Libri #15 I giorni dell’eternità_di Ken Follet

20180317_1553091200238829.jpg“Dopo tutto quello che è successo”, ecco… e  ora tocca a me.
Con questo volumetto concludo la trilogia. Un libro, a prescindere dal n di pagine, se lo leggi fino alla fine poi non puoi dire che non ti è piaciuto…non regge! Mia figlia vedendomi con questo mattone più volte ha fatto viso meravigliato dicendomi chiaramente: “io non lo leggerò mai!”, io non ci credo che non lo leggerà. A me  è piaciuto.
Anche questo libro è un sacco di cose, emozioni, fatica anche, gioia sicuramente, piacere e decisione, delusione anche, immagini certamente e poi fantasie e le vite dei protagonisti che mi hanno trapassato l’anima. Non ho molto da dire, davvero. Amo molto la frase di chiusura, ed è da qui che poi ho ricominciato a viaggiare, la amo perché dentro c’è la vita sicuramente fatta di cose buone, cose meno buone e cose così così. Del finale solo voglio dire …di quelle 6 parole che mi hanno pacificato con la vita e la fatica delle tante storie narrate. La fine è un nuovo inizio dunque, … 6 parole, un cerchio narrativo ed esistenziale e dentro c’è tutto ciò che siamo stati e che siamo oggi “Dopo tutto quello che è successo”… si perché di cose ne sono successe e ne succedono ogni giorno a ciascuno di noi ... e noi siamo leggenda.

 

Libri #12_L’Inverno del Mondo_ di K. Follet

Leggendo questo libro di nuovo a bussarmi in testa una parola “dignità”. La dignità delle multiforme direzioni che può prendere l’umano. L’umano che si appassiona a ideologie di un male sordo, disumano e spietato e la forza di chi lotta e non si arrende. Lo consiglio a tutti perché e un romanzo storico narrativo ( come già La caduta dei Giganti) che prende per mano il lettore e lo conduce con maestria nella storia della nostra epoca di conflitti mondiali e nelle dinamiche intime delle persone che sanno scegliere di stare dalla parte di un mondo migliore e consapevoli dei rischi che la loro posizione e la loro azione potrà comportare. Leggetelo con rispetto per le vicende delle persone …perché spesso tra le sue pagine mi sono chiesto “e se succedesse ancora, io cosa farei…e noi?”

 

daZeroaInfinito.com…1000 pagine? Davvero?… di cuore non mi sono per un solo attimo sentito appesantito. Un mattone di cose buone.

 

Pro Homo

“E’ nel cuore dell’uomo che si decide il destino dell’umanità”  (Antonio Mercurio)
“La guerra è bella anche se fa male”, (F. De Gregori).

wpid-fotor_143265144454470.jpgSpalmato sulla poltrona vedo un programma in tv per i 100 anni dalla 1° Guerra mondiale. Mi colpisce la cura narrativa,  la ricercatezza e la qualità della proposta editoriale fatta di ricordi,  fatti personali, fatti strategici, errori militari, partecipazione di gente, enormità di vittime. Mi colpiscono le lettere dal fronte a rassicurare le mamme dicendo che “va tutto bene” a parte il freddo, mi colpisce la mancanza di ambivalenze, mi colpisce la mancanza di dubbi ed il fatto che non era previsto avere dei dubbi. Colpito e affondato, un pugno allo stomaco, decido di spegnere “solo” la TV per dire la mia 🙂 .

Oggi parlo di guerra.
La proposta di Antonio è chiaramente impegnativa, responsabilizzante.
La frase di Francesco narra e canta di umane idee perduranti, depositate nella memoria cellulare che suona più o meno come una cosa che “e’ cosi…punto!”, e quindi cantabile 🙂 a squarciagola … tanto non dipende da noi che abbiamo ereditato la vita “già così”.

Perché la guerra è bella? Per me essa è un grande contenitore di “senso”, nè buono nè cattivo… un “senso” Punto!

wpid-fotor_143265176076715.jpgNegli scenari di guerra i dubbi, i “forse” ed i “ma” scompaiono.  Le mezze misure ed i dubbi paiono dissolversi di fronte ad un senso di “dovere”. Forse la guerra è bella perché alimenta l’illusione di uscire dalle ambivalenze della vita quotidiana, dalla insoddisfazione, dalla tensione di essere se stessi, darsi un progetto e continuarlo, essa alimenta l’illusione (solo mentale) di poter avere una seconda opportunità per ricominciare la partita.  Tutto questo è falso.

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Tutti cerchiamo soluzioni ai conflitti, ma quelle armate hanno fallito o avuto breve durata; altre ipotesi vanno esplorate. E se funzionano è bene continuare.

Buon viaggio ai ricercatori di senso, a chi decide di farsi aiutare per poi aiutare a sua volta e agli aiutati che aiutano, e agli aiutati che aiutano e ancora … e ancora.

daZeroaInfinito.com … No War Blog 🙂