daZeroaInfinito: Ciao Gpp, sempre in giro vedo eh :-).
Gpp: Ciao a te. Era ora. Allora a che punto siamo di quesrta storia. Cosa ti ricorda il sussurro della vita? Io intanto ho fatto un giro al mare, a guardare il sole.
daZeroaInfinito: Ok ti racconto, non essere impaziente! Un autore che amo e che cito spesso, Antonio Mercurio, in una sua favola moderna racconta pressappoco cosĂŹ: “Ci sono infiniti universi. Allâorigine delle origini câera una bambina, la VITA, alla quale piaceva giocare con le bolle di sapone. La VITA, soffiava sul cerchio con lâacqua e sapone e vedeva con meraviglia le infinite bolle. Ogni bolla era un universo. La Vita si doleva che non era immortale. Le sue bolle potevano durare unâeternitĂ ma era unâeternitĂ che si consumava in un istante. Tutte nascevano e morivano. Non ce nâera nessuna che nascesse e non morisse piĂš. Che immenso dolore! Finchè un giorno arrivò lâidea vincente. Dentro una speciale bolla di sapone, la VITA mise gli umani, e poi insegnò loro come fondere insieme dolore, saggezza e arte, e da essi nacque unâopera dâarte e questa si staccò dalla bolla e si mise a volare danzando da una bolla allâaltra, da un universo allâaltro, allâinfinito”.
Gpp: Pressappoco è quello che ho sentito anche io. Che ogni persona può fare della propria vita un opera d’arte attingendo alla sua materia particolare, le esperienze della sua vita, anche quella puntuta e dolorosa. Ma deve volerlo!
daZeroaInfinito: E chiaro, quello sempre.
Gpp: Forse è per questo che sono capitato dalle tue parti. Per ricordarti di non arrenderti e di fare l’artista invece che la vittima.
daZeroaInfinito: Grazie ma non è sempre facile.
Gpp: E chi ha mai detto che sarebbe stato facile?!? Siamo Arte vivente!
daZeroaInfinito: L’artista eh…sai che anche di questo ho sentito una storia che mi piace sempre a tanto. Te la racconto la prossima volta, aspettami eh!
Gpp: E chi si muove!
leggera come una bolla di sapone, la favola.
"Mi piace""Mi piace"
đ
"Mi piace""Mi piace"