Ho letto tanti libri in questa fase di lockdown. Ho sempre detto che non mi piace leggere libri che non ho scelto. Certo poi ci sono anche tanti libri che ho scelto ( e comprato) e che allo stesso modo non mi sono piaciuti, ma pazienza…avendolo scelto me lo tengo. In questa fase di lockdown ho ripreso dei libri che anni fa mi sono stati regalati dal presidente di una società dove allora lavoravo. Lui ne aveva tanti e dovendo cambiare casa li stava per buttare quindi ALT!!! Vediamo prima se c’è qualche titolo che può fare per me e così da circa 7/8 anni questo libro è stato nella mia libreria senza aver mai avuto una opportunità… fino almeno alla pandemia di Covid 19.
Quando l’ho scelto tanti anni fa (insieme ad altri che ancora attendono il loro turno) mi ha guidato il fatto che conoscevo l’autore di cui avevo già letto il “Dossier Odessa” e mi era piaciuto un sacco.
oggi voglio spezzare una lancia a favore dei libri che vengono donati e quindi per sgretolare il mio assoluto.
Il genere non è proprio il mio preferito ma ora che l’ho terminato sono lito di averlo letto. L’autore è pazzesco e mi ha fatto fare un viaggio nel mondo dello spionaggio non sempre facile da seguire.
Questo libro si struttura in 2 parti ed in due parti è stato anche il mio sentimento durante la lettura. Nella prima fase ho faticato parecchio a non buttarlo via, i continui salti da una storia all’altra mi creavano un pò di confusione e mi richiedevano impegno, centratura e un continuo rinnovo decisionale in una fase di lockdown in cui la pigrizia invece stava crescendo e volevo qualcosa che mi portasse per mano. Ho tenuto duro e sono andato avanti, come nella vita quindi uguale uguale. La seconda parte è stato per me un premio per il lavoro e per la tenacia, oggi posso dire che mi è piaciuto un sacco.
Mi ha gradualmente catturato la storia e mi ha stimolato ad andare avanti in un crescendo di interesse e entusiasmo.
Un bel libro mi sento di dire oggi, e se come me tanti hanno avuto un senso i confusione nella prima parte o magari hanno abbandonato allora mi sento di dire di tenere duro e darsi una opportunità perché poi la seconda parte è un bel premio e gratifica la fatica.
Come tante cose nella vita anche un bel libro ha bisogno di fiducia e il giudizio si può dare solo alla fine pur salvaguardando la libertà del lettore “sacrosanta” si scegliere sempre.