero noi tutti già tante volte abbiamo preso il cuore e lo abbiamo legato passionalmente all’amore ed all’alleanza con la nostra spiritualità profonda e con la vita. Quando siamo nati ad esempio e prima ancora durante tutta la nostra gestazione e sviluppo intrauterino quanti cambiamenti e quante rivoluzioni abbiamo fatto? Eravamo uno sperma ed un ovulo e poi un gran bel sound et voilà eccovi qui😀. Tantissimi cambiamenti quindi e tantissime ne abbiamo fatte dopo e fino a questo momento in cui state leggendo ( e io mentre sto scrivendo) e tante ne faremo anche dopo aver chiuso la pagina e domani e in tutti i giorni per i quali ci sostiene la vita ed il suo e nostro progetto. Il dolore accettiamolo ma lo dico a voi e a me “accendiamo il faro sui tantissimi cambiamenti che abbiamo già fatto e che costantemente facciamo e nutriamoci di fiducia che è bene”.

A chi aggrapparci? All’amore per noi certamente e poi uniamo questo amore al nostro progetto esistenziale, quello che abbiamo scelto quando abbiamo deciso di venire al mondo, saldiamoci con forza al nostro Sé che e mettiamoci in ascolto. Impariamo a conoscere il suo modo di comunicare , spesso attraverso segni, sogni il nostro corpo e a volte messaggi all’apparenza senza senso; non attendiamoci raccomandare con ricevute di ritorno o PEC. Il nostro Sé comunica attraverso il nostro corpo e le emozioni; lo sentiamo bene quando ci sentiamo in una speciale Armonia di cuore mente e spirito. Affidiamoci al nostro Se, la nostra saggezza interiore e siamo pur certi che ci condurrà lungo i sentieri della crescita senza alcun pericolo. Siamo pur sereni che se a guidarci è l’amore allora la forza di decidere è nelle nostre mani e nelle nostre azioni e parole.

Mettiamo a tacere il narratore di storie tristi che è in noi (se C’è) e andiamo avanti … che il dolore quando lo sentiamo ecco che ci è utile e ci suona come una campana per farci risvegliare e scegliere di nuovo con chi volerci alleare. Il dolore è necessario ( non vuol dire però che ce lo dobbiamo andare a cercare ed alimentare sia ben chiaro!) e a ciascuno indica il cambiamento necessario da fare per essere in armonia e sempre più padroni e signori della nostra vita e servitori della vita che ci ha generati e del suo immenso progetto.

“È sempre triste guardare con occhi nuovi cose nelle quali si sono investite tante forze per adattarcisi” ci dice F. S. Fitzgerard in un passaggio de Il Grande Gatsby; ecco si sentiamo la tristezza se vogliamo ma per 5 minuti e non oltre e poi andiamo avanti che nessuno di noi ha la palla magica ed è umano sbagliare ed essere spaventati ma riconosiamo anche che tutti abbiamo dentro una fonte speciale di amore nelle cui braccia possiamo serenamente affidarci ed ogni errore è solo una pietra miliare lungo il sentiero del cammino che ogni istante facciamo

Io in ricarica solare ed in ottima compagnia

Buona Giornata cari

Crescita personale. “Riconosciamo il narratore di storie tristi in noi, ringraziamolo e salutiamolo. Andiamo con fiducia verso il cambiamento che la nostra vita vi chiede. ❤”

Cambiare – a volte – fa male ed é doloroso, e su questo in molti siamo consapevoli. Frequentemente il non avere consapevolezza del dolore che comporta cambiare è di per se un ostacolo alla crescita. Quando parlo di dolore intendo un dolore sano, quello umano e necessario nei momenti di passaggio. Siamo umani, proviamo questo sentimento perché non abbiamo la palla di vetro che ci permette di tranquillizzarci conoscendo cosa succede dopo, o cosa troviamo oltre. Eppure pero noi tutti già tante volte abbiamo preso il cuore e lo abbiamo legato passionalmente all’amore ed all’alleanza con la nostra spiritualità profonda e con la vita. Quando siamo nati ad esempio e prima ancora durante tutta la nostra gestazione e sviluppo intrauterino quanti cambiamenti e quante rivoluzioni abbiamo fatto? Eravamo uno sperma ed un ovulo e poi un gran bel sound …et voilà ..eccoci qui😀. Tantissimi cambiamenti quindi e tantissimi ne abbiamo fatti dopo e fino a questo momento in cui state leggendo ( e io mentre sto scrivendo) e tante ne faremo anche dopo aver chiuso la pagina e domani e in tutti i giorni per i quali ci sostiene la vita ed il suo e nostro progetto. Il dolore accettiamolo “ci sta” – lo dico e lo ricordo  a voi e a me-  ed usiamolo come sentinella,  “accendiamo il faro sui tantissimi cambiamenti che abbiamo già fatto e che costantemente facciamo e nutriamoci di fiducia che è bene”.

A chi aggrapparci? All’amore per noi certamente e poi uniamo questo amore al nostro progetto esistenziale, quello che abbiamo scelto quando abbiamo deciso di venire al mondo, saldiamoci con forza al nostro Sé che e mettiamoci in ascolto. Impariamo a conoscere il suo modo di comunicare , spesso attraverso segni, sogni il nostro corpo e a volte messaggi all’apparenza senza senso; non attendiamoci raccomandare con ricevute di ritorno o PEC. Il nostro Sé comunica attraverso il nostro corpo e le emozioni; lo sentiamo bene quando ci sentiamo in una speciale Armonia di cuore mente e spirito. Affidiamoci al nostro Se, la nostra saggezza interiore e siamo pur certi che ci condurrà lungo i sentieri della crescita senza alcun pericolo. Siamo pur sereni che se a guidarci è l’amore allora la forza di decidere è nelle nostre mani e nelle nostre azioni e parole.

Mettiamo a tacere il narratore di storie tristi che è in noi (se C’è) e andiamo avanti … che il dolore quando lo sentiamo ecco che ci è utile e ci suona come una campana per farci risvegliare e scegliere di nuovo con chi volerci alleare. Il dolore è necessario ( non vuol dire però che ce lo dobbiamo andare a cercare ed alimentare sia ben chiaro!) e a ciascuno indica il cambiamento necessario da fare per essere in armonia e sempre più padroni e signori della nostra vita e servitori della vita che ci ha generati e del suo immenso progetto.

“È sempre triste guardare con occhi nuovi cose nelle quali si sono investite tante forze per adattarcisi” ci dice F. S. Fitzgerard in un passaggio de Il Grande Gatsby; ecco si sentiamo la tristezza se vogliamo ma per 5 minuti e non oltre e poi andiamo avanti che nessuno di noi ha la palla magica ed è umano sbagliare ed essere spaventati ma riconosiamo anche che tutti abbiamo dentro una fonte speciale di amore nelle cui braccia possiamo serenamente affidarci ed ogni errore è solo una pietra miliare lungo il sentiero del cammino che ogni istante facciamo

Io in ricarica solare ed in ottima compagnia

Buona Giornata cari

Nessuna colpa, sono cose della vita.

Quando accade qualcosa di brutto e ci assale l’angoscia e l’impotenza ci parte la ricerca del colpevole “fuori”. Perché una persona muore all’improvviso? Perché il tuo amico a 4 zampe rischia di morire? Di chi è la colpa. Tendiamo a cercare una soluzione ed una giustificazione “comunque” per non contattare il dolore freddo dell’impotenza. E se un colpevole fuori non lo troviamo allora forse i colpevoli siamo noi, perche non siamo stati attenti ecc! Lo pensano i bambini, lo abbiamo pensato noi da bambini, lo penseranno i bambini che verranno. Che fare allora? Dobbiamo imparare a “starci” ed a accettare che certe cose succedono e fanno male come se ci schiacciamo le dita ad una porta…fa un dolore bestiale. Accettiamo che non siamo perfetti ed onnipotenti e se vi accettiamo a fondo seminiamo terreno fertile per il perdono e ulteriore amore da far crescere in noi, da usare e da mostrare per insegnare ad altri ed ai bambini che accadono incidenti nella vita e che si chiamano incidenti proprio perche non è colpa di nessuno…ma non per questo quando accade fa meno male.

Strumenti di Crescita personale: Liberarsi del rancore e mettere a tacere l’Io Fetale.

20180209_152800831588617.jpg

Metti Elliot ad esempio, e metti uno come me che è giusto un “pochino” rancoroso. Metti che lui ad esempio dopo giorni di “successo” un bel giorno ti fa i bisogni in casa, Metti che mi sono incavolato 😤😤😠😠: “Tu questo e tu quello … io così e io colà ecc ecc”. Ma lui è un cucciolo di cane, titolare di tanto pelo ed istinto con cui c’è poco da parlare. Quindi mi sono piegato e ho pulito … poi ho pensato e riflettuto🤔.

Lui, Elliot, esprime ancora tanto istinto e reattivita (confido nell’addestramento😅); queste caratteristiche però sono anche mie (e vostre?) di quando qualcosa non mi va bene o mi addolora e me la prendo tanto, troppo.

Quando la mia rabbia va fuori dal recinto dell’evento contingente a me si accende ogni volta un ALLERT☠💣 e senza voler giustificare il malcapitato di turno quando la rabbia va oltre mi aiuta la consapevolezza che il mio Io Fetale é sempre pronto a battagliare.

Cos’è Io Fetale? (Il termine non é mio ma preso a prestito dall’Antropologia Personalistica Esistenziale – in sigla APE).

Parte teorica breve breve, lo giuro🤓: L’ Io fetale è quella parte della ns “personalità” che si struttura sin dalla vita intrauterina ed in risposta agli stimoli che riceviamo. L’Io fetale vive male le frustrazioni, le paura, è la ns dimensione incazzosa 😡; quando pure sembra che “lascia correre😇” poi tende a conserva dentro l’intendimento di rivalsa😏. In “utero” il ns rabbioso ragazzotto “io fetale” vive una realtà complessa ed ambivalente, da un lato vive un senso di grandezza perchè come embrione prima e feto poi lui/io/noi ci percepiamo come “il tutto” (AMORE, Assoluto e Onnipotenza), dall’altro vive un senso di grande debolezza perchè nei fatti “l’utero ed il mondo fuori” sono più forti di lui/io/noi al punto che se vogliono possono anche finire la partita e GAME OVER 😨😨(ODIO, Dolore, Impotenza). Questa ns dimensione ” Fetale” non si dissolve e non scompare con il parto ma permane come uno dei tanti elementi della ns complessa e ricca personalità.

Se dal concepimento alla nascita abbiamo avuto esperienze difficili e dolorose, vedi ad esempio 1. una fase di stress della mamma 2. una mamma spaventata 3. una mamma addolorata e che magari pensa di interrompere la gravidanza perché non desiderata ecc, allora ci può stare che a tale dolore, frustrazione o senso di minaccia si possa essere sviluppata una qualità emozionale e decisionale di tipo reattiva e rabbiosa.

Tali tipologie di risposte fetali possono permanere e caratterizzare la qualità delle risposte che diamo e delle decisioni che prendiamo nella vita da grandi e ce ne accorgiamo quando ad esempio 1. perdiamo il lavoro 2. la ragazza/o dei ns sogni non ci si fila 3. non ci sentiamo valorizzati ecc ecc. Può accadere e spesso accade che le ns risposte vanno ben oltre il problema contingente e assumono connotazioni epiche. L’io fetale é scemo!

Dunque che fare? Io consiglio di accrescere la consapevolezza e la conoscenza di se per non subire e inseguire ad libitum intendimenti “fetali” (la famosa rivalsa) che in tanti casi si presentano anche sotto vesti seducenti come “senso di ingiustizia, spirito del guerriero, intendimento di rivalsa e di vendetta (stile Edmond Dantes il “Conte di Montecristo”).

Come fare? Lavorarci sopra perchè queste vesti seducenti sono veleni per la nostra vita e in realtà ci tengono fermi al palo o peggio ci fanno naufragare sugli scogli come le sirene di Ulisse.

Perchè farlo? Noi meritiamo di “godere della felicità” e di realizzarci invece che rimanere ancorati a antichi traumi ed alla fissazione rabbiosa di una ns parte scema.

Dobbiamo farlo per forza? No, Scegliete voi. Io consiglio di farlo, io ci lavoro e non vi nego che sono tante le volte che il mio Io Fetale si mette in cattedra e vuole comandare lui. Ma Lui Non Deve Comandare👨‍✈️👨‍✈️!!!! E noi dobbiamo essere bravi a stanarlo.

Torniamo a Elliot e a me dunque dopo il pistolotto teorico, sorry mi é scappato 🤗. Con Elliot la partita è persa… ed il mio rancore va a farsi benedire (alleluia).

Con lui, come con il mio Io Fetale ho ben poco da dover ragionare. Elliot mi piego e pulisco e l’Io Fetale pure lo DEVO piegare.

Fanno errori gli altri e ne faccio anche io ( e voi?) e quando accade come con Elliot Bye Bye rancore e lavorare, riparare e ricostruire … che la nostra vita la deve condurre il ns Io Adulto per nascere per intero…costi quel che costi!

Ciao A tutti e se siete arrivare a leggere fin qua sotto vi dico che mi sento onorato e grato…miei eroi 😘😘. E sono grato a tutti gli uteri del mondo che donano seppur in modo imperfetto e con corredo di dolore ” l’opportunità”…prendere o lasciare, io scelgo di prendere😁😁… e voi vi opportunitate?

#NarraAscoltaStorie_2. Scissioni Glaciali

wpid-wp-1423057626228.jpegDialogo lineare

Lorenzo – ” Ma poverino avete letto di quello che è stato arso vivo dall’Isis?”
Uditori – “Certo deve essere terribile!”
Lorenzo – “Si deve essere brutto morire così, peggio che morire sgozzato!”
Uditori – “Chissà quale delle due è più brutta”

Accade frequentemente nel nostro ovattato, ricco e spaventato occidente di porsi con glaciale scostanza verso fatti dall’impatto altrimenti deflagrante.
Stiamo ibernando la paura, congeliamo l’umano che trema di fronte al terrore ( di ogni astrazione) e releghiamo a briciole di parole la difficoltà di assumere consapevolezza del dramma strisciante in molte aree del pianeta intero.
Vorremmo non ci fosse il male ed il dolore, ma c’è …e non sappiamo che fare.

daZeroaInfinito.com …accade.

…E buonanotte al cuore.

Mal di pancia…denti… testa

non posso …devo andare…lo farei ma non voglio…ed a ragione

Crisi e difficoltà, rabbia e  ingiustizia,

soffriamo per colpa loro…ed abbiamo ragione.

Io ho ragione…e pure tu.

Ho ragione…wau, che figata.

La ragione, nelle piazze per le strade.

Urlata … sbandierata… nascosta …segretata.

normata…proceduralizzata…votata…inappellabile…

solenne e sacra.

Impostore, dubbioso, cambiamento, la prova.

E pensieri da guerriglia, partigiani.

Frana la terra, si sposta il sole…

Niente da fare.

Tempo,..impegni…responsabilità

…cose serie…stop cazzate…difficoltà

soldi…il lavoro

la prigione, sognata…a ragione

Tutto è uguale…hai ragione…

rendimi il favore che mi devi..ho ragione

dammi una una mano…a non vedere le mie paure.

Ti sono debitore … grazie di cuore

tu hai ragione …è meglio se vado a dormire…

Che la colpa è loro…ho ragione?

Si…è loro…tu hai ragione…

e buonanotte cuore.