In caso estremo è da preferire lâabbandono dello scettro piuttosto che commettere unâinfamia: è meglio essere giusto che restare principe a prezzo di unâingiustizia. La legittimità è connessa con la coscienza morale: il principe, non solo deve anteporre il bene del principato alla propria vita, ma deve costantemente riferirsi alla legge divina. E, se gli attributi di Dio creatore sono la potenza, la saggezza e la bontĂ , il principe come imago dei deve possedere queste tre virtĂš, altrimenti la sua potenza diventa tirannia. Spesso il principe è preso dal desiderio di gloria e dal desiderio di conquista, e pensa di estendere il suo dominio per divenire piĂš potente, ma questi desideri sono pericolosi perchĂŠ gli fanno dimenticare che la grandezza di un principato si misura con il grado di prosperitĂ del suo regno, e non con lâampiezza di imperio. (Erasmo da Rotterdam, pseudonimo: Desiderius Erasmus Roterodamus (Rotterdam, 1466/1469 â Basilea, 12 luglio 1536))Â
daZeroaInfinito.com …a spasso nell’umanesimo.
Il potere “logora” e scendere da cavallo non piace, oggi come ieri…
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