Quando siamo piccoli ed entriamo in contatto con il dolore una risposta diffusa è quella di voler dimenticare.
Invochiamo il dio del tempo e chiediamo che gli anni passino velocemente e la distanza dal dolore aumenti a tal punto da non riuscire più a vederlo.
Per ognuno, poi, nel corso della vita può capitare di entrare di nuovo in contatto con quel dolore, magari in un contesto diverso e con persone nuove.
Oggi il counseling è una opportunità per accrescere la nostra consapevolezza e potenziare le nostre qualità decisionali. Una opportunità per superare le difficoltà con slancio nuovo e nuove risposte.
Invito a fare esperienza e approfondire questa possibilità, fatevi il dono di una prova. Io sono disponibile per incontri in tutta Italia (fuori Roma necessariamente on-line).
Per contattarmi potete scrivermi a scrivimi@dazeroainfinito.com oppure chiamami o al numero 3383003312.
In questa estate 2020 io voglio centrarmi sulla Gratitudine. Gratitudine per quanto siamo riusciti a fare. Mi aggrappo a questo sentimento per non dimenticare il rischio da cui siamo partiti, rischio di non potere fare nulla. Solo qualche mese fa era in dubbio la possibilità stessa di potere trascorrere del tempo al mare. Chi ha potuto ha trascorso giornate di mare, chi di montagna, chi di campagna. Chi ha potuto e chi ha scelto ha avuto in questa estate la possibilità di trascorrere del tempo vacanziero. Lo spirito “vacanziero” ha bisogno di allearsi fortemente con il sentimento della gratitudine per non lasciare il campo alle istanze della rabbia e delle pretese che vedono in tutto l’imperfezione e giudicano.
L’emergenza del Covid 19 è ancora realtà nell’intero mondo. Oggi sintonizziamoci con il sentimento della gratitudine, siamo grati a noi per quanto ci siamo potuti permettere di fare, siamo grati a chi ha lavorato per offrirci dei servizi, a quanti hanno vigilato, a quanti hanno gestito emergenze, a quanti hanno rispettato le regole. Siamo grati per le musiche che ci hanno accompagnate, e per i balli che abbiamo potuto fare, per le passeggiate serali, per le chiacchierate con gli amici ed i familiari, grati per esserci potuti vedere, grati per il tempo benevolo, grati per la salute, grati per la tenacia, grati per l’amore che mettiamo in campo, grati per la fiducia che investiamo, grati per la speranza di cui ci nutriamo.
Per molti all’orizzonte c’è il rientro al lavoro, che sia ufficio o ancora smartworking; per molti ci sono i conti che non tornano in base a quello che ci si attendeva; per molti è stato un periodo che ha risollevato le loro economie; per molti all’orizzonte ci saranno cambiamenti.
Abbiamo la vita e siamo in un tempo storico particolare in cui frequentemente la paura bussa alle porte. Io ogni volta che mi sento quel particolare morso nello stomaco sono solito anche pregare, una preghiera laica. Mi ritornano frequentemente le parole della preghiera scritta da Antonio Mercurio. Un passaggio in particolare oggi voglio condividere con voi, un profondo dialogo con la nostra saggezza profonda…un profondo ascolto ed il coraggio di vedere eccolo: “(…) Mio Sé…(…) ma dimmi perchè mi hai messo in questa situazione e cosa vuoi da me che io faccia?(…)”. A ciascuno la propria risposta, e ognuno sa quale è la risposta giusta, pronuciamola anche intimamente, sussurriamola dolcemente e con amore, scriviamola nell’animo. Garantisco che ci si sente pieni, ci si sente bene.
Brindo a questo tempo con il bicchiere pieno di quanto abbiamo potuto fare e di quanto siamo riusciti a fare, e respiro forte e mando a quel paese ogni critica. E’ il tempo dell’accoglienza, noi possiamo farci questo dono. Brindo sia che sono solo, sia che ci sono altri con me, brindo non per bere ma per omaggiare e riconoscere il buono che c’è.