L’insospettabile Godimento da Covid

Ho sentito diverse persone dire che nel periodo del covid sono state le anche nel “godimento”. Non so a quanti di noi è capitato ma credo che questo stato di godimento – seppur con durate variabili – posa aver interessato molte più persone di quanti lo ammettono.

Il godimento ha una ragione pratica ed una profonda. Quella pratica è che “stando tutti fermi” non ci si doveva inventare o sbattere per fare tante di quelle cose che poi nemmeno ci va “realmente di fare”.

La ragione profonda la vedo espressa nel fatto che ciascuna persona serba nel suo profondo dei motivi di recriminazione, in primis verso gli altri che in sequenza “Sono più di noi”…”Hanno più di noi”…”Fanno più di noi” ecc ecc. Il contraltare di questo schema di malcontento/lamento è che lo stesso indirizziamo verso di noi con un giudizio spietato in cui in sintesi “Noi siamo meno”.

Se si vede questo stato dell’opera del vissuto profondo e spesso non consapevole allore ecco che il godimento emerge eccome. Il godimento della rivalsa, ovvero quello del percepire che c’è stato il giusto livellamento delle posizioni e la cancellazione di ogni disparità percepita ingiusta e sofferente.

Ecco quindi che il covid per tanti (e credo proprio tanti tanti) ha avuto anche la sua funzione godereccia.

Al netto di questa esplorazione il mio pensiero va a tute le persone che hanno perso i loro cari in una tragedia che – escluse le ragioni spesso contorte dell’animo umano – non ha avuto poi oggettivamente nulla di godimento.

Difficoltà da Covid? Lo Sportello Counseling on line dell’Istituto Solaris è sempre Attivo.

In questi giorni molte testate giornalistiche hanno evidenziato come al termine di questo periodo c’è già un altra emergenza che bussa, quella psicologica. Sono molti tra commentatori ed esperti ad evidenziare il bisogno di un supporto. Il covid ha calato nelle vite di ognuno di noi il sentimento della paura, questa è entrata nelle nostre vite in modo per ognuno diverso. Esemplificando, è come se fosse entrata in casa nostra ed avesse aperto il nostro armadio indossando i nostri abiti. Emozioni diffuse sono senso di isolamento, ansia (quella non manca mai!!) ed un diffuso senso di irrequietezza, e paura. Questa fase richiede per tutti noi un investimento energetico rilevante.

Come spesso accade dopo uno sforzo prolungato vorremmo poter dire serenamente “Mi sento un po stanchino” (cit da Forrest Gump). E’ naturale essere stanchi, è assolutamente naturale e fisiologico. Sentire il desiderio di essere ascoltati, di una figura professionale con cui instaurare e costruire relazione di sostegno e per la crescita è un altrettanto naturale e sano bisogno. Se sentiamo questo bisogno diamogli voce, diamogli una opportunità e non solo complimentiamoci anche con noi perché ci stiamo ascoltando in modo accogliente. E’ un atto d’amore per voi stessi, parola mia!

In questi giorni leggevo di come mai come in questo periodo è stato frantumato il tabù della psicoterapia e dei percorsi di analisi o di counseling. Sotto la minaccia del covid sono cadute le paure (obsolete) legate a queste esperienze, si è volatilizzata la paura del giudizio che abbinava a queste esperienze lo spauracchio di essere giudicati (condannati forse è meglio) come dei pazzi. Molti hanno fatto outing, bravi. Non c’è nulla di cui vergognarsi in questo, anzi è bello condividere di essersi fatto un dono d’amore per se. Anch’io ho fatto il mio percorso, poi l’ho arricchito con la formazione e con la collaborazione e mi piace dire che sono in costante “percorso di crescita”. Non c’è cosa più bella che crescere, amandosi e volendosi bene.

I counselor sono figure professionali molto richieste per fare percorsi di crescita, per lavorare su se stessi ad accrescere e potenziale le proprie risorse e le proprie capacità creative, in termini pratici per essere sempre più consapevoli di se, capaci di ascoltarsi profondamente e saper prendere quelle decisioni di amore che portano beneficio, benessere e gratificazione… o se vogliamo ci fanno sentire bene. I counselor non si occupano di patologie ma di miglioramento della vita aiutando a superare momenti di difficoltà.

Prendete nota cari amici.

Come sapete io collaboro con l’Istituto Solaris che è primaria scuola di counseling di Roma, la nostra scuola ha attivato già dalla scorsa primavera un servizio di counseling on line gratuito e siamo ancora attivi e vogliamo continuare ad esserlo.

Prendetene nota, segnalatelo ai vostri conoscenti, alle persone che volete bene ed a quelle che volete dare una mano, è un opportunità. Il mio invito è per tutti di darsi la possibilità di ricavarsi uno spazio d’ascolto dedicato a se stessi, fare un pezzo di strada insieme. Perché insieme siamo più forti, e perché le paure nel dialogo e nella condivisione si smontano!

Chiamateci ok? Noi ci siamo, rimaniamo connessi!

Conflitti Generazionali al tempo del Covid 19

Ogni generazione ha i suoi conflitti. Nella mia esperienza ad esempio un motivo di conflitto l’ho contattato con l’ingresso nel mondo del lavoro. E’ stato in quel momento che vivendo l’era del precariato si sono acuite le conflittualità con coloro che avevano vissuto un tempo storico precedente in cui vi erano maggiori sicurezze, garanzia, il costo della vita era più basso ecc. ecc. e bla bla.

Da qualche anno la conflittualità si è mossa sul piano del rapporto con il nostro pianeta. Molti delle generazioni più giovani hanno accusato i predecessori di aver abusato del pianeta per i proprio comodi e senza badare a chi sarebbe venuto dopo, in sintesi depredando ed inquinando lasciando ad altri un sistema ed un ecosistema molto fragile ed a rischio, io dapprima antagonista nell’era del precariato ho poi abbracciato anche questa ulteriore arrabbiatura perché in qualche modo si lega alla precedente ed al fatto che “chi stava prima” ha avuto di più e si è preso di più.

E ora all’orizzonte nel settimo mese dell’esperienza pandemica mi ascolto dalla posizione di un 47 enne genitore di una bambina a cui da mesi sto dando indicazioni che purtroppo includono una serie di cose che “non” si possono fare o che è “in questo momento” non si possono fare. Cose naturali come naturale e spontanee sono le richieste ed i bisogni che tutti sentiamo in questo momento. Desiderio di libertà sostanzialmente, desiderio di spensieratezza e di poter fare cose semplici come dare la mano ad un conoscente e salutarsi come eravamo soliti fare con un doppio bacio, stare insieme, avvicinarsi, guardarsi senza mascherine.

Ecco in questo tempo sento che questa è già una nuova conflittualità generazionale che si lega alle altre 2. Tutto ad un tempo si è fatto precario, poi tutto è diventato anche fragile ed ora le conseguenze dell’avidità del “sistema di persone” ha portato a questa bella rottura di scatole che è l’era Covid 19 e di tutte le cose che “non si possono fare come vorremmo”.

La rabbia in questo tempo è un veleno viscido, caratterizza molte parole e di alimenta del dolore che non sappiamo e non riusciamo a capire da dove viene e che da un fastidio cane, questo senso di minaccia ha un pò rotto le scatole a tanti e i segnali di insofferenza e di opposizione ai divieti si vedono in tante parti del mondo.

La prima famosa ondata non ci ha insegnato niente, ovvero parlavamo tanto di cambiamento ma poi alla prima riapertura ci siamo ritrovati boriosi e divoratori tanto ” quelli di prima” quanto “quelli di ora” a fare cose ed a farlo con avidità ed in modo divorante del tipo abbuffiamoci ora.

Abbuffiamoci ora è stato, secondo me, il motivo estivo inconscio che ha mosso le azioni e le decisioni di tanti. No, non voglio generalizzare e mi scuso per i quanti hanno avuto comportamenti corretti e sono stati attenti…ma vedete non mi sento davvero di escludere il senso della grande “abbuffata” in cui ci siamo, gran parte dell’umanità, tuffati nei mesi estivi.

Sarebbe cambiato qualcosa? No, non credo. Credo che se fossimo anche stati tutti a casa oggi ci ritroveremmo nella medesima situazione perché sto cavolo di virus in estate probabilmente è andato in vacanza anche lui.

Dunque all’orizzonte in questo tempo pandemico stanno covando tante nuove conflittualità generazionali da parte di chi oggi non può fare cose che noi prima di loro invece abbiamo fatto.

Mi dispiace dirlo ma stavolta dall’alta parte ci siamo noi, noi che abbiamo lamentato che gli altri avevano più sicurezze e più ricchezza, noi che ci siamo sentiti in qualche modo derubati di un idea di futuro, noi che comunque mentre ci incavolavamo con gli altri comunque “facevamo cose” come andare a scuola, andare in gita, andare per locali, andare al cinema, andare ai concerti, a teatro, ci assembravamo in comitiva, ci baciavamo ecc ecc.

Cari bambini, semplicemente dico che mi dispiace. E’ tanto complicato il nostro modo di vivere ed il nostro pianeta è tanto bello e forte ma anche delicato ed ha degli equilibri speciali che dobbiamo saper conoscere e rispettare.

Forse il cambiamento sta covando sotto traccia, e sotto traccia si stanno combattendo battaglie tra le ragioni rabbiose e violente e quelle invece che queste emozioni scelgono di utilizzarle per confermare e consolidare il cambiamento.

Dobbiamo prendere decisioni, e non è facile. Cambiare il nostro modo di vivere e smetterla di seguire le leggi stupide e distruttive del profitto a tutti i costi non va bene. Le persone e il pianeta in cui viviamo sono insieme un solo grande organismo e non è possibile aggredire e depredare l’uno senza che gli effetti si verifichino anche sull’altro.

Fa rabbia ritrovarsi di nuovo al punto di partenza, ma penso e sono convinto che anche questa ondata di ritorno ha un insegnamento vitale per l’uomo. Una cosa semplice e di grande effetto: Basta fare i coglioni, siate persone e prendetevi cura di tutti voi e del pianeta in cui vivete.

Scelgo: App “Immuni”, io mi Attivo 😀

Ho scelto – da un pò- di , attivare l’app Immuni. Ho letto come funziona, poi ho riletto e ho riflettuto arrivando infine alla conclusione che è uno strumento che può dare la sua utilità. NON è la soluzione al problema che stiamo affrontando ma è un valido strumento che può, se utilizzato in modo massivo, dare una mano al contenimento ed agli interventi tempestivi che in questa fase e nel prossimo periodo sono preziosi. Quindi io l’ho attivato, anche se la batteria del mio telefono – un pò vecchiotto – va in sofferenza MA peggio per lui, vuol dire che è arrivato il momento di avere più energia.

Dialoghi Estivi. Suggerimento: “Respiriamo Profondamente Amore✨”

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Cari Amici, in piena estate ci si incontra e si parla tra di noi frequentemente.

Respiriamo Profondamente Amore e facciamolo di continuo ok?

In queste sere estive uno degli argomenti di incontro e condivisione su cui ci si ritrova è “il tempo del lockdown ed il tempo di oggi”. Non dico che bisogna rimuovere, assolutamente, anzi la condivisione ci aiuta a vedere alle tante energie messe in campo.

Su questo terreno argomentale i principali punti di incontro che io ho contattato sono:

1- speriamo non ritornino più tempi come quelli

2- ora meritiamo di rilassarci e divertirci

3- pensavamo che il mondo sarebbe cambiato, che noi saremmo cambiati, eravamo pronti e decisi

4- la fine del lockdown purtroppo ha fatto cadere tanti buoni propositi di cambiamento personali e collettivi e si ha la sensazione diffusa di aver perso un occasione.

5- il distanziamento non c’è

OK BASTA. CHE FACCIAMO?

Ora amici miei lo dico a voi e lo dico anche a me, questa cosa è stata grossa davvero e ha trovato tutti impreparati. NON diamoci addosso se “dopo” abbiamo perso il contatto con “il meglio di noi” che abbiamo messo in campo in quei giorni lì, in quelle settimane lì, in quei mesi lì, in tutte quelle ore e minuti. Questo momento estivo è prezioso e l’incontro con gli altri ci permette un’analisi dei risultati, ci permette di conoscerci un pò meglio.

Non dico nulla di nuovo dicendo che in ognuno di noi ci sono istanze del cambiamento alleate con la vita e con il nostro progetto esistenziale,  sono queste fonti di energia che alimentano le nostre visioni, i nostri sogni e le nostre aspirazioni di creazione. In ognuno di noi, poi, ci sono anche le forze opposte, quelle di conservazione. Queste ultime sono spesso saldate tra loro con sentimenti come la rabbia e l’odio (tanto verso gli altri e quanto verso se stessi); queste parti di noi parlano di cambiamento di desiderio di evoluzione MA quello che loro intendono come cambiamento non è altro che la realizzazione di una sotterraneo e nascosto desiderio di “rivalsa”.

Ora che abbiamo chiuso questa prima fase con il COVID possiamo fare un bilancio ricco anche delle esperienze estive “in corso”. ECCO cosa suggerisco di fare.  DOBBIAMO centrandoci assolutamente sull’amore, la speranza e la fiducia:

Decisione di Amore 1- NOI POSSIAMO perdonarci totalmente per non essere riusciti a cambiare il mondo o noi stessi con la stessa velocità di un click😀.

Decisione di Comprensione 2 – comprendiamo che non è facile e che questo genere di evoluzioni incontrano nostre parti profonde, paure e dolori spesso antichi

Decisione di Accoglienza 3- Accogliamo la nostra dimensione umana e i nostri limiti. Con umiltà (sana) riconosciamo le ns pretese e quelle degli altri.

Decisione di “Decisione” 4-  Accogliamo il malessere ed il dolore ed agiamo per trasformarlo alleandoci con più forza al nostro progetto d’amore ed al progetto della vita

Decisione di Fiducia 5- Ad ognuno di noi questa esperienza ha acceso un faro di consapevolezza nuova. Il seme del cambiamento è stato piantato e noi lo stiamo coltivando dentro di noi al meglio

Decisione di Speranza 6- Ascoltandoci profondamente e ancorandoci all’amore per noi tutto andrà bene

NON molliamo quindi e con spirito vacanziero rimaniamo svegli e prendiamoci cura del seme del cambiamento che abbiamo piantato dentro di noi e con tutto il mondo a livello di una coralità che si sta sempre più interconnettendo a livello profondo.

TENIAMO gli occhi aperti, quindi e quando passano dalle nostre parti sirene voluttuose che ci solleticano la lamentosa condivisione diamogli un bel calcio in culo e se ci troviamo troppo vicino agli scogli delle sirene fatte di persone che ci attirano al lamento ed alla recriminazione, critica e quant’altro di negativo magari mettiamo in conto anche di allontanarci a fare due passi… se è sera volgiamo lo sguardo verso le stelle e respiriamo profondamente l’amore.

 

 

Riflessione nel tempo Covid in un giorno di mezza estate. Detto tra noi…sottovoce.

*** pensieri frequenti di questo periodo. Che siano miei o percepiti conta davvero poco, sono cose dell’umano ed essendo un essere umano riconosco che in ognuno c’è anche una parte di me.

1- Ho paura che all’improvviso si riblocchi tutto;

2- Devo godere di questo periodo di libertà e voglio fare quante più cose possibili – ed in sicurezza – per prepararmi al prossimo lockdown autunnale;

3- In vacanza? Si ci vado! Me la merito e questa volta me la scelgo full optional. Anzi ci vado anche perché poi non so cosa succederà!

4- In vacanza? Oddio speriamo di riuscire ad andare e non si blocca tutto di nuovo

5- Covid? Mah…Boh, a volte mi sembra tutto uno scherzo.

6- Immuni? Si l’ho installato, ed ho visto anche come funziona e credo sia buono e utile

7- Immuni? Si è buono…ma per il momento non lo attivo. Metti che mi segnala di essere entrato in contatto con qualcuno poi risultato positivo che faccio? Dovrei attivarmi, contattare le autorità, fare controlli e metti caso che mi tocca rimettermi in quarantena?

8 – Cavolo in giro siamo veramente in tanti e mi rendo conto che le regole sul distanziamento sono saltate e comunque è difficile rispettarle

9 – Le regole di sicurezza? Si uso la mascherina, mi lavo frequentemente le mani. Ma cavolo entro frequentemente in contatto con persone e cose e a volte mi dimentico le regole

10 – Spero che tutto finisca davvero!

11-  Piano piano tutto sta passando, i contagi sono pochi

12 – In molte parti del mondo ci sono emergenze pazzesche, il mio paese sta facendo qualcosa per aiutare queste persone? Mi piacerebbe poter fare qualcosa.

13 – Desidero con forza che tutto passi, ma non voglio che rimuoviamo tutto correndo come stiamo facendo ora e dimenticandoci delle tante cose che abbiamo sentito nel lockdown, valori come la persona, i rapporti sociali, l’umanità, il rispetto per l’ambiente, l’essere interconnessi a livello mondiale, voler fare tanto per stare bene tutti.

***In questo tempo, un po’ sospeso e di certo unico e – ci auguriamo – irripetibile  non dobbiamo perdere la speranza e dobbiamo lottare con ogni forza per non cedere alla rabbia ed alla paura (che pure ci sono e sono cose umane). Quando paura e rabbia danno le carte al nostro tavolo blocchiamoli subito e scegliamo un altra partita, quella dell’amore, del rispetto per noi e le nostre tante parti e per gli altri, la speranza.

I punti/sentimenti/pensieri/riflessioni che ho indicato sono “umani”. E’ un tempo particolare, vogliamoci bene e facciamo il meglio per dare una mano al cambiamento in noi, con gli altri e nel mondo intero. Non siamo poca cosa, siamo preziosi elementi e della vita e abbiamo una grande forza.