Correvano gli anni 2002 e 2003. Verso le mie 50 candeline, un viaggio nel tempo in musica e eventi

Dal 1972 al 2023 verso i miei 50 anni, ogni giorno un anno da ripercorrere in musica e negli eventi di quell’anno

A Milano devo dire che che le cose, lavorative parlando vanno bene. Ho diverse opportunità lavorative e mentre proseguo nel mio lavoro con una importante compagnia di assicurazioni sono anche attento ad altre prospettive. Mi interessa l’ambito sociale e della cooperazione, in qualche modo mi muove dentro il desiderio di poter fare qualcosa di molto vicino all’umano. Frequento per un poco la sede di Emergency e collaboro con loro come volontario in alcuni eventi per la raccolta fondi.  Milano inizio il mio secondo anno, di fatti, e senza essere mai riuscito a trovare una casa in affitto ad un prezzo per me sostenibile. Sono molto grato alle tante persone che a quel tempo mi hanno aiutato, senza di loro non sarei mai riuscito a fare quella fondamentale esperienza per la mia crescita.

In questo è il periodo in cui ascolto molto Negrita che sono usciti con l’album Radio Zombie. c’erano ancora molti negozi di musica e frequentemente quando ero in giro ne approfittavo per andare ad ascoltare i brani in uscita. A quel tempo erano per me i Negrita:

Come dicevo le cose a Milano stavano prendendo una piega di stabilizzazione ed io mi sa che non ero ancora pronto a mettere radici stabili. Dopo quel colloqui a Roma il pensiero di venirci a vivere ha preso a farsi insistente. Così eccomi di nuovo, come al tempo della rinuncia agli studi di Economia e commercio, a fare un nuovo stop &Go.  Riesco tramite conoscenti a trovare una casa in affitto a Roma. Lascio il mio lavoro a Milano, e il 4 aprile 2022 approdo a Roma. Di nuovo un inizio. Avrò fatto bene? Avrò fatto male? Diciamo che non avevo molto tempo per pensarci dato che le mie risorse non erano illimitate. Dovevo trovare un lavoro al più presto e Roma, mi accorgo, non è Milano da questo punto di vista. I primi 2 mesi li passo in giro, vado a consegnare CV a tutte le società di ricerca del personale, faccio un sacco di colloqui e mentre giro mi godo la città che la giro in lungo e in largo. A Roma non sono solo ma …udite udite… anche la mia ragazza che nello stesso mese di Aprile si laurea mi segue. Quindi a tutti gli effetti siamo conviventi, pionieri, ricercatori e costruttori di una storia. Abbiamo una in condivisione con un’altra persona che di fatti però non c’è mai in quanto a sua volta vive stabilmente dalla sua ragazza. Abbiamo quindi la nostra casetta in zona Nomentana-Montesacro.

Lei è molto più brava di me e così inizia subito a lavorare per una organizzazione internazionale in un progetto, io vado ancora un pò in giro a cercare. Amo passare del tempo nelle librerie, sono sempre affascinato dai libri. Capita così che in una di queste pause chiedo ad una commessa “ma se lascio qui da voi un CV voi potete farlo arrivare in amministrazione?”. La storia di questa domanda continua che tempo qualche giorno inizio a lavorare in libreria? Meno male…avevo quasi già finito i miei risparmi. Il primo giorno non so che fare, chiaramente. Ad inizio turno un collega mi porta con lui a fare le conoscenze e poi iniziamo…io come prima cosa ho in dotazione una scopa e poi do una pulita allo spogliatoio con i servizi. Ci penso spesso al mio primo giorno in cui come prima cosa ho pulito i bagni, ci stava e nei mesi successivo quando mi competeva l’ho sempre fatto e sempre con riconoscenza perché quella opportunità è stata vitale per il mio progetto. Conosco tante belle persone e seguo centinaia di clienti al giorno. Mi piace tantissimo il mio lavoro. Sul finire del 2002 vengo chiamato anche da una compagnia di assicurazioni (di nuovo) e la proposta è seducente, decido di accettare.

Nel 2003 arrivo all’Istituto Solaris. Vi arrivo perché ho bisogno di un aiuto per meglio comprendere e gestire l’ansia che in certi momenti mi ostacola nei miei progetti. Quindi come si suol dire alzo la mano e chiedo aiuto. Nel frattempo la società con cui lavoro mi lascia a piedi a scadenza contratto e riprendo la ricerca per approdare in un’altra società sempre del settore assicurativo anche se in un ramo differente. Qui l’ambiente è molto stimolante dal punto di vista professionale. il giorno del mio colloquio mi viene chiesto di parlare di me e di descrivermi in lingua Inglese, io diciamo che non me la cavo proprio benissimo. Il mio referente mi dice che va bene e che (ancora mi ricordo le sue parole) sono certo che ti impegnerai a migliorare. Molti anni dopo gli ho chiesto su cosa aveva basato la sua valutazione dato che l’inglese non lo sapevo e dato anche che in quello specifico ramo del settore assicurativo io non avevo alcuna esperienza, la sua risposta è stata che “Ho visto un ragazzo che aveva bisogno di un lavoro” e devo dire che ha fatto centro, anche a lui sono profondamente grato per avermi dato un’opportunità e io mi sono messo a lavorare sodo.

Arrivo all’Istituto Solaris, dicevo, e subito mi metto a lavorare anche alla mia crescita personale. Mi affascina lavorare su me stesso e dopo aver sempre corso in avanti era chiaro che alle soglie dei 30 anni dovevo anche mettere un pò di ordine nella mia vita interiore.

Inizio anche a fare un corso di teatro, esperienza bellissima.

Il 2003 è un anno caldissimo, le temperature già da aprile si attestano su livelli alti e così sarà per il resto dell’anno. A me chiedono di andare in ufficio in giacca e cravatta…una follia ma lo faccio.  Ho già una macchina usata ma è arrivato per me anche il momento di entrare nel mondo delle 2 ruote.

Insomma le cose mi vanno bene e sono soddisfatto, professionalmente sento che sto crescendo e gli stimoli non mancano.  Guardo al futuro con una certa serenità.

Penso ogni tanto alla mia decisione di venire a vivere a Roma … e penso che ho fatto bene. Si muovono cose.

Casa nostra ha l’affaccio sul fiume Aniene e in primavere con i platani pieni di foglie è uno spettacolo. Tra aprile e maggio, non so cosa sia ( ignorante lo ammetto) dai platani vien giù una quantità pazzesca di polline credo che è come neve. Io amo stare sul balcone e vedere il fiume tra le foglie. Leggo molto Richard Bach a quel tempo, anche altri certamente ma lui me lo ricordo perché i Nomadi nel 2002 l’album AMORE CHE PRENDI AMORE CHE DAI e io naturalmente avevo il CD, sempre taroccato.

Da quell’albumi di brani tutti bellissimi ascoltavo con grande piacere questo… e mi ricordo che anche di Richard Bach avevo letto da poco il libro “biplano” e mi pareva che vi fosse una speciale sintonia tra le due cose e che mi suggeriva in qualche modo di essere sulla strada giusta:

Questo video è del 2007 ma il brano è anteriore. Ho avuto piacere a mettere il video con Danilo Sacco che è ancora uno dei miei cantanti preferiti …anche se quando era con i nomadi lo seguivo molto ma molto di più…poi ha lasciato e …vabbè, si cambia.

Ci vediamo domani nel 2004…o se non riesco dopo domani per 2004 e 2005.

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