Ad andrea fermo con la sua moto nel traffico poi qualcosa attira l’attenzione. Dietro una macchina una moto con un omone sopra. Tante altre moto a girare attorno ad accorciare la strada usando malamente il marciapiede. Andrea attende, dovrebbe essere già in ufficio mah…”sticazzi”. Si infila tra la moto e la macchina e poi si ferma ancora che avanti è un muro di lamiere e smog; in quella pausa forzata guarda lo specchietto … dietro di lui accadono cose:
Gustavo: A bella te devi da na calmata!!!
Silvia: Che cazzo vuoi, se non te ne vai ti meno…stronzo!
Gustavo: A matta!
Silvia: A me dici? (e nel mentre allunga la mano sotto il sedile della macchia tirando fuori una piccola mazza da baseball)
Gustavo: Ma che ti credi di fare!
Silvia: Ah dici? (e giù di colpi scomposti dall’interno della sua macchina ed in modo scomposto e scomodo colpisce gustavo sulla schiena e sul casco)
Gustavo cerca un supporto attorno e incontragli occhi di Andrea che ha seguito tutto. Cerca un alleato per venir fuori in modo dignitoso da una situazione comunque imbarazzante. Chiaramente Silvia è furiosa e lui vorrebbe scappare ma farlo con dignità.
Gustavo: ( decide di allontanarsi) A scema!!
Andrea perplesso dalla scena prova una empatia con Silvia che per aver ragito in quel modo deve essersi sentita molto aggredita lei stessa. Per un momento ha visto la freddezza di quel mezzo di difesa ed in questa faase storica in cui molto si parla di violenza alle donne Andrea pensa che Silvia si difende da un dolore con la mazza. Con quel pensiero va avanti. Al semaforo successivo vede Gustavo e gli si affianca. Gustavo lo ha riconosciuto.
Andrea: Ma che cosa è successo?
Gustavo: Niente. Mi ha tagliato la strada rischiando di farmi cadere. Io gli ho detto che deve scopare di più!
Andrea nota un rivolo lungo l’occhio sinistro di Gustavo, come un trucco che si scioglie… sente empaticamente Gustavo, sente è che lui è anche addolorato e che ha consapevolezza di aver detto una cosa non carina a Silvia.
Andrea: Siamo tutti stressati! Dobbiamo stare più calmi ed essere comprensivi che le mattine sono dure per tutti.
Andrea accellera e poi … la sua routine con un pensiero a due dolori opposti che si sono fatti ulteriormente male. Empaticamente sente la durezza del vivere di molti…a volte.
Indubbiamente abbiamo a che fare con ritmi diversi e probabilmente dovremmo stare un po’ più attenti a come usare le parole e a come utilizzare il tempo.
Buona serata!
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Concordo, dobbiamo essere più padroni delle ns azioni e reazioni. Buona giornata 😀
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Buona serata a te Leonardo 😀
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