Per settembre scelgo l’amore per ricominciare al meglio.

Ogni inizio richiede una grande quantità di energie e tutti noi ora siamo davanti ad un nuovo inizio. In questo periodo dell’anno io sento sempre – e dico sempre – che è questo per me il vero inizio dell’anno e non il 1° gennaio. Ogni anno in questo momento mi ritornano parole tipo ” rimettiamo in moto la locomotrice!!” oppure ” rimettiamoci in marcia” e anche ” 1, 2, 3 pronti partenza via!!.

In questa fase convivono in noi la forza e la pigrizia, la voglia di fare tanto e una stanchezza che ci prende corpo, mente e animo. Siamo morbidi ok? Non forziamo troppo la mano. Ascoltiamo i nostri ritmo e ascoltiamo le tante voci e emozioni in noi. Pensavamo che l’estate sarebbe durata per sempre ed ecco che settembre ha già allungato la mano per suonare alla porta. Ora è il futuro delle cose che abbiamo messo in pausa e delle cose che abbiamo detto “lo faccio a settembre”. Tra le tante cose da fare scegliamo quelle che amiamo e che pensando al futuro ed a noi ci rimanda immagini di successo e che ci fanno sorridere. Questo sono certo ci renderà più facile la scelta e ridurrà di molto il rischio di errori.

Col naso in su…a meravigliarsi sempre.

( da: Le Nuvole di Fabrizio De André)

Vanno
Vengono
Ogni tanto si fermano
E quando si fermano
Sono nere come il corvo
Sembra che ti guardano con malocchio
Certe volte sono bianche
E corrono
E prendono la forma dell’airone
O della pecora
O di qualche altra bestia
Ma questo lo vedono meglio i bambini
Che giocano a corrergli dietro per tanti metri
Certe volte ti avvisano con un rumore
Prima di arrivare
E la terra si trema
E gli animali si stanno zitti
Certe volte ti avvisano con rumore
Vengono
Vanno
Ritornano
E magari si fermano tanti giorni
Che non vedi più il sole e le stelle
E ti sembra di non conoscere più
Il posto dove stai
Vanno
Vengono
Per una vera
Mille sono finte e si mettono lì
Tra noi e il cielo
Per lasciarci soltanto una voglia di pioggia

Arrendersi. Il Guerriero si trasforma in Artista

img_0734Gpp: Mi sa che mi devo liberare delle Armi. Non so, voi che dite? Oggi ad esempio ho fatto un giro…Bella giornata fresca e piena di sole. Ho visto un panorama mozzafiato…ma queste armi (a prescindere che stavo guardando San Pietro) non mi appartengono e mi pare tanto una stonatura.

Io: Si, credo sia arrivato il momento. img_0734Pensavo di modificare l’ascia ma credo sia meglio toglierla e deporla caro mio. La guerra è finita, il nemico è scappato e vinto e battuto e dietro la collina non c’è più nessuno solo aghi di pino e silenzio e funghi buoni da mangiare buoni da seccare da farci il sugo quando viene natale quando i bambini piangono e a dormire non ci vogliono andare.

Gpp: Si decido di deporre le armi, voglio liberarmi dello spirito di perenne minaccia contro cui star pronti a ferire. Da tanto è un tempo nuovo e lo voglio riconoscere e coltivare nel mio cuore. Voglio far tesoro di un gran pezzo di storia in cui ho trovato accoglienza e aiuto, ed ho agito tante forze e forme si amore. Mi sussurro silenziosamente “fiducia”…” amore” … “felicità” e sento il mio animo alleggerirsi ed esplorare il tempo del passato e del presente per rileggere tra le righe parti di narrazioni che con arma in pugno e paura in cuore ho tralasciato per timore di scoprirmi e perire.

img_0737Io: Tu non sei solo caro guerriero e tanto mi sei stato di aiuto quando hai ispirato il mio spirito a combattere arginando le nubi scure del mortale lamento. Andrà tutto bene, deponi le armi e poi vedi? Oggi ci troviamo in alto, baciati dal sole con tutto attorno il risultato di forse positive e artistiche molto più forti di quelle guerrafondaie. E su sul castello lo vedi l’arcangelo intendo anche lui a rinfoderare la sua spada. Vai tranquillo amico mio che appena torniamo a casa la tagliamo via quest’ascia…la lasciamo via.  Tu guerriero ti trasforma in Artista e vivi ancora.

 

 

 

 

11 – Veniamo a noi Stronzo (Gpp)

IMG_9047Giovane Guerriero Piccolo Piccolo (Gpp): C’è aria di tempesta a vedere dal titolo
daZeroaInfinito.com (daZaInf): No tranquillo, il contrario semmai. Tempesta d’amore 🙂
Gpp: Eh…immagino. Ci siamo quindi?
daZaInf: sai io mi ricordo ancora l’odore di quando ti ho trovato. Era autunno e nella mia Renault 5 c’era un area pregnante di fumo e di umido. Oggi Guardo in faccia non “il Re” in generale ma “un RE” in particolare, ed è quello dell’odio.
Gpp: ti ascolto.
daZaInf: Questo sovrano ha avuto – e purtroppo spesso ha ancora – libertà di azione dalle mie parti e sinceramente ora mi sono stufato.
Gpp : Intessante ed era ora, direi!
daZaInf: Vedi guerriero uno dei temi della mia storia è il tema del rifiuto, sarà che quando vengo al mondo non era previsto il mio arrivo … sarà altro, ma sta di fatto che ogni volta che mi capita di vivere anche solo da lontano un rifiuto mi si attiva di nuovo una risposta reattiva rabbiosa. Ora il fatto è che come ho detto tempo fa l’odio è un sentimento a doppia lama velenosa. Da una parte va verso gli altri e dall’altra va verso se stessi per cui accade che ci si da addosso e ci si condanna per non essere “il meglio del meglio”.
Gpp: Ti capisco e so cosa intendi. Anche io che sono piccolo piccolo tante volte ho sentito questo dolore, a me succede quando non mi sento riconosciuto. Dio quanto mi arrabbiavo anch’io e poi mi incavolavo anche con me per non essere come i Guerrieri Grandi Grandi.
daZaInf: Caro mio, dico che la vita vuole che noi facciamo un passaggio. Io non voglio più farmi fregare dall’odio.
Gpp: Lo credo anch’io, lo facciamo insieme?
daZaInf: Va bene, facciamolo.
daZaInf & Gpp: Cara vita, a te il nostro impegno. Impegno nell’abbandonare l’odio e lasciarlo naufragare e sciogliere nella capacità da sempre nostra come proprietà della vita di poterci perdonare, di perdonare e di amare;
Cara vita, da sempre alleata attenta;
Noi ci riconosciamo che possiamo trasformare la rabbia e l’odio e e consolidare fiducia e amore;
Amore, che è l’origine di ogni pulsazione e idea di vita;
Amore è in ogni essere, e noi esistiamo;
Amore come dono;
Amore come progetto con la vita insieme;
Che insieme abbiamo una mission;
Che siamo noi stessi vita che dona vita;
Che trasformiamo un cuore di pietra in uno che ama;
Che è ogni secondo un sospiro di sole;
Che è di nuovo ruspante primo respiro, pianto vitale;
Che il perdono è atto supremo;
Che il passato rimane a ricordare e ad incoraggiare;
Che siamo liberi da sempre;
Che siamo liberi di amare e di odiare;
Che oggi l’odio lo guardiamo in viso;
Che ci assumiamo il nostro e lo vogliamo trasformare;
Che non abbiamo paura ma fiducia;
Che ci sentiamo orgogliosi delle lacrime versate e delle cadute;
Che siamo guerrieri … e di quelli buoni;
Che sentiamo di usare l’arte e la saggezza come pure le gambe ed i polmoni;
Che non siamo supereroi umani;
Che teniamo forte il timone;
Che abbiamo servito sovrani stronzi…e ci può stare!
Che è ora di chiudere quella partita
Che ne iniziamo una più bella
… si chiama vita.

daZaInf: Ciao caro Guerriero piccolo piccolo, sono stato davvero bene con te e mi sei stato d’aiuto. Ritrovarti mi ha permesso di fare un bel viaggio. Ora non perdiamoci di vista ok?
Gpp: No, non ci perdiamo di vista. Io ci sarò sempre, abbiamo cantato insieme e quindi esistiamo insieme e insieme diveniamo. E poi ho preso gusto qui da te, mi ci trovo bene. Magari studiamo una rubrica “Il Giovane Guerriero piccolo piccolo in giro per la città”.
daZaInf: Si, e magari ti trovo anche una giovane Guerriera 🙂 e dei compagni di viaggio.
Gpp: ne sarò lieto
daZaInf : Ciao  ed ancora grazie alla vita che ti ha messo sulla mia strada facendoti cadere da chissà quale mano una sera d’autunno di tanto tempo fa quando ti ho trovato nella mia Renautl 5 che aveva un area pregna di fumo e di umidità.

Capodanno: un anno da vivere.

“Coglierò ancora il fascino e la magia di nuove storie
Sognerò quel che sarò
Sorriderò al mondo che guarderò
Vivrò come e meglio di quanto ho già vissuto
Troverò il tempo per guardare le stelle e per continuare a sperare
Combatterò per colmare la mente e il cuore di perdono e di doni
Chiederò forza, gioia e amore
Parlerò con verità e libertà
Cercherò la bellezza e l’incanto che ancora mi stupisce
Vorrò perché voglio e posso … mai devo
Piangerò e poi riderò delle medesime cose
Giocherò con me stessa e mi sentirò principessa in ogni luogo
Crederò che questo sarà un buon anno per tutto l’anno…
per me, per voi, per tutti noi: i Cosmo-artisti del 2018″ (di. Antonella Orecchio)

Quella di sopra è la chiusura poetica di un bell’articolo scritto da Antonella Orecchio e pubblicato sull’ultima uscita di dicembre della rivista telematica Solaris.it , a me é piaciuta tanto sia la chiusura poetica che l’articolo e per questo voglio amplificare la diffusione anche dal mio blog per tutti voi.

L’autrice è una Counselor ed un Antropologa Esistenziale molto preparata e in gamba, a lei oggi i miei complimenti per il bel pezzo autentico e valido.

L’articolo intero lo trovate qui insieme a tanti articoli altrettanto validi, buona lettura:

https://www.solaris.it/index.php/capodanno-un-anno-vivere/

10 – C’è posto per te (Gpp)

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“Hei voi della vita, C’è posto per me?”.
Può accadere: che ci sentiamo in panchina, e può accadere che reattivamente giudichiamo e ci giudichiamo.
Proposta: mettiamo sul campo le situazioni similari, vale a dire le situazioni (casa,lavoro,scuola, amici ecc) in cui ci sentiamo in panchina. Assumiamo queste situazioni come uno speciale cruscotto esperenziale. E poi affermiamo: “Smetto subito di giudicare e di giudicarmi”.
Ipotizziamoci: comadanti di un Boeing 747 (che poi lo siamo davvero) e osserviamo la strumentazione del nostro cruscotto…con mani ferme sui comandi e quando saltellano di nuovo i sensori (giudizio) chiediamoci in modo rivoluzionario il cambiamento che ci viene richiesto.
Sono certo: che quando noi cambiamo allora anche lei, la vita, cambia pari pari così come lo desidera l’ autenticità del ns cuore.
Parola di Giovane Guerriero, seppur piccolo piccolo. C’è sempre posto per te.

Gpp: Hey autore ricordi che abbiamo ancora un tema aperto?
daZaInf: Eccome! Sono in ascolto.

9 – Il dolore è una forza Cosmica (Gpp)

Radici oscure in abito da sera lusingano pensieri ancestrali antichi sotterranei e cosmo planetari. Il tempo oggi è nuovo.
Narciso arma a doppia punta. Un fiore sotto traccia racconta alla terra di un cielo e di un sole … la vita comunque altrove.

daZeroainfinito: Hei Guerriero🤗 come va ti sento poetico oggi!
Guerriero piccolo piccolo: Eh già.
dZainf: fa un certo effetto il tema delle radici
Gpp: si è molto evocativo e ieri mi hanno ispirato🤔
ZaInf: Tutto bene? E’ da un pò che non ti si vede in giro. Dovevi raccontare del dolore da un po’. Hai latitato eh😉
Gpp: un buon guerriero sa prendere il giusto tempo
Zainf: Parole sante caro mio🙄 e complimenti vedo che ti sei ristabilito.
Gpp: Si, sono di nuovo in piedi. Mi sono reincollato al mio progetto, ma devo essere grato all’autore del blog😗😗…per quanto poi è stato lui a rompermi😎…eh vabbè…ha riparato e accolgo il suo impegno al meglio di come ha potuto. Del dolore mi ricordi eh…🤔 tema impopolare. Non credo avrai molti lettori. Ma tu sei simpatico e curioso di cose buone e di crescita e voglio raccontarti di ciò che ho sentito su sulle stelle. Sei pronto?

ZaInf: quando vuoi.
Gpp:ho sentito su nelle stelle che è stato introdotto qui tra le persone per un fine.
ZaInf: Ho sentito qualcosa al riguardo. Certo il dolore una risorsa per un fine è un idea rivoluzionaria🤓 e difficile da accettare 😡.
IMG_8776Gpp: hei non ti infervorare, che non ho nemmeno iniziato. Sai a cosa serve il dolore? Serve per non farci perdere tempo, ecco. Quando esso arriva “hanno detto su nelle stelle” arriva perché alla persona viene chiesto un cambiamento ed una trasformazione, esso è pressappoco la forma visibile che la vita ci manda per dirci DIAMOCI UNA MOSSAAA!! Ci sono grandi capacità creative umane in ognuno di noi e la vita ha bisogno che le usiamo. Nel dolore vi è una forma efficace di spinta ad agire risorse creative e trasformative per darsi una opportunità di venirne fuori. 🤓Come massi di marmo possiamo rimanere inerti e morti nel nostro dolore e dando colpe e responsabilità tanto a noi quanto agli altri (e magari anche con prove alla mano👨‍🎓👨‍✈️) oppure decidere di trasformarci e fare come gli artisti😀. Prendi un’opera d’arte ad esempio, essa è il risultato di più trasformazioni, la prima avviene “nell’artista” che deve superare i sui dolori che – ipotizzo – dicono più o meno:“ non sono bravo perché …, e io ho avuto un incidente altrimenti…, e se io fossi stato…, e se io avessi avuto…, ed io ho paura perché…, ed io sono arrabbiato e quindi…, e a me mi hanno fatto questo e ora… ecc ecc”. La seconda trasformazione è nella materia, lo scultore lavora la pietra e il marmo così come un pittore i colori e altri ancora i propri strumenti e i propri. Ogni azione, ogni martellata come ogni colore scelto e mischiato con gli altri sono una decisione interiore prima ed un azione poi. Questa capacità è una prerogativa dell’Uomo. Ti risulta per caso che altri esseri viventi sappiano realizzare opere d’arte e capolavori che addirittura sopravvivono all’autore come ad esempio il David di Michelangelo? Io non ho notizia a tal riguardo.
ZaInf: Boo…certo gli animali pure fanno cose ma non saprei se lo fanno per spirito di adattamento o per spirito creativo come accade gli umani che, invece, nelle loro realizzazioni esprimono la capacità dell’essere umano di trascendersi👏👏.
Gpp: Ecco! Diciamo che in base alle ns conoscenze attuali non lo fanno. Ora ho bisogno però di ripetere un concetto. 🗣🗣Il tema del dolore che non va inteso con il “procurarsi il dolore” o con il “permanere masochisticamente nel dolore” o nell’ “essere felici per il dolore che ci arriva”. Nulla di questo☝️☝️!!
Zainf: Giusto!!!
Gpp: Quindi ecco che:
– alle stelle ho sentito raccontare che da tempo hanno capito la potenza di questo elemento;
– che l’uomo ( solo lui e non altri esseri viventi) può attingere alla propria saggezza nella capacità di decidere di darsi un’anima che trascende il dolore;
– che esiste l’arte come prova concreta che l’uomo sa creare una vita “artistica” e metterla in un opera che se poi è un capolavoro produce un campo di bellezza che una volta generato poi vive anche dopo la morte dell’autore e addirittura all’infinito ( almeno fin quando esisterà la dimensione del ns spazio tempo!!!);
– che come con la tela lo stesso può fare l’uomo sia da solo che in gruppo della propria vita un opera d’arte.
ZaInf: Dici che in questo modo la vita raggiunge un suo fine?
Gpp: Certo, se come persone riusciamo a creare un quantum di energia sotto forma di bellezza facendo della vita sia come singoli che come gruppo un opera d’arte allora la vita si da anch’essa un anima immortale e che – così come la bellezza dei capolavori vive e viaggia da generazioni in generazioni tra le persone allo stesso modo la vita ed il ns universo avranno un anima in grado di sopravvivere e di viaggiare da un universo all’altro.
ZaInf: Difficilotto però!!
IMG_8761Gpp: Non ci pensare alla difficoltà. Prendila come una bella storia, raccontatela e raccontala e vedrai che quando di nuovo ti troverai in difficoltà magari pensa che la vita ha bisogno di te e ti sta chiedendo un superamento che sarà una straordinaria opportunità per te e per lei. Fai L’artista e non la vittima😉😉.
Zainf: Si ma è difficile e faticoso e poi chi lo dice che uno poi lo vuole fare questo passaggio?
Gpp: Si è impegnativo. Ma sta di fatto però che il dolore c’è ed esiste e fino a quando non abbiamo trovato un modo per cancellarlo dalla esperienza umana è bene imparare a usarlo.
Zainf: Sei un grande!! E cavolo quanto parli pure tu!!
Gpp: Un grande guerriero piccolo piccolo.

Nota dell’autore: racconto liberamente ispiraro alla Cosmo Art di Antonio Mercurio in cui anche il giovane guerriero piccolo piccolo si ispira tanto…eccome!!!!

8 – Mi sono rotto. (Gpp)

IMG_8829daZeroainfinito: Hei guerriero, cos’è stato un incidente?
Guerriero piccolo piccolo: Anche i guerrieri si rompono, in tutti i sensi caro mio, io ora sono un pò a pezzi. Certo che ci vuole una pazienza!
daZaInf: Ti prometto che ti riparo e che la prossima volta starò più attento.
Gpp: Di questo ne sono sicuro! Che abbiamo ancora cose da raccontare. Io sono forte e non mollo ma tu pure stai sul pezzo che il prossimo è un tema importante da trattare ok?
daZaInf: Ok guerriero…che poi una cicatrice magari ti da anche un pò di fascino in più.
 

7 – Quand’è il tempo della felicità? (Gpp)

IMG_8809daZeroaInfinito.com: Hei… ma quando si è felici? Vedo tanto impegno in giro. Secondo i miei calcoli dovremmo essere già essere felici!!
Guerriero Piccolo Piccolo: mmm, sempre sta cacchio di matematica!! Non sei mai andato daccordo con i numeri…ecco perchè non ti ritrovi con i calcoli. Vedi che è dura essere felici, richiede impegno e fatica.
daZaInf: Dici?!
Gpp: Ne sono convinto! Ma la vita non è perfetta e nemmeno noi lo siamo, e nemmeno gli altri. Ed in questo vortice di imperfezioni facciamo sempre calcoli…su quando tutto sarà perfetto e così saremo felici.
daZaInf: Quindi?
Gpp: Scegli tu se vuoi essere felice, ad esempio proprio ora? Sono sicuro che quando avrai scelto troverai tanti buoni motivi per esseerlo e goderne.
daZaInf: Ora ad esempio sono felice!…mentre sto scrivendo
Gpp: Buon momento felice allora.
daZainf: Si, grazie. Amo questo momento e scrivere mi rende felice.
Gpp: Siamo felici quando facciamo qualcosa per esserlo. Quando scegliamo di esserlo. Quando cambiamo per esserlo. Perchè diversamente “nella nostra vita non cambia niente se niente cambia”.

daZaInf: cari lettori voi quando siete felici?

6 – Ombre Lunghe, una storia vera. ( Gpp)

daZeroaInfinito:Hei Guerriero come va? Sei in giro su paesaggi marmorei, ombre lunghe avanti.
Guerriero piccolo piccolo: Si, hai visto che marmo duro?
daZeroaInf: Che coincidenza, pensa che anche di un marmo ti voglio raccontare.
Gpp: Dici che è una coincidenza?
daZeroaInf: Mmmmm mica tanto! Ad ogni modo il racconto parla di Michelangelo Buonarroti il famoso artista del rinascimento. Lui, dicono, sapeva che presso il signore di Firenze vi era da tempo un blocco di marmo che giaceva inutilizzato e danneggiato. Praticamente un precedente scultore lo aveva danneggiato e poi abbandonato. Lui ha inisistito per avere proprio quel marmo. Una volta ottenuto ha iniziato a lavorarci e quel buco è stato abilmente usato e trasformato insieme con tutto il marmo inerte in una scultura che ancora oggi sopravvive ed è un capolavoro, il David.
Gpp: capisco e mi piace questo racconto. Siamo anche noi come un blocco di marmo, ognuno di noi ha il proprio buco. A ognuno di noi, quando è nel dolore e nello sconforto, può capitare di vedersi come questo marmo danneggiato irriparabilmente,  oppure può farsi aiutare e lavorare a quel dolore per trasformarlo. Visto così il buco può essere il punto di partenza, sta a noi scegliere come vederci rispetto ad esso.
daZeroaInf: Si a volte il dolore ci mette a terra e ci si può anche arrendere.
Gpp: Si, si può. Ma si può anche altro. A me le stelle a proposti del dolore, ad esempio, hanno raccontato anche una cosa. Te la dico al prossimo giro
daZeroaInf: Nooo dai racconta?!

5 – Scusa guerriero: la strada per il benessere? (Gpp)

IMG_8760daZeroaInfinito: Senti ma qual’è la strada per il il benessere e la realizzazione?
Gpp: OK, svoltare dopo aver visto le criticità belle e grosse, sia delle persone che delle situazioni. Dopo aver superato la rabbia e l’orgoglio gira a sx verso l’amore e la cura, lì vedrai germogli di potenzialità che ti aspettano; sii accigliente con loro…sino piccole che si odono appena sotto il rumore della critica e del rancore. Seguile, ascoltale e prenditene cura. Poi prosegui diritto e pronto a modificare – se necessario – la rotta per non farti fregare dalla onnipresente jubris.

4 – Siamo Arte (Gpp)

IMG_8777daZeroaInfinito: Ciao Gpp, sempre in giro vedo eh :-).
Gpp: Ciao a te. Era ora. Allora a che punto siamo di quesrta storia. Cosa ti ricorda il sussurro della vita? Io intanto ho fatto un giro al mare, a guardare il sole.
daZeroaInfinito: Ok ti racconto, non essere impaziente! Un autore che amo e che cito spesso, Antonio Mercurio, in una sua favola moderna racconta pressappoco così: “Ci sono infiniti universi. All’origine delle origini c’era una bambina, la VITA, alla quale piaceva giocare con le bolle di sapone. La VITA, soffiava sul cerchio con l’acqua e sapone e vedeva con meraviglia le infinite bolle. Ogni bolla era un universo. La Vita si doleva che non era immortale. Le sue bolle potevano durare un’eternità ma era un’eternità che si consumava in un istante. Tutte nascevano e morivano. Non ce n’era nessuna che nascesse e non morisse più. Che immenso dolore! Finchè un giorno arrivò l’idea vincente. Dentro una speciale bolla di sapone, la VITA mise gli umani, e poi insegnò loro come fondere insieme dolore, saggezza e arte, e da essi nacque un’opera d’arte e questa si staccò dalla bolla e si mise a volare danzando da una bolla all’altra, da un universo all’altro, all’infinito”.
IMG_8799Gpp: Pressappoco è quello che ho sentito anche io. Che ogni persona può fare della propria vita un opera d’arte attingendo alla sua materia particolare, le esperienze della sua vita, anche quella puntuta e dolorosa. Ma deve volerlo!
daZeroaInfinito: E chiaro, quello sempre.
Gpp: Forse è per questo che sono capitato dalle tue parti. Per ricordarti di non arrenderti e di fare l’artista invece che la vittima.
daZeroaInfinito: Grazie ma non è sempre facile.
Gpp: E chi ha mai detto che sarebbe stato facile?!? Siamo Arte vivente!
daZeroaInfinito: L’artista eh…sai che anche di questo ho sentito una storia che mi piace sempre a tanto. Te la racconto la prossima volta, aspettami eh!
Gpp: E chi si muove!

3 – Se devo ipotizzarmi … allora scelgo le stelle (Gpp)

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daZeroaInfinito: A qualcuno sei scappato di tasca o ti ha lasciato cadere;
Gpp: Che se devo ipotizzarmi un origine allora scelgo le stelle. L’ho bene a mente eccome!!
daZeroaInfinito: dimmi un pò … un pezzetto per oggi … per ora, cosa c’era nel tuo temp iniziale?
Gpp: Sussurravano luci e polveri vitali che in ogni microparticella c’era la potenza di una esistenza intera..erano tante. C’erano armonie tutte attorno ed io ero sospeso con la gioia dell’universo tutta dentro … e aspettavo. Mi ha concepito un incontro speciale, la fusione tra una “possibilità” e una “paura” sotto un cielo benevolo e stellato.
daZeroaInfinito: e cosa aspettavi?
Gpp: che tutto fosse pronto, un suono come squillo di tromba e la vita a sussurrarmi di essere della partita: “Dammi una mano” mi ha detto.
daZeroaInfinito: Dargli una mano? Ma sai che anch’io ne ho sentito parlare! Un mito moderno. Tutto da raccontare inizia con una favola, e ti prometto che nel prossimo post la racconto.
Gpp: Ok ma non facciamo passare troppo tempo.

2 – Una bella storia è una benedizione (Gpp)

(daZeroaInfinito) Ma come arrivasti nella mia macchina!? Da dove sei sbucato fuori o chi ti ci ha messo?  Mi è piaciuta l’immagine del Guerriero che mi rimandavi e mi tornava subito utile , cavolo se mi serviva. Ispirazione nuova, nuova forza fresca ed inaspettata.

(Gpp) Vedi, noi siamo in contatto con la vita;
Tanti multiformi e creativi modi.
Di tutto la vita si avvale;
Un ispirazione se vuoi.
Che quando accade è benedizione.

Come sono capitato sul tappetino della tua macchina?

 (daZeroaInfinito) No No…non dirmelo. Ho inteso cosa mi vuoi dire. La vita di tutto si avvale ed il suo progetto è in continuo contatto con il progetto ed i sogni di ogni persona, con i miei. No, non dirmelo  come sei arrivato non mi serve saperlo…perché – invero – mi anima una nuova ispirazione, come dici tu una nuova benedizione. Mi serviva un immagine da guerriero un tempo per superare ostacoli, e oggi che ti ho tirato di nuovo fuori credo che insieme abbiamo una bella una storia da narrare … e di nuovo strada.

 (Gpp) Bene!. Io ci sono ancora;
Che questa idea mi piace;
Son cose buone a venire;
Non perdiamoci ancora.

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Io, il cellulare e un pò di storia_6

MOTOKRZRUna Commessa: Complimenti lei lo sa che ha un bel numero di telefono?
Io: Un bel cosa? Cioè cosa intende?
Lei: No guardi, è una specie di deformazione di noi che lavoriamo con i telefoni. I numeri di telefono che hanno una ritmica e delle ripetizioni noi diciamo che sono belli, ed il suo lo è.
Io: grazie, non avevo mai visto a questo aspetto ritmico estetico.
E voi avete un numero di telefono bello o brutto?

Non so cosa mi piacque di questo cellulare, boh…forse sono ricaduto sullo “sportellino”. Entro nel mondo Motorola, l’apparecchio funziona bene ma ha un piccolo e odiosissimo difettuccio…quando ricevevo un sms stava in continuazione a mandare il messaggi di avviso. Ora non c’è nulla di male in questo e anzi può anche essere utile… Ma come la mettiamo per tutte le volte in cui non vi va di alzarvi dal letto e c’è questo fastidioso avviso che ogni 5 minuti vi rompe le scatole? Insomma a partire da questo apparecchio ho preso la sana abitudine di spegnere il telefono di notte. Ma Stop…ho già detto troppo di lui! Cambio ritmo, su il sipario entra in scena la vita…la mia vera:

E di lei canto
Di una stagione calda
E di visioni
Spiagge e case bianche
E di sole
Ad attendere maggio
Un pianto strillante
Gioia di manine piccole
Addio lunghe dormite
Pannolini e pappette
Canzoncine
Colpito e affondato
Completamente cotto
Di vita io canto
E cellulari tenuti bassi bassi
Che la principessa dorme
E noi a vegliare
Che nulla disturbi
Il tempo dei sogni ancora
Ed il resto è sfondo
…può attendere.

daZeroaInfinito.com … che divento papà…colpito e abbattuto. Poi al riemergere dopo qualche anno entro nel mondo degli Smartphone. Cavolo quanto tempo è passato dal 2000…cavolo come corre il tempo…cavolo bisogna essere veloci…e anche loro, i nostri apparecchi,  ce lo ricordano di continuo, dobbiamo essere veloci e perennemente connessi e pronti alla condivisione…al controllo in tempo reale…se ci va!

Io, il cellulare e un pò di storia_5

k320_Se“Tempi Moderni”, con questo apparecchio entro nella fase 2.0. Apparecchio con display a colori, fotocamera, bluetooth e tante altre cose che poi, detto tra noi, non ho usato. Inizia la fase dei telefoni che non pago, o meglio che pago in modo improprio. Aderendo ad una operazione a premi con il mio gestore ecco che nel 2005 ho accumulato una quantità di punti (si chiamavano “lune”) e mi spetta un premio, ed il premio che scelgo è lui, Il cellulare Sony Ericcson. Devo dire che con questo apparecchietto mi ci sono divertito; seppur con pochi megapixel rispetto ad altri modelli in commercio ho iniziato a utilizzare in modo “importante” lo strumento fotografico. E credo di non essere stato il solo a ben vedere visto quanto successo ha e quanto prende piede il fare foto e la condivisione.

cinematerapiaNel 2005 mi iscrivo al Master in Cinematerapia dell’Istituto Solaris, scrivo anche alcuni articoli sulla rivista on line Solaris.it. e se siete curiosi potete leggerlo cliccando qui.  Mi piace molto questa esperienza e ci prendo gusto, la porto avanti e non mollo.

italia-campione-del-mondo-2006Nel 2006 anche noi usufruiamo della fase espansiva dei mutui e così ci compriamo una casa e diventiamo intimi con Unicredit, giusto in tempo per festeggiare la vittoria ai mondiali in Germania…e poi nel 2007 con questo apparecchio ci vado a nozze, non in senso figurativo ma reale…il progetto di coppia cresce.

La mia posizione lavorativa seppur nel nuovo modello di forme contrattualistiche “moderne” è abbastanza precariamente stabilizzata, firmo una quantità importante di rinnovi contrattuali che per elencarli tutti ci vuole un contabile. Fin che dura io ci sono.

Ho volato per la prima volta in vita mia,  primo volo “Ciampino – Saragozza” e mi è piaciuto tanto. Se avevo paura? Eccome!

Dunque anche questo aggeggetto ha percorso con me un pezzo di storia e di cose importanti…ma al rientro dal viaggio di nozze mi serve un altro telefono, nuovo giro e stavolta si balla.

daZeroainfinito.com … che stavolta non mi dilungo troppo dato che ho già il prossimo articolo che spinge per voler dire cose sue.

La tigre sul comodino

lop-228Sogni ad occhi aperti

Lusinghe ad inconfessabili FOLLIE mentali

Tigri appollaiate sul presente

Compagne di viaggio

A risvegliarci al secondo finale

Per riaprire gli occhi

Per rimanere sveglio

  Tutto serve per crescere

Che piaccia o meno

Ognuno la sua storia speciale

Ognuno la propria tigre da accudire
Per svegliarsi, liberarsi.

daZeroaInfinito.com…che non ho altro da aggiungere Vostro Onore

Breve Mes-saggio sulla libertà.

La libertà, pagala
Fatti umilte
Prendila
Prenotala subito e … ti arriveranno:
“Anticipi di mal di pancia;
paure ed angosce;
sensi di colpa (tanto quanto basta).

Tieni il tutto, stacci…non scappare;
chiedi aiuto…permettitelo!
Decidi…afferma a te stesso “Io Ri-Nasco Ora!
Paga il conto fatto di dolore sano…capovolgi l’anima…
fai capriole.

Assapora il gusto nuovo…Sapore di gioia…graduale, duratura …fresca.

Saluta con amore i vecchi “compagni” di viaggio…e vai avanti.

Crea Dipendenza…abusarne nell’uso  🙂  quotidianamente. Utile per divenire protagonisti e artisti della propria vita, tiene lontani attacchi di panico e ansia, scocciatori familiari, lavorativi e occasionali. Nessun effetto collaterale 🙂  da segnalare. A volte può dare acuti fastidi…agli altri…ma passano presto. In  caso si ripropongano i “vecchi compagni di viaggio” datevi una carezza sull’anima…stateci…fate un bel respiro…salutate e continuate. 

daZeroaInfinito.com…che il vento sarà favorevole a ciascuno ne sono sicuro.

Destinazione paradiso…e bellezza.

Ieri sera ho poetato
prima che il sonno mi rapisse.
La sintonia era giusta
parole in fila…fascino e senso.
Ebbrezza e gioia
l’anima mia saluta il giorno.
Chiave per il sonno ed i sogni
io … senza corpo
fluttuo penso e ricordo, paure…nuove prospettive.
Un pugno di ultime attenzioni
il meglio … poi dimenticherò
come un sogno che svanisce
sommerso.
Oggi non è ieri
ho poetato e sognato
dalla mia anima volano frequenze
emozioni e visioni
vibra l’energia prima del big bang
il botto e l’aspansione
c’era tutto, c’è stato e c’è ancora
in me era è e diviene
fare e crere…
Destinazione Paradiso in me…e bellezza.