Perché la pace non germoglia? O lo fa poco?

Guardate qui di lato sul mio blog, tra le citazioni c’è una frase presa da Antonio Mercurio. Dice pressappoco che è nel cuore di ognuno di noi che si gioca la partita dell’umanità. 

Tempo di conflitto “visibile”, si perché in parallelo nel mondo ce ne sono tanti che hanno meno visibilità. E ci sono conflitti vari dentro gli stati e nei gruppi, nelle aziende e nelle coppie. 

Perché i leader non cedono? Troppo difficile pensare perché non loro. 

Proviamo a pensare a noi, alla coppia ad esempio. La coppia è una dimensione ricercata, sognata e chi più ne ha più ne metta. Eppure nella coppia si scatenano anche le peggiori guerre di potere. Perché io? Io ho ragione!! Io sono più bravo!  Queste affermazioni nei casi migliori vengono verbalizzati e quindi permettono di vedere a cosa è utile lavorare. Quando non emergono alla coscienza invece operano conflittualità spietate.  Pensiamo a noi e pensiamoci come capi di stato con il potere di far saltare il banco. Quante volte nei nostri conflitti abbiamo tentennato un momento e poi abbiamo scelto di “ferire” invece di curare? Ha ragione Antonio Mercurio, è nel nostro cuore che si gioca il destino dell’umanità. Dobbiamo fare i conti con la capacità di odiare. Dobbiamo andare a stanare le nostre ragioni di odio, i veleno, sanare le ferite e agire l’arte e la saggezza di conoscerci sempre meglio  per i superamenti necessari.  Si necessari perché credo fermamente che tutto quello che è depositato nel nostro cuore, anche il veleno del dolore più incoffessabile, serve a noi per realizzarci.

Voi potete dire, legittimamente: Ma la vita non poteva darci altri modi per crescere senza doverci far lavorare sui dolori? 

Ci sta e accolgo la domanda. Poi penso : Non è che ci ha provato e forse ha trovato nel dolore il modo migliore per catturare finalmente la nostra attenzione?

Anche questa ci sta.  

Buona serata a tutti

2 risposte a "Perché la pace non germoglia? O lo fa poco?"

  1. Però c’è una diversità tra coppia e uomini di potere…nella coppia abbiamo la responsabilità di una persona sola (oltre a noi),mentre gli uomini di potere hanno la responsabilità di molteplici persone e dovrebbero essere in grado di non muoversi usando l’istinto ma usando la testa

    Piace a 1 persona

    1. Comprendo quello che dici seppure la lotta per il potere e le azioni volte alla sua conquista possano trovare nel dato numerico dei destinatari un “distinguo” ( comprensibile) ma che temo – vada a spostare il focus dal “cosa posso fare io” al “cosa devono fare gli altri”.
      La proposta che ci fa Antonio Mercurio è molto “responsabilizzante” e ci chiede di assumersi queste parti che magari non vogliamo vedere o riconoscerci. Non è facile ma si può tentare. È certamente un primo passo, impegnativo e faticoso ma penso sempre più necessario. A ognuno il proprio lavoro quindi, ai leader il loro e a noi in nostro a trasformare i conflitti. Grazie del commento.

      Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...