Nessuna colpa, sono cose della vita.

Quando accade qualcosa di brutto e ci assale l’angoscia e l’impotenza ci parte la ricerca del colpevole “fuori”. Perché una persona muore all’improvviso? Perché il tuo amico a 4 zampe rischia di morire? Di chi è la colpa. Tendiamo a cercare una soluzione ed una giustificazione “comunque” per non contattare il dolore freddo dell’impotenza. E se un colpevole fuori non lo troviamo allora forse i colpevoli siamo noi, perche non siamo stati attenti ecc! Lo pensano i bambini, lo abbiamo pensato noi da bambini, lo penseranno i bambini che verranno. Che fare allora? Dobbiamo imparare a “starci” ed a accettare che certe cose succedono e fanno male come se ci schiacciamo le dita ad una porta…fa un dolore bestiale. Accettiamo che non siamo perfetti ed onnipotenti e se vi accettiamo a fondo seminiamo terreno fertile per il perdono e ulteriore amore da far crescere in noi, da usare e da mostrare per insegnare ad altri ed ai bambini che accadono incidenti nella vita e che si chiamano incidenti proprio perche non è colpa di nessuno…ma non per questo quando accade fa meno male.

Determinati e liberi al tempo stesso

Momento psicologia e spiritualità formato tascabile: Riflettevo sulle esperienze e su come esse a volte ci condizionano, nel bene e nel male. In risposta a delle “necessità” mettiamo in campo a volte soluzioni reattive …e a volte può capitare che finito lo stato di necessità la risposta reattiva rimane e diventa “abitudine” . Ecco a voi alcuni esempi personali:

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Exemple number one: Anni fa avevo una Renault 5 Gtl. Tra i tanti difetti aveva anche la scatola dello sterzo difettosa e non teneva bene la traiettoria. Così io correggevo con piccoli movimenti del volante, correggi oggi correggi domani ecco che ancora oggi inconscimente mi ritrovo che spesso applico piccoli correttivi di traiettora ora verso dx e ora verso sx anche se non serve perché la mia macchina di oggi non ha quel problema.

Exemple number two: La porta del bagno di casa. Da diversi mesi ha preso a strisciare sul pavimento, e andata un pò fuori squadra e si chiudeva a fatica. Così reattivamente ho ovviato al disagio sollevandola mentre tiravo e poi quando andavo a chiudere. Da un pò l’ho aggiustata ed indovinate un po? Spesso quando sono sovrappensiero e vado in bagno tend a sollevarla… che palle!!!

In entrambi i casi mi dico: “Oggi non serve più” e ogni volta rifletto a come le cose (i dolori ad esempio ma anche le cose belle ) si depositano sotto il piano della nostra coscienza, diventano abitudini e comportamenti a cui spesso non prestiamo attenzione e ci determinano nel bene e nel male.

Chiaramente sono esempi semplici del quotidiano e chissà in quanti ne abbiamo da raccontare. Essi sono utili per ognuno di noi, dobbiamo vederli con chiarezza e non trascurarli. Io dico che sono delle indicazioni per cose più grosse. Affermo che sono liberi nella misura in cui accresco la conoscenza di me stesso e mantengo acceso l’interesse e la cura per quanto mi accade, per ciò che penso e per ciò che provo.

Noi siamo un diamante grezzo ricco ricco di potenzialità tutte da far brillare.

Buona luminosità a me ed a tutti e mi raccomando occhio anche voi alle cose abitudini o pseudo tali, che non ci servono più, e quando accade suggerisco una carezza sull’anima ed un pensiero di amore, che magari sono cose di poco conto e magari ancor più sotto ci sono cose più importanti e cose grosse che possono condizionare la qualità della ns vita. Dunque amiamoci in abbondanza e cantiamo all you need is love … che ciò che era utile un tempo forse oggi non serve più e magari oggi è anche un ostacolo…quindi diamoci fiducia e liberiamoci.