Resta con me, dice Circe a Ulisse, ti renderò immortale. No, grazie!Resta con me, dice Calipso a Ulisse, ti renderò immortale. No, grazie!
Per due volte il pazzo Odisseo rifiuta. Altro genere di immortalità aveva in animo.
La vita ha nella morte un limite e un opportunità, diversamente sarebbe una banale ripetizione.
La vita ha messo in questa storia dell’uomo “la morte” , ed essa si manifesta in molte forme.
C’è la morte fisica, la più comune a cui immediatamente va il pensiero, e poi ci sono le molteplici forme di morti esistenziali che facciamo ( o dovremmo fare ) ogni volta che dobbiamo cambiare qualcosa nella nostra vita ( lavoro, scuola, amicizie, paese, partner) .
Entrambe le forme fanno tremare, su quella fisica l’umanità da sempre si interroga. Su quella esistenziale ci danniamo perché siamo perennemente lancinanti dal dubbio. Faccio bene…faccio male? Ogni volta che dobbiamo decidere qualcosa il dubbio ci ingabbia, e spesso non decidiamo un bel niente…stiamo fermi mentre il tempo passa e ci nascondiamo in un apparente “ho mille cose da fare”.
Odisseo, pure lui, avrà avuto dei dubbi …sentirsi offrire l’immortalità da giovani e belle ninfe deve aver fatto traboccare oltremisura il suo già grande orgoglio. Eppure dice di no, rifiuta e va avanti.
Antonio Mercurio ( autore del libro “Ipotesi su Ulisse”) prova a dare una sua spiegazione. Ulisse, dice l’autore, è il protagonista di un opera sapienziale ed è un artista della vita. Egli sa che la vita che lo attende a Itaca sarà mortale e un giorno finirà. Questo però non lo trattiene da intraprendere un percorso di crescita che dura 10 anni in cui continuamente è chiamato ad affrontare la morte ( Polifemo, Circe, Scilla e Cariddi e altri personaggi dell’Odissea a turno vogliono ucciderlo chi fisicamente e chi spiritualmente, togliendogli la libertà). In ognuna di queste esperienze Ulisse muore e rinasce, muoiono alcune parti e ne nascono altre. Muore il suo orgoglio, la sua volontà di dominio e nasce e si rafforza la sua saggezza, la sua potenza e la sua umiltà.
Ulisse rifiuta quel tipo di immortalità che gli offrono gli dei ed entra nel ciclo della vita, fatta di patimenti e di grandi sfide e grande bellezza. Ulisse rifiuta perché sa che quel tipo di immortalità è sterile e non ha nulla di suo. Egli vuole fare di se stesso e della sua vita un opera d’arte, e visti i risultati diciamo che ci è riuscito.
Ulisse non fugge la morte che il cambiamento richiede, e non fugge la sofferenza ed il patimento. Egli sa soffrire e patire l’impotenza ma non è un masochista, anzi. In contatto profondo con Atena, la sua saggezza, sa prendere la giusta decisione e sa trasformare il dolore in azione. E rinasce continuamente.
La morte fisica è giunta per lui, ma nessuno l’ha notata. Egli l’ha vinta e si è dato un anima immortale…molto molto più di quanto le ninfe potevano dargli.
Tocca spesso anche a noi di fare i conti con la morte, nelle sue molteplici forme. Se ci entriamo dentro ben centrati sulla nostra saggezza e sul nostro progetto sono sicuro che abbiamo anche noi una possibilità, anzi mille, anzi infinite possibilità di farcela. Quando ci capita di sentirci morire, e abbiamo paura ispiriamoci a quel pazzo scatenato di Ulisse e decidiamo cosa far morire e cosa far nascere. Molte parti di noi si opporranno, sono parti che ci albergano dentro. Noi “ce la possiamo fare”, impugniamo ben stretto l’arco andiamo avanti fino alla fine.
Lo scorso 22 maggio si è concluso presso la Scuola di Counseling dell’Istituto Solaris il primo ciclo di Eventi di Counseling dal titolo “Cosa farebbe Ulisse al posto mio?”. Ringrazio tutti i partecipanti e un ringraziamento speciale per la Dott.ssa Alessandra Martorelli con cui ho condotto l’evento. E’ stato un lavoro ricco …ed il progetto continua. Perché anche noi siamo artisti!
daZeroaInfinito
Visto che condividiamo la passione per la classicità, spero che questo mio post ti dia degli spunti per le tue letture future: http://wwayne.wordpress.com/2014/04/07/giulio-cesare-cyberpunk/. : )
"Mi piace""Mi piace"
Grazie del passaggio. Ti. leggero’ con piacere.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie a te per la risposta e per il “Mi piace” (apprezzatissimo)! : )
"Mi piace""Mi piace"