Correvano gli anni 2006 e 2007. Verso le mie 50 candeline, un viaggio nel tempo in musica e eventi

1972 al 2023 verso i miei 50 anni, ogni giorno un anno da ripercorrere in musica e negli eventi di quell’anno

Il biennio 2006 -2007 beh è uno di quelli di grande svolta. Io e Rosa , la mia compagna, prendiamo decisioni e cambiamo marcia al nostro rapporto. Il mio maestro mi dice sempre che nella vita di una persona ci sono degli eventi che “segnano”, l’acquisto di una casa è uno di questi. Nel 2006 quindi – l’ho già spoilerato – compriamo la nostra casa. Mi ricordo tutto di quel tempo fatto di ricerca, di decisioni di attesa e di separazione. Le emozioni erano tante sotto la apparenza di “convenienza”. A quel tempo si era soliti dire ” acquistiamo casa, conviene, così invece di pagare l’affitto almeno ti ritrovi un “valore” era una specie di mood che pressappoco come il “Cara” in una lettera apriva il tema con gli altri quando se ne parlava. Le emozioni sotto però erano ben consapevoli che quel passo era un evento dalla spiccata valenza esistenziale. Si era già coppia convivente, ora si diveniva anche coppia convivente e “comproprietari” di una casa e uniti nel mutuo 😂😂😂😂,

Vabbè, insomma ci addentriamo in un’altra fase del nostro rapporto.

Firmiamo l’atto il 28 Marzo, il giorno dopo il mio 33° compleanno. Mi preparo a separarmi dalla casa in affitto. La prima giornata nella nuova casa è il 29 giugno, a Roma si festeggiamo S. Pietro e Paolo. All’inizio non abbiamo tutti i mobili, ma poco alla volta inizia ad entrarmi nel cuore. Già che ci siamo quello stesso anno ci compriamo anche una macchina nuova, ovvero usata ma abbastanza nuova.

Qualche giorno dopo vinciamo i mondiali in Germania, ed abbiamo fatto una gran festa con gli amici, i caroselli per la città in una marea colorata e festosa.

Nel mondo le cose, a scorrere wikipedia, sono un pò incasinate e la paura la fa sempre da padrona. Virus Aviaria, guerra in Iraq, attacchi in Afghanistan sono solo alcuni degli eventi che tengono il clima in quella che Giulietto Chiesa, già qualche anno prima, aveva definito la guerra infinita.

Continuo con grande passione la mia formazione con l’Istituto Solaris, la scuola è cresciuta e ora ci sono molti più allievi. La teoria è importante ma una parte importante della mia e nostra formazione si consolida nei laboratori esperenziali, il teatro della cosmo art, fotografia e spiritualità e Atelier video.

E’ di questo anno la realizzazione di questa clip:

La nostra casa prende sempre più vita e noi siamo davvero felici. Non saprei ben dire come è accaduto ma sta di fatto che a febbraio del 2007 quasi a ridosso dei miei 34° anni ci addentriamo in un altro progetto…ci sposiamo.

Siamo una coppia in gamba, e siamo collaudati. Organizziamo un gran bel matrimonio che si svolge in Puglia nel nostro paese di origine in una caldissima giornata del 21 giugno. La paura è tanta e sono tanti i dubbi ed i timori. Funzionerà? Non staremo facendo una cavolata? Insomma come sempre quando ci si avvicina ad un grande passo si smuovono grandi entusiasmi, certamente, e grandi paure anche. Organizziamo tutto alla grande e pur vivendo a Roma non abbiamo problemi a fissare e scegliere tutto quello che è necessario. Ci hanno fatto in tanti i complimenti per il bel festeggiamento, ed effettivamente è stato un bel festeggiamento.

In quel tempo fantasticavo di suonare e cantare una canzone per mia moglie, a ben volere le avrei cantato questo brano:

Si lo so…sono un romanticone… 😂😂

Subito dopo andiamo a trascorrere quasi 2 settimane a Formentera per il viaggio di nozze. 

Tutti questi eventi sono intervenuti in concomitanza con una fase lavorativa che – a dispetto del mio desiderio di stabilità – si dimostra invece sempre più altalenante. La società con la quale lavoro attraversa fasi difficili e il mio contratto “definitivo” subisce continui rimandi e al contempo si apre una fase di riduzione del personale.

Il mio percorso di crescita e la mia formazione sono stati i miei punti di forza sicuramente. Gli insegnamenti ed il mio lavoro di accrescimento di consapevolezza e di potenziamento delle mia capacità mi hanno permesso di attraversare le rapide di quegli anni con slancio e rinforzata fiducia che – qualsiasi cosa fosse accaduto – io me la sarei cavata alla grande. Quell’azienda mi si presentava come un laboratorio di vita e tante erano le proiezioni che io facevo e che – grazie al lavoro su me stesso, potevo vedere ed assumermi per conoscermi sempre più e per scegliere in modo sempre più deciso di trasformare i miei ostacoli interiori.

Inizia per me una fase nuova nel percorso formativo, inizio a fare sul serio e in occasione dei seminari – insieme con i compagni più “anziani” affianchiamo i direttori nella preparazione dei lavoro e delle conduzioni. Inizia sempre più a prendere forza in me l’idea e la consapevolezza che sarei potuto essere anche un bravo professionista…un giorno.

Cresco e cresciamo, le cose sono impegnative ma ho una grande forza dentro.

Ci vediamo domani per il 2008…ci avviciniamo.

Correva l’anno 1984. Verso le mie 50 candeline, un viaggio nel tempo in musica e eventi

Dal 1972 al 2023 verso i miei 50 anni, ogni giorno un anno da ripercorrere in musica e negli eventi di quell’anno

Ho 11 anni e finisco le elementari. Sono felice di passare alle medie, sono felice di cambiare e di avere altri insegnanti. Del 1984, così su due piedi e stanco dalla impegnativa giornata, non ho molti ricordi. Ma passeggiando stasera con Elliot ho ricordato che in quest’anno ci lascia il mio nonno materno, si chiamava Nicola.  Aveva poco più di 70 anni.

Dell’ultimo anno di scuola ricordo con gioia la gioia di andare in gita. Non facciamo tanti chilometri in realtà, restiamo nella provincia, facciamo visita al porto di Manfredonia, poi li vicino a Siponto andiamo a visitare un santuario dedicato a S. Leonardo ( la cosa mi piace perché è il santo con il mio nome) e poi finiamo il tour a Monte. S. Angelo.

Quest’anno ci sono gli esami. Io ho le mie “preoccupazioni” mi preparo un tema di scienze…”l’emoglobina”e lo porto all’orale, e l’esame è superato… si va alle medie.

Nel 1984 questo brano va forte, lo ascolto molto spesso:

Oggi sono più sintetico del solito, e ci vediamo nel 1985 in prima media.

Correva l’anno 1983. Verso le mie 50 candeline, un viaggio nel tempo in musica e eventi

Dal 1972 al 2023 verso i miei 50 anni, ogni giorno un anno da ripercorrere in musica e negli eventi di quell’anno

10 candeline per me, entro nelle due cifre. Quest’anno faccio la prima comunione, ho iniziato il corso già lo scorso anno ma la celebrazione c’è ora. A dire il vero sono anticipatario, ho un fratello di 2 anni più grande e i miei si sono organizzati per fare le cose insieme. Io che già non sopporto la maestra a scuola figuriamoci le suore e il prete!!! Bene al corso mi mettono tra il gruppo di quelli che fanno fatica, diciamo! Questa discriminazione non mi è piaciuta. Imparare le cose non mi piaceva e quindi ero oppositivo…e l’atto di dolore mi era indigesto già allora. Ma alla fine ho fatto anch’io la prima comunione. Ci sono degli eventi della vita che “scorrono” e io mi ci sento dentro più come passeggero, questo è uno di quelli. Di quel giorno ricordo il gran caldo e la gioia di andare poi a far visita ai parenti, credo per portare dei dolcetti ma nn sono sicuro. La gioia era legata al fatto che poi mi davano dei soldi e i miei occhi si illuminavano al pensiero di tutte le figurine che avrei potuto comprare.

Ecco alcune cose di quest’anno che mi piace segnalare:

il 1º gennaio – ARPANET cambia ufficialmente protocollo per usare Internet Protocol dando vita a Internet.

imagesA Napoli la prima bambina italiana in provetta e poco dopo a cape canaveral negli USA viene presentata la Fiat Uno (scusate l’accostamento tra persona e macchina ma l’avrò anni dopo e mi ha dato tante soddisfazioni). Poi a marzo – arriva sul mercato il primo telefono cellulare palmare al mondo, un Motorola.

Noi abbiamo una casa di due piani, a quello di sotto abitano i miei nonni materni. a mio nonno gli facciamo sempre la testa come un pallone per chiedergli di comprare il televisore. Alla fine ha ceduto e in quest’anno abbiamo il televisore. E’ messo un mobiletto e sopra cìè anche un centrino ad uncinetto. Con altri ci si incontra per vedere Happy Days. Eravamo tutti a terra con il collo storto a guardare in alto😂😂. La sera facevano sempre l’almanacco del giorno dopo, lo odiavo, ecco la sigla:

Il 26 settembre – Stanislav Petrov evita la guerra nucleare; con l’incidente dell’equinozio d’autunno

Microsoft rilascia la prima versione di Word per DOS.

La musica di quest’anno è per me parecchio belle. Ma la mia preferenza va ancora per Pippo Franco.

Vasco Rossi a Sanremo aveva portato Vita spericolata, brano da me stracantato e strasuonato negli anni “da grande”,  ma Vasco non me ne vorrà se sincerament enon me lo ricordo come mio momento dei 10 anni.

Ah andava forte anche Carletto, me lo ricordo benissimo:

A ben vedere i miei gusti musicali degli anni successivi mi piace pensare – pur non avendo un ricordo diretto – che alle mie orecchie sono arrivate anche note di tanti altri brani di quest’anno.

Oggi scorrendo la lista l’istinto si è fermato su Peter Gabriel che quell’anno andò anche a Sanremo come ospite:

e dal 1983 è – sinteticamente – tutto e ci vediamo nel 1984.

Tanto Quanto Basta

Tutto serve alla vita
Tutto serve nella vita
Anche i palloni gonfiati servono
Serve il loro essere visionari
E’ utile il loro saper fantasticare
E’ un modo comunque per iniziare
Tutto serve alla vita
Tutto serve nella vita
Chi si pavoneggia
Chi non si fida
Chi vuole controllate
Chi vuole primeggiare
Chi non si vuol far comandare
Chi è allergico ai pennuti
Chi vuole fare come gli pare

tutto serve si ne sono sicuro
Ma Quanto? Tanto quanto basta.

#NarraAscoltaStorie_8. “Ora capisco”

C’è stato – e c’è ancora – un tempo, ne sono certo, in cui a ognuno sono state raccontate storie che iniziavano con “una volta”. Queste storie – a differenza di quelle che iniziano con “C’era una volta” – hanno una qualità narrativa speciale, il narratore ,infatti, si spaccia per testimone presente al momento in cui il racconto è nato.  Mia nonna mi raccontava sempre che:

imagesUna volta durante una campagna di mietitura un padrone ha lamentato il fatto che i braccianti si fermavano troppo spesso ( secondo lui ) per mangiare. accade in una di queste pause “la storia”.

Padrone: Signori miei, ma quanto mangiate!
Bracciante: Padrone vuoi fare un esperienza?
P: Si, ditemi.
B: Prendiamo due fette di pane. Una la matte lei sotto la maglietta ed una io.
P: Va bene.
(dopo qualche ora, in occasione di una nuova pausa)
B: Bene signore, ora si alzi la maglia.
In quel mentre il padrone tirò fuori la fetta di pane intatta, ed il bracciante fece lo stesso alzando la maglia ma della sua fetta di pane restavano solo briciole.
P: Ah … si ora ho capito!
B: Signore, noi lavoriamo ed è normale che il cibo si consuma. Lei che non lavora, invece, non ha fame come noi perchè il suo cibo non si consuma velocemente come il nostro.

daZeroaInfinito.com … gran donna mia nonna 🙂