Ogni inizio richiede una grande quantità di energie e tutti noi ora siamo davanti ad un nuovo inizio. In questo periodo dell’anno io sento sempre – e dico sempre – che è questo per me il vero inizio dell’anno e non il 1° gennaio. Ogni anno in questo momento mi ritornano parole tipo ” rimettiamo in moto la locomotrice!!” oppure ” rimettiamoci in marcia” e anche ” 1, 2, 3 pronti partenza via!!.

In questa fase convivono in noi la forza e la pigrizia, la voglia di fare tanto e una stanchezza che ci prende corpo, mente e animo. Siamo morbidi ok? Non forziamo troppo la mano. Ascoltiamo i nostri ritmo e ascoltiamo le tante voci e emozioni in noi. Pensavamo che l’estate sarebbe durata per sempre ed ecco che settembre ha già allungato la mano per suonare alla porta. Ora è il futuro delle cose che abbiamo messo in pausa e delle cose che abbiamo detto “lo faccio a settembre”. Tra le tante cose da fare scegliamo quelle che amiamo e che pensando al futuro ed a noi ci rimanda immagini di successo e che ci fanno sorridere. Questo sono certo ci renderà più facile la scelta e ridurrà di molto il rischio di errori.
Sorrido leggendo l’espressione “lo faccio a settembre” che era molto usata in famiglia e riservata ai lavori noiosi. In pratica significava “mai”. Ora ci fa talmente ridere che abbiamo finito per non usarla quasi più.
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Chi Intimamente chi esplicitandola così o in altra dorma peraonale penso sia un abitudine diffusa. Dentro di noi si annida la speranza che il tempo si fermo e che settembre arriverà tardissimo e con chissà quali e quante variabili nuove e imprevedibili che magari, poi, ciò che abbiamo rimandato non serve più farlo e che magari si è risolto da solo. Poi però suona la sveglia e tutto ci aspetta uguale uguale a come abbiamo messo in pausa. Se fossi un mese non vorrri essere “settembre”, poverino quanti brutti pensieri e imprecazioni gli arrivano😀 .
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😀
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