Real time_ 37° Seminario di Cinematerapia_con il Film “Joy” sul tema “La costruzione di un’Artista della Vita”

Joy-Movie-Poster

Ci siamo, tutto è pronto per il 37° Seminario di Cinematerapia dell’Istituto Solaris. Si tiene a Roma il 28 e 29 Aprile un evento potente e prezioso per la crescita, una proposta bella oltremodo perchè muove a partire dalla visione del film e si apre fresca e bella lungo il sentiero disciplinare dell’Antropologia CosmoArtistica tradotta con la metodologia ed il linguaggio della Cinematerapia.

“Joy” è la storia di una rinascita, del cammino doloroso e esaltante che porta la protagonista a riscoprire se stessa, la sua vera identità e il suo progetto autentico che era rimasto sepolto per 17 anni. E’ la storia di un’artista della Vita (cit da : Chiave di lettura del seminario).

Io mi sento pronto per questo nuovo viaggio con l’animo disponibile a prendere ogni cosa buona ed a donare la mia energia per fonderla con gli altri a creare nuova bellezza. A seguire vi passerò spunti da questo weer and.

28/04_ h 17. Ho visto più volte il film eppure riconosco che la visione in questo contesto ha una forza evocativa maggiore. Lavoriamo dopo la visione del film ai contenuti in termini emozioni che ha suscitato. Dal film il primo messaggio che arriva é come dobbiamo essere presenti alle ns scelte ed ai nostri progetti. Pare scontato e facile ma non lo è, troppo spesso i sensi di colpa e le complicità ( nelle deleghe agli altri ad esempio) sono ostacoli alla ns realizzazione.

H17:30 – il film come i sogni evoca emozioni.

H 19 – Il piano simbolico é uno strumento utile. Ad esempio noi assumiamo che tutti i personaggi del film rappresentano parti della protagonista, di Joy. I lavori proseguono e dopo una condivisione i partecipanti si suddividono in 5 gruppi, ognuno sceglie il tema di interesse che ha piacere di esplorare, approfondire guidati dai counselors della scuola. Io? per me Tema 1 ” Il sogno spezzato, il sogno ritrovato, il risveglio”. Vado ciaoo ?

h 20 – il lavoro nel gruppo 1 é stato molto utile per me ed i conduttori mi hanno dato preziosi spunti per approdare ad affermare punti di forza. Come i talenti che abbiamo e che il dolore può in qualche momento aver messo in secondo piano. Affermiamoceli e riconosciamoceli perché se li nascondiamo troppo poi li nascondiamo anche a noi e come abbiamo visto nel ns gruppo ce ne sono tanti come, la sensibilità, l’empatia, la determinazione, la scrittura, l’amore e tanti altri.

Con una bella visualizzazione guidata per oggi abbiamo finito, andiamo ad accogliere i sogni e ci salutiamo ricchi e pronti per la giornata di domani. Ancora all’opera dunque, il viaggio di cose buone continua…a domani.

29 Aprile h 10. Art in Action. È lo spazio in cui i gruppi di lavoro di ieri rappresentano con il corpo ed il gesti artistici le emozioni. Come? Pensiamo alla gioia ad esempio ed al suo opposto dolore…pensate a come lo rappresentereste. Probabilmente la gioia potrebbe avere le braccia in alto e farvi saltellare come allo stadio dopo un gol della vostra squadra del cuore e probabilmente il dolore potrebbe vedere in uno stare rannicchiati una buona espressione. Ecco queste ed altre forme assumono le emozioni e un questo spazio lasciamo la parola ed il racconto e in gruppo rappresentiamo quello che abbiamo esplorato ieri. Contatto tanta forza ma anche un pizzico di imbarazzo che appartiene alla mia storia e che grazie a questo spazio che dribla le parole eccolo alla mia attenzione, come pure i gesti dei miei compagni e di tanti altri che insieme realizziamo un arcobaleno di gesti artisticamente belli e coinvolgenti che siamo tutti noi, nessuno escluso, e tutte le ns parti da accogliere armonizzare e indirizzare lungo la strada del ns se personale in cui risiede il ns progetto esistenziale ed il ms essere unici ed irripetibili. Che grande emozione…e non finisce qui.

H 11. Ho una grande trasformazione da fare il suo nome è “fiducia”. Al seminario inizia un momento esperenziale con un lavoro guidato di esplorazione esperenziale e di rinforzamento decisionale. Un video dal titolo “rinascita”( alla cui realizzazione ho collaborato 😀) emoziona i partecipanti ed anche me che con gioia vedo il risultato di tanto lavoro e impegno corale apprezzato, sono soddisfatto e grato.

H 13 andiamo verso la conclusione. Gruppo di condivisione. E stato un week end di belle forze tutte convergenti e centrate. Le emozioni sono tante e sui visi di tutti i partecipanti si legge la soddisfazione e la gratitudine. Siddisfazione per il lavoro fatto, come singoli e come gruppo. Come Joy abbiamo scelto di andare a vedere le ns complicità e a fare i conti con i sensi di colpa e la distruttivitta’. Abbiamo raccolto intorno a noi i ns talenti, i ns sogni ed il ns essere artisti che vogliono usare tutta la materia emozionale per armonizzare e sintetizzare gli opposti e far risplendere la luce che siamo. Abbiamo lavorato sodo, siamo co tenti e siamo grati all’Istituto Solaris che da oltre 20 anni propone occasioni di crescita di ottima fattura e con la guida sapiente e professionale dei sui direttori, Dr Ciappina e D.ssa Capriani, fa fare a tutti grandi trasformazioni.

Siamo polvere di stelle ed abbiamo in noi la capacità di fondere opposti storici emozionali per concrete trasformazioni che rendono la ns vita in una sola parola bella di bella bellezza.

Alla prossima e stato bello esserci a questo 37°Seminario.

Io, il cellulare e un pò di storia_8…ultima tappa.

Così un giorno parlando con Marco, un mio amico, gli chiedo consiglio; lui è sempre 81aZxFaxteL._SY679_molto informato e mi fido. Sai, mi dice, ci sarebbero gli Huawei che sono buoni e non costano nemmeno tanto. Risultato? Ecco il mio nuovo Huawei. Ben devo dire tutta un’altra vita rispetto al piccoletto di prima. Bello lo schermo grande e belli i colori. Mi ci trovo veramente bene. Eh si un apparecchio nuovo mi ci voleva proprio.

indexDopo tanti anni il 28 ottobre del 2013 smetto di fumare. Eravamo impegnati in un seminario di cinematerapia, il tema di quell’evento era “il nostro futuro” ed abbiamo lavorato a partire dalla visione del film “Rosso come il cielo”.

Mi ero stufato di ciucciare tabacco e cenere.  Avevo con la sigaretta una serie di fumo-smettere_gappunatamenti fissi nella mia giornata, e con lei chiudevo ogni sera con quelli che chiamavo “5 minuti di relax” prima di mettermi a dormire.
Che avessi piacere a ricavarmi un momento di relax era una cosa buona, ma che dovesse essere la sigaretta l’escamotage ecco questo non mi piaceva più,  e soprattutto mi metteva di fronte all’interrogativo: “Sono libero di scegliere?”.  Carpe diem dunque, ed ecco che in quell’occasione forte delle grandi energie positive del lavoro in corso mi sono dato una possibilità ho preso una piccola decisione.  Decisi che “per quel giorno” non avrei fumato… poi tanti giorni sono seguiti…ed è ancora così.

A febbraio 2014 nasce http://www.dazeroainfinito.com, il mio blog, un progetto ancora in corso e che mi piace.
Con il cellulare nuovo riesco agevolmente a gestire il mio spazio, pubblicare articoli, scrivere appunti e ogni altra cosa mi venga in mente.

White_RabbitLa vita si fa intensa. Con mia figlia che cresce crescono anche gli impegni e mi accorgo pian piano che anche io devo trovare nuovi modi per fare le cose che prima facevo con grande abbondanza di tempo. Leggere nei ritagli di tempo, portare avanti un progetto di scrittura, elaborare un tema, studiare ecc. Tutto riesco a fare utilizzando al meglio il tempo che avevo a disposizione.

In questi anni varo un progetto di comunicazione che chiamo “itinerante”, lo battezzo con il nome “A Vele Spiegate” ed ha un obiettivo molto semplice, quello di riappropriarci della libertà di parlare delle emozioni. Contatto delle associazioni e con loro porto avanti dei progetti tematici. Mi muovo nella periferia ovest e in quella a Est di Roma, qui trovo associazioni e tante persone che sin da subito accolgono il mio progetto. Ho collaborato con loro due anni e mi è sempre piaciuto tanto vedere come erano ben pronti alla condivisione ed all’approfondimento. Realizzeremo ancora tanti progetti insieme, il cantiere è aperto.

frozenNella mia formazione è tempo di riprendere in mano e finalizzare un progetto, il mio diploma in Cinematerapia. Ora vedete, come tanti anche io negli anni fine 2013/14/15/16 sono stato nel loop di Frozen. Con Emma siamo andati al cinema e nei mesi e anni a seguire con la Regina Elsa e sua sorella Anna siamo diventati amicissimi. Proprio a partire da questo film sviluppo la mia tesi di diploma che consiste nella realizzazione di una Chiave di Lettura del film. Io ho lavorato sul tema dell’odio e dell’amore, il titolo del mio elaborato è: “L’amore salva la vita”. A maggio del 2016 discuto la mia tesi e mi diplomo a pieni voti e fisso unindex primato. Sono il primo diplomato (di sicuro in Italia) in Cinematerapia. Mi sono divertito molto a lavorare con questo film e chiaramente sono grato a mia figlia ed alla sua passione che mi ha permesso di vederlo decine e centinaia e migliaia di volte…e cantare, naturalmente.

Il dolore, anch’esso, bussa e forte alla mia vita, ed a distanza di un anno ancora non passa giorno che non ci penso. Succede ed è molto frequente che una gravidanza non vada in porto, sono cose che si sanno e si dicono spesso. Ma quando accade poi ti accorgi che il dato statistico non ti serve a niente e ti rimane tutto sullo stomaco. Fa parte della mia storia anche un piccoletto/a,  e per un pò abbiamo fatto un pezzo di strada insieme. Di sicuro aveva qualcosa di buono per noi ed il suo messaggio era di “prestare attenzione all’amore”, perchè abbiamo tanti progetti e tante cose da realizzare e bellezza da realizzare.  Credo sia andata così…. e con questo bel video pieno di speranza mi congedo da questo sforzo narrativo … un pò stanchino ma con tanta gioia in cuore.

 

daZeroainfinito.com… che da poco meno di un mese c’è un nuovo cellulare con me … ma lui la sua 61npUxOzuyL._SY355_storia la sta costruendo e gli occorre ancora del tempo prima di poter dire la sua su quello che  vede e sente. Intanto vi dico solo che essendo un apparecchio con una connessione di genezione 4G mi aiuta a rispondere ai vostri commenti con grande celerità e…questo mi piace.

Io, il cellulare e un pò di storia_6

MOTOKRZRUna Commessa: Complimenti lei lo sa che ha un bel numero di telefono?
Io: Un bel cosa? Cioè cosa intende?
Lei: No guardi, è una specie di deformazione di noi che lavoriamo con i telefoni. I numeri di telefono che hanno una ritmica e delle ripetizioni noi diciamo che sono belli, ed il suo lo è.
Io: grazie, non avevo mai visto a questo aspetto ritmico estetico.
E voi avete un numero di telefono bello o brutto?

Non so cosa mi piacque di questo cellulare, boh…forse sono ricaduto sullo “sportellino”. Entro nel mondo Motorola, l’apparecchio funziona bene ma ha un piccolo e odiosissimo difettuccio…quando ricevevo un sms stava in continuazione a mandare il messaggi di avviso. Ora non c’è nulla di male in questo e anzi può anche essere utile… Ma come la mettiamo per tutte le volte in cui non vi va di alzarvi dal letto e c’è questo fastidioso avviso che ogni 5 minuti vi rompe le scatole? Insomma a partire da questo apparecchio ho preso la sana abitudine di spegnere il telefono di notte. Ma Stop…ho già detto troppo di lui! Cambio ritmo, su il sipario entra in scena la vita…la mia vera:

E di lei canto
Di una stagione calda
E di visioni
Spiagge e case bianche
E di sole
Ad attendere maggio
Un pianto strillante
Gioia di manine piccole
Addio lunghe dormite
Pannolini e pappette
Canzoncine
Colpito e affondato
Completamente cotto
Di vita io canto
E cellulari tenuti bassi bassi
Che la principessa dorme
E noi a vegliare
Che nulla disturbi
Il tempo dei sogni ancora
Ed il resto è sfondo
…può attendere.

daZeroaInfinito.com … che divento papà…colpito e abbattuto. Poi al riemergere dopo qualche anno entro nel mondo degli Smartphone. Cavolo quanto tempo è passato dal 2000…cavolo come corre il tempo…cavolo bisogna essere veloci…e anche loro, i nostri apparecchi,  ce lo ricordano di continuo, dobbiamo essere veloci e perennemente connessi e pronti alla condivisione…al controllo in tempo reale…se ci va!

Io, il cellulare e un pò di storia_5

k320_Se“Tempi Moderni”, con questo apparecchio entro nella fase 2.0. Apparecchio con display a colori, fotocamera, bluetooth e tante altre cose che poi, detto tra noi, non ho usato. Inizia la fase dei telefoni che non pago, o meglio che pago in modo improprio. Aderendo ad una operazione a premi con il mio gestore ecco che nel 2005 ho accumulato una quantità di punti (si chiamavano “lune”) e mi spetta un premio, ed il premio che scelgo è lui, Il cellulare Sony Ericcson. Devo dire che con questo apparecchietto mi ci sono divertito; seppur con pochi megapixel rispetto ad altri modelli in commercio ho iniziato a utilizzare in modo “importante” lo strumento fotografico. E credo di non essere stato il solo a ben vedere visto quanto successo ha e quanto prende piede il fare foto e la condivisione.

cinematerapiaNel 2005 mi iscrivo al Master in Cinematerapia dell’Istituto Solaris, scrivo anche alcuni articoli sulla rivista on line Solaris.it. e se siete curiosi potete leggerlo cliccando qui.  Mi piace molto questa esperienza e ci prendo gusto, la porto avanti e non mollo.

italia-campione-del-mondo-2006Nel 2006 anche noi usufruiamo della fase espansiva dei mutui e così ci compriamo una casa e diventiamo intimi con Unicredit, giusto in tempo per festeggiare la vittoria ai mondiali in Germania…e poi nel 2007 con questo apparecchio ci vado a nozze, non in senso figurativo ma reale…il progetto di coppia cresce.

La mia posizione lavorativa seppur nel nuovo modello di forme contrattualistiche “moderne” è abbastanza precariamente stabilizzata, firmo una quantità importante di rinnovi contrattuali che per elencarli tutti ci vuole un contabile. Fin che dura io ci sono.

Ho volato per la prima volta in vita mia,  primo volo “Ciampino – Saragozza” e mi è piaciuto tanto. Se avevo paura? Eccome!

Dunque anche questo aggeggetto ha percorso con me un pezzo di storia e di cose importanti…ma al rientro dal viaggio di nozze mi serve un altro telefono, nuovo giro e stavolta si balla.

daZeroainfinito.com … che stavolta non mi dilungo troppo dato che ho già il prossimo articolo che spinge per voler dire cose sue.

Libri #6_ Manuale di Cinematerapia di G. Ciappina e P. Capriani

L’ho letto per la prima volta nel 2007, quell’anno con Istituto Solaris abbiamo fatto un eventone presso Istituto Goethe di Roma ed in quell’occasione il testo venne presentato al pubblico. Da allora la scuola è cresciuta e molti allievi la frequentano ogni anno sia per i  Diplomi di Counseling, di Cinematerapeuta e di Antropologo Esistenziale,  ma anche perchè semplicemente è bello crescere  potenziando le proprie capacità in un contesto dinamico, con una proposta formativa di ottima fattura e con un corpo di docenti ed operatori formati a puntino. Passano gli anni eppure il testo che vi propongo stavolta conserva dentro di se un bel carico di potenzialità tutte attualissime ed adatte per ogni tempo ed ogni spazio. 

wpid-wp-1425654010477.jpegIl Manuale di Cinematerapia è un testo valido e piacevole. Gli autori, G.Ciappina e P.Capriani, hanno saputo armonizzare gli aspetti sia del necessario approfondimento disciplinare che quello più piacevoli con la possibilità di immergersi nella lettura delle preziose e potenti chiavi di lettura di film proposti nei seminari creativi di Cinematerapia presso Istituto Solaris.

Chi ha desiderio di acquistarlo può contattare direttamente la scuola, oppure me, E’ disponibile anche in diverse librerie, ad ogni modo potete scrivere ad info@solaris.it .

Un manuale, dunque, che prende per mano il lettore e gli fa fare un giro intorno agli aspetti legati all’arte ed al suo potenziale come strumento di terapia (intesa come processo di crescita e trasformazione e non come cura di patologie); Il Focus speciale è per il Cinema ed il suo potere evocativo. Sono molti i meccanismi psicologici che attiva una visione filmica, molti i riti e gli atti cui noi ci atteniamo scupolosamente ogni volta che decidiamo di andare a vedere un film. Leggendo il libro non mancherete di rimanere piacevolmente sorpresi dalle tante similitudini.

Vedere un film ha in se aspetti piacevoli, è indubbio, a volte è usato a scopi cuturali e sociali.

La proposta degli autori è quella di usare il film per lavorare sulle emozioni che esso suscita. Al film non deleghiamo il compito di cambiarci e farci stare bene, per il solo fatto di vederlo – sottolineano gli autori. MA se si vuole provare ecco che un film, una metodologia adeguata come la Cinematerapia e operatori adeguatamente possono essere una occasione preziosa di crescita. La scuola organizza annualmente due seminari di Cinematerapia ed è in essi che si esprimono le potenzialità del cinema come strumento di crescita. In un seminario creativo di Cinematerapia c’è un film, ci sono persone formate, ci sono partecipanti che hanno desiderio di lavorare mettendosi in gioco, c’è il piano disciplinare, la metodologia e la passione per far emergere punti di forza, rafforzarli e consolidarli in un lavoro esperenziale personale e corale. E tanto altro lo lascio alla vostra scoperta, altrimenti vi tolgo il gusto di essere esploratori e ricercatori di benessere e bellezze.
Un opera d’arte – ci dice Antonio Mercurio – non è mai una creazione individuale bensì Corale.

Il 21 e 22 marzo c’è il 31° Seminario, non fatevelo scappare.

Consiglio di leggerlo se amate il cinema, e se avete tante volte percepito che in alcune scene o in alcuni passaggi beh…il tema era vostro. Buon lavoro e buon divertimento nella lettura.

daZeroaInfinito.com … di libro in libro.