Pensieri ricorrenti

Stasera ospito alcuni pensieri che mi fanno compagnia frequentemente. Così voglio accoglierli e ringraziarli per la perseveranza. Prego cari miei pensieri sparsi, entrate siete i benvenuti:

1 – Durante il lavoro in ufficio non mi capita di “pensare” con pofondità di campo; son pensieri funzionali alle pratiche ed alle istrittorie quelli del lavoro quotidiano, sono pensieri a breve termine a ricercare la modalità risolutiva alla rottura di palle di turno. Forse sto perdendo il mio tempo e la mia vita, ma come faccio altrimenti? Forse il mio ruolo in questa vita è quello di essere un pioniere forse. Ancora non ho ben chiaro “il senso”.

2 – stasera, in lode a Dio, ho un libro tra le mani e mi ritrovo a pensare e a narrare. Sono due sere che mi metto a dormire pigro mentre la mente narra e dice cose belle che io stesso me ne innamoro … e sogno di scriverle tutte e raccontarle e donarle come acqua fresca di sorgente

Leggere libera la mia anima.

3 – Pur alimentando un blog che vive in rete e quindi da tutti leggibile e condivisibile con i bottoni con le icone dei social qui in basso io non mi sento un tipo “web social”, facebook ad esempio lo uso poco e niente. Questo non vuol dire che per opposto io sono un tipo “fuori social” web no affatto, il fatto è che io piuttosto mi definirei un “a modo mio” social. Ammetto che sono strano, forse mi spaventa il tema del giudizio. Non lo so, ….io so solo che mi piace scrivere e pubblicare cose poi il resto booooh, mi illudo che tutti leggano e che nessuno dica niente lasciandomi libero di vivermi questa “a modo mio social” esperienza dalla mia tana a porte aperte sul web.

4 – Vorrei conoscere la grammatica italiana e tutte le regole per scrivere bene bene, ma sono troppo pigro per rimettermi a studiarla. Non mi è mai piaciuta a scuola, le maestre mi hanno sempre cazziato per gli errori di grammatica e di ortografia. Anche ora con mia figlia ho ripetuto i verbi e per un pò, giuro, avevo inteso ma poi passate qualche settimane di nuovo linea piatta e non ricordo una mazza. Scrivo ad orecchio, e parlo tanto con me stesso. Me stesso la sa lunga e mi fa fare viaggi affatto banali, insieme siamo una squadra che ha tanto da scrivere, certo come viene viene eh!

5 – Computer Acer? Dio mi perdoni per quanto frequentemente lo maledico per la sua lentezza!

6 – Ancora a volte penso ai miei genitori come se fossi “figlio”, mentre ora anch’io sono “genitore”; forse forse che anche loro si vedevano come figli mentre crescevano figli seminando gioie e dolori? Anche mia figlia avrà da ridire, ed a buona ragione. Della mia distrazione, ad esempio, come quando per giorni vivo un esistenza rapito in pensieri e braccao da dolori e mi perdo a me stesso, mi distraggo.

Buonanotte

10 risposte a "Pensieri ricorrenti"

  1. Credo che, salvo rare eccezioni,scriviamo tutti per sfogarsi, per allentare tensioni e problemi, per esorcizzare i nostri demoni, più che con l’intento o la supponenza di essere letti. Poi scopriamo che non solo ci leggono ma spesso comprendono e solidarizzano con noi. Questa è la dimostrazione che scriviamo tutti per lo stesso motivo e troviamo poi negli altri, come in uno specchio, noi stessi e tutti i problemi ed i sogni in comune.

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    1. Cia Giuliana e grazie per il tuo contributo. Aggiungo che scriviamo anche perché così ci ritroviamo in un modo diverso rispetto al pensare. Un modo che lascia traccia. É vero poi che gli altri ci fanno da specchio ed è un riflesso utilissimo che se abbiamo il coraggio si saper usare ci può dare sempre preziosi ritorni di noi per ciò che non sempre vediamo.

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