Se è successo una volta può succedere ancora, no?
La risposta esatta è, appunto, “no”.
Non deve succedere di nuovo. Ma chi fa questo tipo di esperienza non ci crede, o meglio non è disposto a fidarsi totalmente. L’ADP fa sperimentare uno tipo speciale di terrore che in modo reattivo rende la persona attenta e cauta, insicura e un pò’ diffidente. Un terrore intimo suggerisce di stare attenti e basta.
Gli esperti dicono che uno dei primi comportamenti reattivi di chi sperimenta gli ADP è l’evitamento.
Evita oggi…evita domani…dopo un pò ci si isola. A volte ci sono i testoni che si sentono come sfidati e quindi continuano a reiterare in una situazione che li fa stare mali.
Consiglio: disinnescare il senso di sfida … ruba un sacco di energie e poi avete mai visto uno che corre la maratona senza adeguato allenamento. Sfidare io lo sento come salire sul ring con un pugile agile e preciso, tempo 10 seconti e vi/ci stende. Dunque Stop sfide.
Se state maledicendo la cattiva sorte e siete sull’incavolati, frustrati, sulla sfida e già stanchi … allora siamo alla fase 2 .
In questa fase si mette in pausa la vita. Il tempo presente diviene uno “spazio tempo” di sola attesa e di elaborazione i strategie, insomma una continua pre – occupazione.
Ci masturbiamo il cervello con racconti e visualizzazioni del tipo ” Ok…entro…saluto questo e quello…mi siedo…iniziano a parlare…poi arriva tizio…io mi metto lì…poi arriva caio…poi io devo…poi loro vogliono…ecc”. Nelle visualizzazioni va tutto bene fino a quando non inseriemo la variabile imprevedibile, la prima donna e colei che ormai occupa tutte le nostre attenzioni…Nostra signora “La Paura, il panico”. La facciamo entrare in scena…gli facciamo spazio, siamo ospitali, …lasciamo a lei il palcoscenico. E lei ( cioè noi) fa il suo lavoro … e lo fa bene. Ci stringe all’angolo e ci colpisce. Visualizziamo la lotta… teniamo duro…respiro affannato…tremori….non manca nulla…tensione alle stelle…tilt Game Over:
SOLUZIONE.
Se vi trovate in un simile gioco di visualizzazioni vi conviene Fermarvi…e subito!
Riprendere in mano le redini e con forza cambiate visualizzazioni, ve ne suggerisco una.
Immaginate di essere un auriga e di dover governare un carro mosso da 4 cavalli selvatici e furiosi, uno è il cavallo del pensiero – tira dalla sua parte … vuole sapere, prevedere, capire, essere certo di tutto e non vuole farsi fregare ecc ecc – l’altro è cavallo dell’ orgoglioso – vuole vincere a tutti i costi, uno è il vostro corpo ed un altro è il vostro voler stare bene.
Le redini le abbiamo noi e loro devono fare quello che diciamo noi dunque usiamo la forza dei rabbiosi e orgogliosi e armonizziamola con la saggezza del corpo e l’amore per noi.
Prendete le redini e stringetele con forza e agiamo continue decisioni di renderci liberi di vivere il momento presente.
Al primo cenno di scarto laterale (leggasi appena percepite che è partito il trip mentale ) tirate le redini e ricontattare la pienezza di quello che si sta facendo e vivendo.
Viviamo in un solo momento, ora. Riprendetevi il controllo e il piacere di essere vivi e liberi “qui e ora” e dedicatevi solo a quello che state facendo…che sia i caffè…una pratica a lavoro, l’amore con il vostro partner, una passeggiata al parco ecc ecc.
Riconquistare la libertà di vivere il presente è un atto d’amore pazzesco e non c’è paura che possa oscurarla…anzi al cotrario vedrete che sono le paure a scomparire.